venerdì 23 agosto 2013

Birdwatching


La Natura è una risorsa straordinaria. Corrisponde a quel bisogno che spesso si avverte, di entrare a contatto con qualcosa che ti sa trasportare in uno spazio senza tempo dove tu quasi non esisti e non ti devi spendere come soggetto attivo, dove il solo osservare cos'hai davanti ti rende partecipe di un'esperienza piena e allo stesso tempo tenue, dolce. 

E' la magia delle cose che brillano di quella bellezza propria che non ha né richiede spiegazioni; c'è indiscutibilmente, punto, e la avverti, punto.

Tutto avviene nel silenzio, che è il modo in cui le comunicazioni più vere e intime sanno comunque esplicarsi. Certe cose non richiedono parole, richiedono solo che gli occhi possano guardare.

Quanto sono belle le ali.






sabato 17 agosto 2013

Braccialetto


Ho osservato il polso di una sconosciuta che era vicino a me, aveva tre di quei braccialettini in filo colorato con la sagoma della farfalla ripetuta. Poi ho guardato quello che avevo al polso io e l'ho trovato bellissimo. 

Non metto mai nulla che non si possa togliere immediatamente, quando esco mi sento quasi nuda se non ho  i vari accessori, ma appena sono in casa tolgo tutto: orologio, braccialetti, anelli, orecchini. Questo braccialetto è fisso, starà al mio polso finché non si staccherà. Un po' come quei braccialetti che anni fa erano il must dei venditori ambulanti sulle spiagge, che quando li legavi dovevi esprimere un desiderio.

Non ho espresso alcun desiderio, se per questo non ne ho espressi nemmeno con le stelle cadenti; l'ho messo semplicemente, non banalmente, perché l'ha fatto per me un'amica. Lo voglio tenere al polso questo pensiero tenero.


I nodi assomigliano a un piccolo germoglio, sono già un po' provati dalle docce e dai vari lavaggi di mani, ma mi piace tanto questo braccialettino perché mi ricorda che ti devi creare dei punti nodali per tracciare il tuo percorso e per assumere la tua propria forma, e che per farteli smantellare e abbandonare devono spezzarti. Perché la cosa è fondamentale per non smarrirsi, ancor più quando la vita ti costringe a fronteggiare le sue lacrime e i suoi attriti.

lunedì 12 agosto 2013

Respiro

Starei a guardarlo per ore il volo di un rapace.
Lo riconosci subito, anche da molto lontano.
La sagoma delle ali spianate e potenti.

Eleganti e fluide virate attorno al fulcro di quel corpo potenzialmente atto a sorprendenti picchiate.

Eppure la cosa che ti incatena lo sguardo non è vederli lanciarsi in una discesa di fulmine, ma osservare la facilità con cui comprendono i segreti dell'aria ed essa gli si rivela innalzandoli su una corrente che per loro sembra poter essere perpetua e senza fatica.

Fa riposare e nutre lo spirito questo spettacolo di visione. È l'effetto che si prova ogni qualvolta ci si trova di fronte a qualcosa che possiede un respiro profondo.