lunedì 14 ottobre 2013

Bene


Spesso mi soffermo a pensare al concetto di "bene" e il primo aggettivo che mi viene da attribuirgli è: disinteressato. 
Si, credo che il bene vero non possa non richiamarsi a questa predisposizione e che lo faccia prima che a qualsiasi altra. Tutto gli altri moti affettivi che non la contemplano li chiamerei affezioni. Una cineseria, confronto al bene.

Persone a cui interessa davvero un'altra persona intesa come essere umano e vogliono averne cura, (senza che ci sia di mezzo: un bisogno o fine personale, un pene, una vagina, dei cromosomi in comune, o la promessa del paradiso) sono davvero una su un milione.

Il bene è rarissimo, ed è fastidioso vederlo nominare invano solo perché è un termine rassicurante. E' facile pronunciarlo riempendosene la bocca anche avendone il cuore sprovvisto.

Solo un gran lavoro di sega sul cervello? Può darsi, intanto trovo sempre più gente che si ritrova a darsi martellate sui coglioni perché si accorge di avere degli artefatti del bene o perché è biasimata per esprimerne uno posticcio.   

mercoledì 9 ottobre 2013

Supercalifragilistichespiralidoso


Il tempo trascorso con Alessandro è una cura disintossicante dal mondo lambiccato degli adulti. Non è un tempo semplice o semplicistico perché impone mille occhi su di lui e intorno a lui e la coscienza vigile di essere perennemente all'esposizione del suo sguardo, quindi di essere in ogni momento potenziali esempi per qualsiasi atteggiamento corretto o scorretto.

Il tempo con un bimbolino è essenzialmente una riscoperta del mondo e una finestra su quali siano le nostre valutazioni di esso e le nostre sensazioni. E' lui il pulcino che ha ancora tutto da vedere e imparare ma siamo noi che abbiamo la possibilità di rimetterci in discussione, rivedere o confermare le nostre risposte ai quesiti del "come vivere?" e soprattutto del "cosa vogliamo e siamo in grado di trasmettere?"

Per esempio ho scoperto che potrei iscrivermi ad una competizione internazionale di imitazione di animali da fattoria con un certo margine di successo, mentre con quelli della Savana la strada è ancora lunga.

Sono innamorata di Alessandro, è un bimbo con un sorriso che racchiude un cielo e dischiude il mio. Spero cresca con un animo dolce e coraggioso, ci penseranno sicuramente mamma e papà a questo.

Nel frattempo io, quando sono con lui prima di andare a nanna, me lo porto in braccio alla finestra e guardiamo insieme fuori, il buio, per conoscerlo e non averne paura. Io gli dico che l'indomani quando si sveglierà sarà di nuovo giorno, con la luce, così sempre, e che tutte le cose non sono sparite, solo bisogna guardare meglio perché i nostri occhi non sono abituati a vedere al buio. Dopo la prima volta, la seconda me l'ha chiesto lui dicendo: "buio".
Adoro stare con lui in ogni momento, ma poterlo accompagnare nei sogni è un momento a cui tengo particolarmente. Vederlo e sentirlo tranquillo di essere con me e addormentarsi sereno è qualcosa che mi appaga come poche altre occasioni.

(Ognuna ha le proprie doti con gli uomini, io avrò quella di farli addormentare)

Spero di esserci per suoi tanti, tantissimi, futuri sogni.

P.S. Romario (Romina e Mario) sono tanto contenta che mi abbiate preferito a una baby sitter col pedigree. Solo... se poteste venirmi incontro assicurandovi che tutte le immagini che ci sono in casa siano facilmente riconoscibili, ve ne sarei grata. A precisa richiesta su indicazione digitale (col dito), sono stata molto indecisa se battezzare un uccello stilizzato come: cicogna, trampoliere, o cavaliere d'Italia. Ci terrei a non fare brutta figura. Grazie.

domenica 6 ottobre 2013

Propriocezione


-Questo è l'elenco dei corsi che si tengono..., se mi dici su cosa vuoi lavorare prepariamo una scheda
-No guarda scusa se ti interrompo, ho già fatto del lavoro in palestra, credo di potermi gestirmi da sola, i corsi hanno tutti dei nomi interessantissimi e sono sicuramente un'ignorante e mi pentirò di non essermi iscritta immediatamente al pacchetto completo zumba gag sgnaus, motivo per cui tra l'altro, quando lo farò, potrai sbeffeggiarmi. Sei gentilissimo e professionale, ma per ora facciamo che se ho bisogno ti chiedo e tu non mi mandi affanculo perché appunto sei gentilissimo e professionale
-Assolutamente. Le donne vanno sempre assecondate
-Si si, anche i pazzi, ciao grazie a dopo.

La verità è che nun me ne futte una cippa di andare in palestra per qualche motivo legato alla bellezza del corpo tout court, facendo attenzione al modellamento programmato della zona x, o per sfogare qualche stress. Che poi una motivazione è valida come un'altra, l'importante è fare attività perché comunque è salute&endorfine, ma lo sport l'ho fatto tutta la vita semplicemente perché mi faceva star bene comunicare con e attraverso il mio corpo, riuscire a interpretarne i messaggi e viverlo, avere coscienza di lui come si muove nello spazio interpretando quello esterno e quello interno. Queste erano le cose che mi mancavano.

