mercoledì 31 ottobre 2012

Se non ci fosse bisognerebbe inventarla

Se fosse un cartone animato sarebbe Sandy Dai Mille Colori, solo con al posto dei folletti Pico e Paco, due gatti di cui uno si chiama Tano (l'ho già denunciata io alla protezione animali per la scelta del nome); se fosse un proverbio: stip ca trouv; se fosse un'eroina da romanzo: Rossella O'Hara. Altro che ingegnarsi per ricavare un vestito da una tenda, la mia amica Brunella forse sarebbe capace di tirarne fuori un vestito, una tenda da campeggio e se le avanzasse ancora qualcosa anche un centrino!

E' pronta a tutte le evenienze lei. Una che della borsa di Mary Poppins non saprebbe proprio che farsene, troppo piccola.

Ieri appuntamento a casa sua per berci una cioccolata calda. Al supermercato quella della Lindt nei gusti assortiti non si trova mai e invece lei ovviamente li ha trovati tutti perchè io potessi avere un brainstorming con le mie papille gustative sulla scelta tra caramello, bianca, fondente, gianduia, rum, cannella, ecc... (Ha vinto caramello).

Chi si accontenta gode? Ma chi l'ha detto? Il vincitore del Nobel per la rassegnazione? Vogliamo farci bastare la cioccolata con la panna?! Io e lei siamo tappine, mica tapine! Vai giù anche di cioccolatini assortiti e canestrelli.

Come potrebbe mai finire un tardo pomeriggio che sconfina nella sera? Sul campanello di casa gli amici le hanno attaccato la scritta Ristorante da Brunella, e ho detto tutto. Per l'aperitivo ci siamo spostate in salotto.

Megatagliere con sopra toma, gorgonzola, Piave DOP, grissini normali, aromatizzati al rosmarino, alla cipolla, alle olive,... "cavolo Bru, il gusto puffo non ce l'hai?"

Dulcis in fundo, o meglio, in cantina, la scelta del nettare da bere. 






" Brunella ti prego assumimi come guardiana delle tue bottiglie, le sistemo, controllo la temperatura, gli racconto anche una favola prima di farle addormentare e nel frattempo se vuoi ti spolvero le mensole"
" Che scema, so che sei un'appassionata, scegli e degustiamo!"

Cosa volere di più dalla vita? Un micione da accarezzare mentre naso e bocca sono rapiti senza richiesta di riscatto.



lunedì 29 ottobre 2012

Vista


Vista dal 12°piano del CTO. Non sarà la clinica nella Foresta Nera, ma in questa bellissima giornata autunnale, guardare da qui può solo aiutare almeno un pochino i processi di guarigione.


Ice Sledge Hockey

Invitata a vedere una partita. Campi dove si disputano match ne ho visti tanti, come questo non mi era ancora mai capitato.

Ice sledge hockey: gli atleti sono motivati, corretti, ma all'occorrenza se le danno da orbi, si avverte l'impegno e la fatica.

Nulla di inconsueto se non fosse stato che chi giocava lo faceva seduto su uno slittino. Poteva essere affetto da emimelia, paraplegia incompleta, aver subito l'amputazione di uno o entrambi gli arti inferiori, o anche essere normodotato.

Quando lo stesso sport permette a tutti di essere giocato nelle stesse condizioni di partenza, è una cosa davvero bellissima, barriere abbattute. La differenza è fatta solo dalla tecnica personale, da braccia d'acciaio, dal fiato, dalla voglia di vincere.


Però non posso negarlo: di impatto fortissimo anche l'immagine di quei giocatori che finita la partita, raggiunto il bordocampo e abbandonato lo slittino, hanno potuto alzarsi in piedi, anche se su una sola gamba.

E come al solito la mia mente vaga per lande talvolta desolate, abitate da tutto ciò che descriviamo e predichiamo come un ostacolo insormontabile solo perché ci mancano volontà e cuore.







