Ci sono giorni che sono uguali a tanti altri, anzi, magari più frenetici, mille cose da fare.
Tutte le persone sconosciute con cui ho parlato oggi: un' impiegata delle poste, un ferroviere, una commessa, un uomo, un negoziante, sono state gentili e le conversazioni sono state occupate per un terzo da ciò che mi serviva chiedere o sapere, e per i restanti due terzi da tutt'altro.
Io credo che tranne rari casi in cui c'è una chiusura a priori, trovarsi di fronte una persona solare, anche se mai vista prima, fa stare bene e ti invoglia ad uno scambio complice, rilassato e soprattutto sorridente.
Le persone sono possibilità l'una per l'altra, chi più chi meno a seconda del rapporto che le lega.
Però bisogna cercarle-volerle queste possibilità. Un sorriso sincero è il passepartout più immediato per aprire la porta della casa di un'altra persona e potersi così sentire ben accolti reciprocamente.
Anche oggi posso confermare questa cosa che si avvera puntualmente quando il mio sorriso non è solo esteriore ma viene da dentro.
Le mie coordinate interiori sono equilibrate, finalmente. E io mi riconosco, finalmente.
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