Certi soggetti sembra che si portino semplicemente appresso un involucro che permette di espletare le funzioni fisiologiche e sociali per cui la propria specie è programmata.


Dopo il circuito di pesi ho voluto finire col tapis roulant. Camminare può sembrare la cosa più banale e noiosa, secondo me è una delle più importanti. Uno dei primi fondamentali traguardi di un bambino è camminare, quando si è sovrappensiero o si deve riflettere viene istintivamente voglia di uscire e camminare.

L'azione più naturale del mondo, a cui, una volta imparato, non si pensa più minimamente su. Porca miseria come invece frigni di gioia quando dopo un'operazione riesci di nuovo a sostenere il tuo peso e percorrere senza stampelle anche solo 2metri che ti separano dal fisioterapista!

Ho camminato concentratissima per 20chilometri (...ok erano 20minuti), facendo attenzione a tutto, dalla rullata del piede, al rilassamento delle spalle, passando per il bacino e la colonna. C'era qualcosa che non andava, carichi e rotazioni anomali sull'anca che infatti mi da fastidio. Piccoli aggiustamenti aiutandomi anche con lo specchio, miglioramento immediato della sensazione fisica. Allora sguardo fisso senza vedere nulla, per cercare di ritarare la mia camminata sulla maniera giusta solo sulla base di una consapevolezza corporea profonda e soprattutto saperla poi così riprodurre sempre.

Controllo sulla corretta esecuzione del movimento e feedback sul meccanismo di eventuale correzione di esso nel caso in cui imprevedibili fenomeni esterni vengano a turbare i progetti motori strategicamente programmati. E della maggior parte di questo scambio di informazioni manco ce ne accorgiamo perché non raggiunge lo stato di coscienza.

Propriocezione. E' un meccanismo così sofisticato che ti fa salivare di sbigottita ammirazione. Noi lo possediamo e non facciamo la minima attenzione per permettergli di funzionare al meglio, che ingrati. Anzi, che stolti.

Mi piace pensare che esista una propriocezione che funziona pressapoco allo stesso modo anche per i pensieri, ché poi si traducono in convinzioni, in atteggiamenti, in comportamenti, in azioni, in scelte. Non prestare attenzione a quest'ultima è si da stolti, ma più di tutto è imperdonabile.


Potrebbe interessarti:http://www.my-personaltrainer.it/fisiologia/propriocezione.html
P.S. Tutto ciò solo per dire che la vera cosa superbella è stato capitare forse nell'unica palestra al mondo che ha un gatto che ci vive dentro e che assomiglia pure al mio ciciuliffo :) :) :) :) :)

sabato 5 ottobre 2013

Guardar d'amore


Puffina la mia gatta... Fa le fusa quando la accarezzi,  fa le fusa se la fissi da vicino, fa le fusa quando viene ad accoccolarsi, fa le fusa quando ha paura, quando ha sonno, quando ha fame. Fa le fusa in autunno e in primavera, lei nella vita fa le fusa.

Chicco il mio gatto... Rincorre, fa gli agguati, riporta i topini di pezza per farseli rilanciare, osserva i piccioni, sfida i corvi, esplora ogni pertugio, va in avanscoperta, testa ogni novità, la notte dorme sempre con me, quando c'è del cibo si trasforma in un lanciamissile. Fa l'anima della festa in autunno e in primavera, lui nella vita fa sentire la sua presenza.

Lei vicino a lui si sente sicura e si abbandona, lui vicino a lei si sente importante e si quieta.

E io li guardo commossa, complementari e innamorati.


venerdì 4 ottobre 2013

Si salvi chi può


Nominando il Bel Paese ormai si può proprio solo più pensare al formaggio. Siamo mediamente un popolo partorito dal deretano, manco dal ventre, di Pulcinella. Figli di quel made in Italy che ci fa fare il giro del mondo, bravissimi indossatori di maschere su misura, un giorno è quella dell'indignazione, un altro quella della mestizia, un altro ancora quella dell'esasperazione.

Siamo quelli che tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare, solcato dai barconi della speranza che presto o tardi si deve arrendere al fuoco o all'abisso. Siamo i tre botti finali di uno spettacolo pirotecnico e poi tutti a casa a lagnarsi che non è stato un granché anche se però siamo stati lì a guardare per aria per tutto il tempo della durata.

Ci meritiamo quello che abbiamo, non siamo nemmeno capaci di incazzarci seriamente, chi lo fa se ne va o se deve per forza restare si autoelimina. Perché quanto più generosi siamo nell'arraffare dove si può senza essere visti, e nello sfanculare per darci un tono di fasulla dignità e coraggio, tanto più aridi lo siamo nel mutuo soccorso e nella battaglia per chi e per cosa merita.

Terra di martiri e santi l'Italia; peccato che di martiri e santi se ne potrebbe fare volentieri a meno se fossero sostituiti da un popolo tutto che preferisce scendere in piazza unito anche solo per il tempo di difendere degli ideali e dei diritti beffardamente calpestati. Noi Italiani no, non ci rode veramente il culo quando i più furbi dei furbi rubano il nostro futuro e le nostre vite, li critichiamo ma poi gli spostiamo la seggiola per farli accomodare meglio, chissà che non esca un posto in più a tavola, o anche solo una ciotola di avanzi.   