Era un giorno molto freddo ieri, per temperatura esterna ed interna, ma nelle persone insieme a me, e tra le mie braccia, c'era molto calore. Quello se è vero, lo avverti comunque e sempre, anche nelle glaciazioni.



domenica 28 ottobre 2012

Sotto lo stesso cielo

Se guardo a est c'è una punta di azzurro terso, se guardo a sud un grigio che sfuma nel grigio, se guardo a nord un viraggio al bianco. Per forza che il cielo è qualcosa che sta sopra tutto, riesce ad avere più vite contemporaneamente e a creare armonicamente altrettanti micro\macro cosmi che si rivolgono a lui.

Per chi sta giù viene naturale guardare in su quando si vuole pensare di tendere a qualcosa di grande, per ispirarsi. Ma anche se è possibile volarci attraverso, noi non siamo cielo. Essere "alti" quaggiù non coincide con saper vivere diverse realtà scollegate e inconsapevoli l'una dell'altra, quaggiù significherebbe non avere un briciolo di  autentico amore per nessuna.

Per il cielo è immensità, per le persone è ambiguità e slealtà, o comunque un velo di tristezza.


sabato 27 ottobre 2012

A Way Back revival

A Way Back, post scritto il29\10\2011. [Anche se... la cosa altrettanto prodigiosa o di più, che il tornare indietro nel tempo, sarebbe se si rifarebbero comunque le stesse cose. Non avere rimpianti non la farebbe apparire poi così straordinaria una macchina del tempo.] 
Diana di un anno fa ad oggi  piace a Diana del 2012, come quei film che hai già visto tante volte ma li riguardi ancora perché ciò che ti piaceva e convinceva ieri, vale oggi come allora. Rimpianti no, amarezza di vedere che persone e cose in cui ho tanto creduto non erano ciò che pensavo si. Fino alla prossima ora solare c'è un altro anno per focalizzare orizzonti diversamente luminosi.

[Questa notte si spostano indietro gli orologi. Una cosa banale che si ripete ogni anno e che nel migliore dei casi si fa pensando: bene posso dormire un'ora in più, o per chi non dorme sennò non piglia pesci, solo un altissimo rischio di scheggiarsi un'unghia nel tentativo di infilarla sotto la  rotellina dell'orologio per farle fare lo scatto.

Un'ora indietro...questa notte voglio fare un gioco, questa notte la macchina del tempo sarà parcheggiata nella mia tasca, per fortuna in Autunno con le giacche,ecc si è pieni di tasche! Alle 3 torno nel passato di un'ora e dirò quello che prima forse non avevo detto, forse farò quello che prima non avevo fatto, perché so già dove arriverei non dicendo e non facendo,sono tornata indietro nel tempo, wow!

Se qualcosa non mi sarà piaciuto di "dove" sarò alle 3 ,potrò cambiarlo. E' la prima volta che provo a guidare la macchina del tempo e poi miniaturizzata nella mia tasca probabilmente non ha tutti gli optional di quella originale, per cui per poter non far esistere quello che già invece è stato dovrei aver fatto un corso di guida sicura e impratichirmi, stasera pazienza per questo; alcune volte, poche veramente, per come la penso, bisogna accontentarsi.

Beh, cosa c'è da guardare? Sono una donna, posso stare con la mano in tasca quanto mi pare senza correre il rischio di diventare cieca! Mica posso rivelare cosa sto tenendo tra le dita, non la posso perdere la macchina del tempo.

Anche se... la cosa altrettanto prodigiosa o di più, che il tornare indietro nel tempo, sarebbe se si rifarebbero comunque le stesse cose. Non avere rimpianti non la farebbe apparire poi così straordinaria una macchina del tempo.]


Sintomi

Difficoltà di respirazione, manifestazioni tachicardiche, senso di groppo addominale.