L'etica è morta in Italia, individualmente e collettivamente, vince il particolarismo, la chiusura, l'egoismo e l'ignoranza. Pensare che l'Italia è stata la culla dell'Umanesimo sembra oggi un falso storico. Cannibali l'un con l'altro per sopravvivere, e cannibalizzati da chi ci governa per continuare ad avere erba fresca nel proprio pascolo e anche libagioni da offrire a chi sta ancora più su nella catena alimentare politico economica.

Non esiste che uno Stato civile non tuteli i propri cittadini, non gli permetta di costruirsi un presente e un futuro degno, ma soprattutto non esiste che non ci siano abbastanza persone disposte a fare di tutto per cambiare le cose. Ognuno è solo o quasi del tutto solo in questo bellissimo straordinario paese abitato da una maggioranza di teste di cazzo.

Ma tanto basta guardare nel piccolo di tante quotidianità per rendersi conto di come possa esistere lo sfacelo generale. Siamo quelli che vivono quasi a propria insaputa, che non si interessano di come sta un amico ma sanno perfettamente con chi ciula il vip preferito, quelli che si infervorano veramente solo se gli tolgono la diretta della partita di calcio, che sotto c'è il marcio ma fuori è importante apparire perfetti, quelli che ciò di cui abbiamo bisogno ce lo facciamo dire dalle mode e dalle convenzioni, quelli che: ti aiuto ma tu in cambio che cosa mi dai?

Ma l'importante è far finta di niente.

mercoledì 2 ottobre 2013

Stranuamuri Sicilianu

Loro devono essere esperimenti di ibridi tra Igor di Frankenstein Junior e un pokemon, fuggiti da qualche laboratuar, ma il vero genio è il presentatore... Quanto è serio e professionale da 1 a Marta Flavi?
Io muoro :) :) :) Se vogliamo essere appattati(cit.Maria) dovete guardarli!
MARIA

NINO
"30 anni, amorosa, che nun te pija per fesso". Mettetevi in coda, appena esco dalla convalescenza dopo la lobotomia, io mi candido.

sabato 28 settembre 2013

Una favola


Mi racconti una favola?
Che favola vuoi?
Una che non ho mai sentito.

Qualche altro requisito?
Si. Non devono esserci personaggi perfidi, nemici da contrastare, azioni bieche, incantesimi stregati, inganni da svelare, trabocchetti, selve intricate da attraversare, o prove terribili da superare.

Scusa, ma allora proprio non capisco che favola vuoi.
Una che non ho mai vissuto.

sabato 21 settembre 2013

Gatto lunare


Mi piace baciare il mio gatto a bruciapelo.

Mi piace il mio gatto e mi piace il suo pelo. 
Ma soprattutto il sottopelo
chè è biancolatte e lo rende un gatto un po' lunare.

Anche la luna mi piace, si...,
quanto mi piace.
Pazzesco se non ci fosse, niente maree, niente attrazioni, niente lupi mannari, niente serenate al chiar di luna.
Se non ci fosse la luna bisognerebbe inventarla,
ma poi il brevetto apparterrebbe a qualcuno e così la luna, 
e allora non so se mi piacerebbe poi tanto.

Che poi è tutta questione che mi piacciono profondamente le cose speciali e le cose libere e piene,
e allora è facile amare un gatto lunare o la luna.



Il vero problema è un altro, è che mi fanno schifo profondamente le cose banali e le cose costrette e misere.

Ti amo ma posso spiegarti


Non voglio sentire ragioni, s'ha da leggere!
Perché non è facile spiegare un libro che: "Una volta, quando mi dicevano che 'sta roba non è poesia, rispondevo che anche Montale andava un sacco a capo.
Non funzionava.
Poi mi sono convinto che non è poesia.
Più che altro mi ha convinto il mio commercialista.
Qui dentro ci sono 47* cose andate molto a capo
Con tutta probabilità è poesia.
Secondo me spacca."

Questo libro parrebbe scritto durante una conference call mente-penna in bagno, ché è un luogo in cui si partoriscono cose di getto, ma dopo complessi e celati iter metabolici.

Si parla d'amore, che a volte è senza rime, arruffato, quella folata che ti spettina i capelli e volar via il cappello, che ti fa camminare avvolgendoti stretto nei tuoi abiti o ti fa annusare l'aria come un segugio che capta qualcosa di singolare e stimolante. 47 frammenti di ordinaria follia e\o magia, senza dimenticare mai che è tutto un gioco, il più serio che esista.

Godetevene un antipasto e accattatevillo.
cosa succede
cosa succede quando ti guardo cosa succede?
cosa succede quando mi parli?
perché sorrido, cosa succede?
cosa succede quando ti parlo quando ti dico tutte le cose cosa
succede se ti avvicini se mi avvicino cosa succede quando mi
tocchi quando succede cosa succede se ti baciassi cosa succede
se mi baciassi se ti spogliassi se mi spogliassi se ti facessi tutte le cose
cosa succede se mi facessi cosa succede con le tue mani con le tue labbra
con il tuo odore con la mia barba con il sudore coi nostri corpi con i sospiri
con i tuoi occhi con le mie labbra coi tuoi capelli con il mio cazzo con il tuo seno
cosa succede con la tua lingua con la mia schiena con le tue unghie coi nostri corpi

cosa succede quando ti guardo
perché sorrido?

il bloccone
eravamo, io Dio, Gesù e lo Spirito Santo
no
già fatto
allora:
eravamo io Ian e Bob
no, minchia, già scritto
dunque:
eravamo io, Eimuntas Nekrosius e il mio commercialista
no
calma
calma e gesso
ecco:
eravamo io, calma e gesso
no
fa schifo

ah
certo
se tu fossi un puffo tu saresti il puffo stronzo
bella!
forte!
già sentita?

mannaggia la morte

d’amore
vai con l’amore
vai con l’amore vai!
vai

tre, due, uno

quanto t’amo secondo te, quanto?
in chili, quanto t’amo?
in cristomadonna?
madonnadio
cosa succede?

rilassati
respira
flessioni, fai delle flessioni
piegamenti
un bicchier d’acqua

ecco ecco ecco
senti questa:

silvia, rimembri ancor
quel tempo della tua vita mortale
quando beltà splendea

che incipit
che incipittone
che incipittonazzo

un cazzo
mamma mia
mamma mia
mammaiuto
aiutomamma

metti una musica fica
Lynyrd Skynyrd
tutto volume

respiro respirone sigarettina concentrazione

ho il bloccone
questo è il bloccone
sapevo che sarebbe arrivato il bloccone
il bloccone di merda

culo
ecco
via di parole che fanno ridere
culo culo
culo pisello culo
sblocca con le parole che fanno ridere
bloccone di merda non mi avrai
segugio infernale bloccoso dell’infamia collettiva e infingarda schifosa li mortacci tua

il vento mi scompiglia le ascelle fa volare nell’aria il mio odore
eh?

sono fottuto
doveva arrivare prima o poi
speravo poi
è successo prima
il bloccone di merda

culo culo tette
rutto
sega

tanto posso andare avanti così per giorni

calippo sucarello!
CALIPPO SUCARELLO

eh
chennedici?
bloccone schifoso che ne dici?

calippo sucarello vuol dire che son sbloccato, no?
no?

no

baci
ecco sì
con i baci scasso
un, due, tre

ti baciai nella speranza del vento e vidi la mia anima nel dentro
dei tuoi occhi di donna nel vento
dentro di me
dentro
poi
sussurri di uccello della mia anima
con tutti gli alberi e le fronde e
il sole che tramonta
oltre l’uccello
in quanto
la speranza del volo dell’uccello
che spera nell’ineluttabilità del domani
spera che le sue ali
lo tengano su
se no
si sdruma

eh?
ci siamo
quasi
un po’
no
non ci siamo

è il bloccone di merda ragazzi

potrei chiamare il 118
dire:
- venite, scusate ho un blocco
- intestinale?
- no, cazzo, più su
- gastrico?
- ma no
- cardiaco?
- no, cervello
- come cervello?
- non riesco a scrivere la poesia potete venire con l’ambulanza?
- vaffanculo!

vedi
quando il bloccone giunge
tu sei solo
nessuno
ti può aiutare

sei tu e il tuo bloccone
tu e il tuo bloccone di merda
nella solitudine del blocco

è un duello all’ultimo sangue
tra te e il tuo bloccone
la tua mamma non ti può aiutare
i tuoi amici non ti possono aiutare
il tuo medico della mutua non ti può aiutare
la tua innamorata non ti può aiutare
il tuo confessore non ti può aiutare
il tuo elettrauto di fiducia non ti può aiutare
il tuo avvocato non ti può aiutare
il signor’ iddio non ti può aiutare
sarà un duello all’ultimo sangue

domani all’alba, bloccone maledetto
sul ponte
quello che scavalla il fiume
io e te, soli
affila i tuoi denti

ti impalerò con la mia bic nera
quella col tappo verde

non ebbi la prontezza
ho provato a scrivere una poesia che ti scioccasse
e non ce l’ho fatta
ho provato a scrivere una poesia che ti eccitasse
e non ce l’ho fatta
ho provato a scrivere una poesia che ti
spaventasse, una che ti commuovesse, una
che ti rallegrasse, una che ti immalinconisse, una
che ti ringalluzzisse, una che ti allarmasse, una che ti
sconquassasse, una che ti ammansisse una che ti perplimesse
una che ti innamorasse
e non
ce l’ho
fatta

il fatto fu
che tu
non tenevi sensibilità di donna umana
eri una ragazza strana
eri una donna di vegetale
eri come un albero di femmina
eri come un fiore di campo
eri come un filo di erba
eri come pianta di vaso
eri come un carciofo spinoso
eri come un’ orchidea spaventosa
eri come un fagiolo borlotto
eri come un cespuglio arricciato
eri come una pannocchia, un pisello, una liana
un fungo, un fico

non ebbi la prontezza
di capire che
con te sarebbe stata sufficiente
un po’ di tenerezza
ed un annaffiatoio

infatti ti seccasti
diventasti
fogliolina secca
secca fogliolina

che una mattina
il vento

si portò

ragazza dai capelli disastrosi (dialogo auspicabile #4)
“cos’hanno i miei capelli scusa?”
“ma li hai visti?”

“ce li ho in testa, li vedo tutti i giorni”
“e non trovi che siano catastrofici?”

“ma cosa sei, un parrucchiere?”
“no”

“e allora cosa vuoi?”
“volevo solo fare un po’ di conversazione”

“insultandomi?”
“ma sono naturali quei ricci?”

“e se te ne andassi a fare in culo?”
“perché sei così aggressiva?”

“tu hai dei problemi”
“tu usi tecniche di seduzione tricologiche”

“e che c’è di male?
“
“nulla, posso affondare le mie mani nei tuoi riccioli apparentemente naturali?”

“no”
“posso annusarli?”

“i miei riccioli sono naturali”
“mi ricordi Frieda”

“e chi è?”
“un’amica di Linus van Pelt”

“non me la ricordo”
“è un personaggio minore, è quella che nomina in continuazione i suoi riccioli naturali”

“e tu mi ricordi Pig-Pen”
“quello sporco?”

“sì”
“lo dici solo perché sei arrabbiata”

“tu mi hai fatto arrabbiare”
“adesso rimedio”

“rimedia”
“a prescindere dalla naturalezza dei tuoi riccioli – della qual cosa io ancora un poco dubito – volevo tu sapessi che ho usato la parola ‘disastrosi’ con un’accezione positiva, non considero la tua chioma brutta o sciupata ma una delle sette meraviglie del mondo conosciuto, posto che le meraviglie del mondo conosciuto siano veramente sette – dobbiamo andare a controllare – mi sembra che siano, tra l’altro, privi di doppie punte, molto luminosi e certamente fragrantissimi anche se non ho avuto modo di testarli a livello tattile né olfattivo. Per concludere vorrei che tu capissi che ciò che suscita meraviglia e desiderio può senz’altro portare alla catastrofe colui il quale non riesca a ottenere l’oggetto delle sue brame”

“comunque i miei riccioli sono naturali”
“va bene, Frieda, ci credo”

“Pig-Pen è un ottimo ballerino”
“ti passo a prendere alle nove”

“festa danzante?”
“sì”

“in auto?”
“in tram”

“ok”
“non fare la follia di legarli”

mercoledì 18 settembre 2013

Prima di dormire


"Ogni tanto devi assentarti per andare in ricognizione in universi che solo tu conosci, perché adori il volo spaziale, verificare direttamente dove il cielo non ha confini. Non ti perdi ma qualcuno ti verrà lo stesso a cercare. Pensiero lucido e infinita immaginazione. Per vedere anche con gli occhi chiusi.
Uscire e tornare dal mondo senza fare una piega non è semplice, ... "

Prima di dormire mando una buonanotte col pensiero (perché io ci credo a un'energia che si può espandere) alle persone che occupano un posto fondamentale nella mia vita, sono quelle di cui mi fido ciecamente, ed è questo a renderle fondamentali, a far la differenza con le altre della sfera dell'importanza. Sono al tempo stesso le persone che stimo di più per come sono, e per questo avere il loro bene e la loro vicinanza mi rende orgogliosa.

Sono le persone a cui auguro il meglio perché la loro gioia è un pezzetto della mia, sono le persone a cui dico grazie per sentirle desiderose di essere vicine e presenti per i miei Oddio panico! e i miei Oddio che bello! Sono le persone che mi permettono di essere me stessa, di esprimermi, e di sentirmi al sicuro senza indossare pesanti e sfiancanti armature cerebrali.

Sono le poche, rarissime persone che anche in mezzo a tante cose, individui, situazioni, che possono far pensare che non valga la pena di niente, rappresentano una trasparente sorgente di coraggio per andare avanti e in avanti, in modo fiero tenace e verticale perché qualcosa, qualcuno, per cui valga la pena di non cedere o scadere, c'è.

Buonanotte.

venerdì 13 settembre 2013

Il Sale Della Terra


Siamo la sorpresa dietro i vetri scuri;
Siamo la risata dentro il tunnel degli orrori;
Siamo la promessa che non costa niente;
Siamo la chiarezza che voleva molta gente.

Siamo la ragazza nel bel mezzo dell'inchino;
Siamo i trucchi nuovi per i maghi vecchi;
Siamo le ragazze nella sala degli specchi.

Siamo il culo sulla sedia, il dramma, la commedia,
il facile rimedio;
Siamo l'arroganza che non ha paura;
Siamo quelli a cui non devi chiedere fattura.

Siamo l'opinione sotto libro paga;
Siamo le figure dietro le figure;
Siamo la vergogna che fingiamo di provare.

Siamo il culo sulla sedia, la farsa, la tragedia,
Siamo la vittoria della tradizione;
Siamo furbi che più furbi di così si muore.

Siamo la freddezza che non ha paura;
Siamo quel tappeto steso sulla spazzatura;
Siamo la Montblanc con cui ti faccio fuori;
Siamo la risata dentro il tunnel degli orrori.

giovedì 12 settembre 2013

Ma vai affanculo


- Signorina lei pensa mai al Regno dei Cieli?
(E lei a quanto fa cagare quello in Terra?) - No scusi, non mi interessa.

- Ma cosa fa?! Mi segue?
- La accompagno per un tratto 
- Va beh... la strada è di tutti.

- L'ascolto è una qualità importante, lei non crede?
- Si sono d'accordo, ma non quello delle stronzate.

- Non è il caso di essere maleducati
(Geova se tieni al tuo figlio salvalo, perché se continua gli metto le mani addosso)
- Guardi, se fossi maleducata adesso le prenderei il suo opuscolo e manderei questo nel regno dei cieli. Buongiorno.

Se n'è andato subito. Forse allora Dio c'è, anche se non è proprio così infallibile se ha beccato uno degli unici tre giorni l'anno in cui la mia insofferenza è tale che di fronte a quello che mi fa vomitare non ce la faccio proprio a essere sempre e comunque una buona samaritana.

sabato 7 settembre 2013

The impossible


O non ricordavo di avere uno scrigno con dei dobloni d'oro sotto il sedile, o devo aprire le scommesse su come da qui a breve la mia auto si disintegrerà. No perché sono passata a ritirarla dopo averla portata per un pezzo da sostituire, che con quello che costa ci avrei pagato una vacanza, e mi è stata restituita gratis.

"Ho fatto...ecc..ecc, quindi tu provala ancora così, se poi il problema si ripresenta ripassa e sostituiamo il pezzo"
"D'accordo, quanto ti devo per la monodopera?"
"Niente"
"Come niente????!!!!"
"Non preoccuparti, prima provala, poi al massimo ripassi"
"No, non va bene così; allora le hai dato un bacino sul cofano e in realtà non hai fatto niente"
"Vai tranquilla, ciao"

-No, non mi sono presentata con in braccio un infante moccoloso e urlante, nè con i vestiti stracciati
-No, non l'ho mai data al meccanico
-No, non me l'ha chiesta

Quindi l'unica spiegazione possibile è che gli sia apparso in sogno San Francesco e gli abbia detto di distaccarsi dalle cose terrene per guadagnarsi il paradiso. Proverò a passare davanti all'officina cantando Fratello Sole Sorella Luna e guardando se provoca qualche reazione.

domenica 1 settembre 2013

Matrimonio civile

Certe cerimonie non richiedono di essere sfarzose o di polarizzare la curiosità, necessitano solo di essere vivide per i loro contenuti.

Matrimonio civile, pratiche di rito velocissime, però anche un breve discorso prima di esplicarle. 
"E' bello che oggi per celebrare il vostro matrimonio siate qui, nella sala consiliare dove si prendono le decisioni per la città, talvolta in accordo, talvolta in disaccordo. Oggi non vi dico che per voi è il giorno più bello, ma vi dico che è il giorno più importante, perché siete qui a decidere per il vostro futuro. Da domani, quando lo stress per l'organizzazione dei preparativi sarà finito e tutto sarà sotto un'altra luce perché potrete pensare a che siete uniti dal vincolo che avete scelto, verranno i giorni belli. Probabilmente nella vostra vita verranno anche difficoltà, ma ogni giorno del futuro viene pensato nella speranza e nell'impegno che sia un giorno migliore del precedente e da oggi per voi questa speranza e questo impegno saranno in direzione univoca e raddoppiati."

Decisione-Unione-Futuro-Speranza-Impegno. Bastano poche parole per racchiudere un senso grandissimo.

venerdì 23 agosto 2013

Birdwatching


La Natura è una risorsa straordinaria. Corrisponde a quel bisogno che spesso si avverte, di entrare a contatto con qualcosa che ti sa trasportare in uno spazio senza tempo dove tu quasi non esisti e non ti devi spendere come soggetto attivo, dove il solo osservare cos'hai davanti ti rende partecipe di un'esperienza piena e allo stesso tempo tenue, dolce. 

E' la magia delle cose che brillano di quella bellezza propria che non ha né richiede spiegazioni; c'è indiscutibilmente, punto, e la avverti, punto.

Tutto avviene nel silenzio, che è il modo in cui le comunicazioni più vere e intime sanno comunque esplicarsi. Certe cose non richiedono parole, richiedono solo che gli occhi possano guardare.

Quanto sono belle le ali.






sabato 17 agosto 2013

Braccialetto


Ho osservato il polso di una sconosciuta che era vicino a me, aveva tre di quei braccialettini in filo colorato con la sagoma della farfalla ripetuta. Poi ho guardato quello che avevo al polso io e l'ho trovato bellissimo. 

Non metto mai nulla che non si possa togliere immediatamente, quando esco mi sento quasi nuda se non ho  i vari accessori, ma appena sono in casa tolgo tutto: orologio, braccialetti, anelli, orecchini. Questo braccialetto è fisso, starà al mio polso finché non si staccherà. Un po' come quei braccialetti che anni fa erano il must dei venditori ambulanti sulle spiagge, che quando li legavi dovevi esprimere un desiderio.

Non ho espresso alcun desiderio, se per questo non ne ho espressi nemmeno con le stelle cadenti; l'ho messo semplicemente, non banalmente, perché l'ha fatto per me un'amica. Lo voglio tenere al polso questo pensiero tenero.


I nodi assomigliano a un piccolo germoglio, sono già un po' provati dalle docce e dai vari lavaggi di mani, ma mi piace tanto questo braccialettino perché mi ricorda che ti devi creare dei punti nodali per tracciare il tuo percorso e per assumere la tua propria forma, e che per farteli smantellare e abbandonare devono spezzarti. Perché la cosa è fondamentale per non smarrirsi, ancor più quando la vita ti costringe a fronteggiare le sue lacrime e i suoi attriti.

lunedì 12 agosto 2013

Respiro

Starei a guardarlo per ore il volo di un rapace.
Lo riconosci subito, anche da molto lontano.
La sagoma delle ali spianate e potenti.

Eleganti e fluide virate attorno al fulcro di quel corpo potenzialmente atto a sorprendenti picchiate.

Eppure la cosa che ti incatena lo sguardo non è vederli lanciarsi in una discesa di fulmine, ma osservare la facilità con cui comprendono i segreti dell'aria ed essa gli si rivela innalzandoli su una corrente che per loro sembra poter essere perpetua e senza fatica.

Fa riposare e nutre lo spirito questo spettacolo di visione. È l'effetto che si prova ogni qualvolta ci si trova di fronte a qualcosa che possiede un respiro profondo. 

mercoledì 31 luglio 2013

Gioia


Un'amica, dopo varie spiacevoli traversie amorose, mi raccontava come le sembra di aver finalmente trovato una persona che la "fa respirare", intendendo con questo non di aver conosciuto qualcuno che le lascia i suoi spazi e non la soffoca, ma che le fa sentire di essere davvero presente, attento, partecipe, coinvolto dalle sue grandi e piccole cose.

Un suo repentino istinto è stato quello di creare per lui una semplicissima sorpresa ironica riguardante un tema di loro discorsi.

Questo è solo un esempio del possibile vastissimo corollario di attenzioni, parole, gesti, comportamenti in cui risiede l'istintiva voglia di fare per un'altra persona un qualcosa che esca dal seminato della mera sussistenza emotiva, tenera testimonianza del linguaggio comprensibile solo tra gli individui tra cui c'è un determinato legame, e volto a provocare un sorriso e un bellissimo senso di complicità.

Respirare un'altra persona, volerle bene e ritrovarsi i polmoni piacevolmente pieni di un'aria fresca e frizzante, fa scaturire il desiderio di prendersi cura di lei, ovviamente per le cose inerenti le necessità, e poi anche in modo particolare di quelle che non lo sono. E' il bisogno istintivo di riconoscere a quella persona, e di farlo riconoscere a lei, il valore aggiunto che ha rispetto ad altri.

Spendersi per essere fautori di ciò che esce dall'ordinario, dal minimo  indispensabile, o dal dovere, e riesce così a creare nell'altro inaspettata gioia, è la manifestazione di quanto l'esistenza dell'altra persona crei gioia in noi stessi.
Gioia che vuole alimentare un'altrui gioia che è linfa per la propria. E' il circolo dei beati.

Ne senti di persone che riconoscono in se stesse l'estraneità a questo circolo, magari la trincerano dietro questioni di carattere o peggio definiscono tassativamente queste cose come delle cazzate.

Auguro a chiunque, specialmente ai più burberi o più aridi o più sfortunati, di incontrare qualcuno che gli faccia sperimentare e, così apprezzare, il piacere immenso di dare e ricevere in virtù di questo circolo.

venerdì 19 luglio 2013

Elliott Erwitt

"Quando è ben fatta, la fotografia è interessante. Quando è fatta molto bene, diventa irrazionale e persino magica. Non ha nulla a che vedere con la volontà o il desiderio cosciente del fotografo. Quando la fotografia accade, succede senza sforzo, come un dono che non va interrogato né analizzato. Alcune ottime fotografie nascono dall’ozio e dalla meditazione. La fotografia è il risultato di un ozio e di una meditazione intensi che finiscono con il produrre una bella immagine in bianco e nero, ben fissata e risciacquata in modo da non sbiadire troppo presto."

Elliott Erwitt    

Retrospettiva a Palazzo Madama su Elliott Erwitt, uno dei celebri fotografi dell'agenzia Magnum. Si arriva alla fine del "giro" e si vorrebbe tornare a dare una sbirciatina a tutti gli scatti, perché la curiosità di vedere ciò che accade nel mondo e trascriverlo in fotografia, per Erwitt coincide essenzialmente con una lente graduata di nobile ironia







e sentimento.





L'ironia è tutt'altro dallo sbeffeggio, è la leggerezza di uno spirito profondo. E' la capacità di portare alla luce un sorriso interiore di fronte a tutto ciò che l'animo indaga. L'ironia nasce dal concetto che ogni cosa che può capitare di osservare ha una sua dignità a tal punto da mettere in moto la creatività del pensiero trasversale. L'ironia è partecipante intelligenza.

martedì 16 luglio 2013

Musinè


Perché dovete sapere che io c'ho un'amica che per un giorno che compagno e figlio duenne sono al mare e lei è a casa da sola, invece di chessò? dormire otto ore consecutive o chiamare qualcuno a domicilio che le massaggi i piedi, no, lei pulisce vetri e tapparelle e nel tempo rimasto ie viene voglia d'annà a farse na passeggiata de salute fino alla croce sul Musinè.

De gustibus non est disputandum, ma il dramma vero è che quando fa ste cose pensa bene di coinvolgere anche me che dico "si" praticamente a tutto quel che di peggio mi propone, ancora ingenua del fatto che la mia salute sia in perenne pericolo con lei. Stavolta la lezione l'ho imparata: se da due anni hai l'attività fisica di una lumaca di mare e la cartilagine delle ginocchia erosa come una roccia del Pleistocene, non fidarti di chi ti propone di andar a scarpinare su per un monte, non ti vuole bene.

Menomale che a infondere coraggio c'era Paolo che ha il codice genetico per metà in comune con uno stambecco: "questo è uno dei tratti più brutti, dopo è peggio".


"Romina ti odio, ma tanto ormai son qui, voi andate su sereni e non ascoltatemi, fate finta che sia uno di quei vecchi innocui che inveiscono e parlano da soli, prima o poi arrivo".


Certo però che bello quando finalmente arrivi in cima... 



l'aria che cambia, che si fa più leggera e pulita, ti invade i polmoni, te la sei conquistata con la tua fatica. Sei in alto, non hai le ali ma anche tu per un po' puoi vedere tutto come si mostra ad un uccello, spazi aperti, quanto appare misero e angusto, da lassù, tutto il brulicare aggrovigliato.


Ragazzi, anche se stamattina mi sento delle stufe di ghisa al posto delle ginocchia, grazie.


P.S. Romi la prossima volta se ti capita di andare a guadare delle rapide chiamami pure, mi porto dei ghiaccioli così poi posso remare con il bastoncino :)

domenica 14 luglio 2013

La domenica


La domenica dovrebbe essere il giorno per eccellenza di un tempo molto slow. Un giorno con aree molto ripulite dal disordine, da voci, visi, movimenti dispersivi e caotici.

Dovrebbe essere un quadro impressionista, piccoli tratti dipinti a olio a comporre un insieme. Una giornata tenue, di ombra fresca.

Stare fermi o muoversi per brevi precise distanze, al massimo a raggiungere persone situazioni luoghi dove i pensieri camminano scalzi e i corpi ondeggiano.

Detestabile tenersela per fare quelle cose rimaste disincastrate dal mucchio. Lasciarla alleggerita. Non parlare di ciò che è corsa dei giorni a seguire.

Una giornata vuota, di cinte - piena, di spazio. Per sentire i propri respiri.

Dovrebbe essere un giorno per fare l'amore nella penombra.

sabato 13 luglio 2013

Il signor Ernesto


L'ho conosciuto al bar sotto casa, il signor Ernesto, abita a una manciata di numeri civici dal mio. Battuta pronta, eleganza innata di modi, settant'anni incredibilmente portati, sguardo limpido, sorriso sbarazzino.

Una di quelle persone che amano parlare, interagire, facendo restare la cosa lontana dall'invadenza, portando solamente bei lampi di colore.

Sono passati pochi mesi da unicamente conversazioni della durata di un caffè a piccoli tragitti di strada comune insieme o al non limitarsi a salutarsi giusto con un cenno sfuggente della mano quando ci si incontra in giro.

Ci sono persone con cui non serve una conoscenza di vecchia data per sentirle affini e provare un bel senso di naturalezza e piacere nel parlare con loro, nemmeno se c'è una grossa differenza d'età, fortunatamente il cervello può non seguire l'età anagrafica del corpo.

Che avranno da spartire una donna di trent'anni e un uomo di settanta viene da chiedersi. Molto. Tra animi affini si può creare una complicità più profonda in dieci minuti che quella con qualcun'altro che si conosce da anni. Al signor Ernesto potrei dire senza problemi anche che penso di aver messo male il tampax perché sento fastidio, o confidargli un segreto prezioso che ho.

Si, nulla di strano, come lui mi dice della moglie adorata che deve accudire perché è sulla sedia a rotelle, del tumore che ha affrontato, di com'è ritrovarsi alla sua età ad avere di nuovo la casa piena, con una dei figli ancora bisognosa del suo appoggio dopo un matrimonio finito male e la nipote che va all'università.

La cosa bella è che lui parla di tutto semplicemente raccontando, non ho mai sentito una lamentela, solo una straordinaria forza d'animo e una rassicurante presenza di spirito.

Sono affezionata al signor Ernesto, penso che sia davvero un uomo buono e un buon uomo, una persona di raro valore.

Per questo alla fine di ogni nostra conversazione ci tengo tanto a dirgli qualcosa del tipo: è stato davvero un piacere incontrarla, oggi è una giornata orribile ma parlare con lei è bello sempre, signor Ernesto per uno come lei mi auguro veramente con tutto il cuore che il futuro diventi il più roseo possibile.

Certe persone se lo meritano, si meritano attenzione e considerazione e di non essere date per scontate, perché sono quegli individui che per come si comportano e per cosa trasmettono, alimentano ancora una cosa quasi completamente uccisa: la fiducia nel prossimo.