Diagnosi differenziale: farfalle nello stomaco (incidenza 1%) - gastrite (99%)










venerdì 26 ottobre 2012

Gangnam Style


Sto tipo è talmente psichedelico che è credibilissimo. Ha la faccia di tola di un porcello salvadanaio ma il cinto pelvico è brioso come quello di una ballerina di Samba! 
Se quando la si ascolta non viene naturale alzare il volume e iniziare a ballare come un ibrido tra uno scimpanzè con le fregole e Hello Kitty, dementi e felici, allora meglio cominciare a pensare di non continuare a sottovalutare lo stato depressivo in cui si è caduti.

Poi se vedi che uno sbirulo di otto mesi quando la ascolta ride e balla così eccitato da far considerare di chiamare Brian & Garrison per un provino, allora let's dance and enjoy yourself!

PSY_Gangnam Style





Una come te


Diamo a Cesare quel che è di Cremonini. Saranno anche commerciali più di Paolo Bitta, ma ogni singolo che esce ultimamente mi piace un sacco!! Dice le cose in stampatello!

Una come te, se chiude gli occhi vede
il mare, senza andar lontano.
Una come te, ha una valigia per le
scarpe, che sembra un aeroplano.

Una come te, se corre inciampa ma non
cade, chiede la tua mano.
Una come te, per una rosa può morire,
solo perché ancora non sa
togliere le spine. Una come te, mi
piace da morire!

Una come te, un gatto sopra il letto
e un uomo nudo ad aspettare.

Una come te, il vento che le soffia
dentro non la può spostare.
Uno come me, non la può dimenticare…
Una come te!
Una come te, sotto a un temporale…
Una come te, come una rondine d’aprile
vola solo quando ha un
orizzonte da inseguire. Una come
te, mi piace da morire!


martedì 23 ottobre 2012

Infinito


Non riuscire a stare senza una persona, sentire di avvicinarsi alla frustrazione o alla disperazione se non si ha la sicurezza di poterla avere per sé, parla di un bisogno "chimico", come di una droga da cui non si riesce a stare lontano perché ha innescato meccanismi che hanno assuefatto, impossibili da riprodurre senza di lei.

Senti di doverla possedere a tutti i costi, ma allo stesso tempo è una cosa che ti spaventa perché è una dipendenza che crea un incatenamento. Vorresti poter prendere da lei senza che questo richieda nulla a te e di te.

Tenere veramente a una persona è essere e fare tutto in funzione che lei desideri stare vicino a te, sentendolo come la più rassicurante propria libertà. La passione più sfrenata diventa un mezzo (di naturale espressione) e non solo un fine.

Il "noi" diventa necessariamente ed indispensabilmente la tua realtà quotidiana soave e non più quella allucinata e obbligatoria del bisogno drastico.

Il tuo cuore non ti sembra costretto in una morsa dalla presa inflessibile, ma affrancato in un universo in cui  può finalmente spaziare.

E la cosa più bella è che: per la speranza che è il propellente più potente per la macchina-uomo, tutto ciò è una risorsa che sentendola davvero come tale, si può mantenere infinita.

La gentilezza a parole crea confidenza.
La gentilezza nei pensieri crea profondità.
La gentilezza nel dare crea amore.
Lao Tzu

Kiss From a Rose_Seal 


lunedì 22 ottobre 2012

Il Giorno e La Notte



Il giorno e la notte sono divisi eppure sono un concetto inscindibile. 

Essere come il giorno e la notte... essere legati indissolubilmente ma destinati a non incontrarsi mai?

Eppure l'esplicitazione dell'uno finisce cominciando dove inizia l'altro.

E' dolce la malinconia che separa la notte dal dinamismo del giorno suo, è ristoratore il pensiero del giorno del riposo nella notte sua.

Essere come il giorno e la notte... essere separatamente entità significanti sapendo di poter essere solo fondendosi, un tramonto africano che ribolle di energia vitale o un'aurora artica che pacifica i sensi.

"L’amore non esiste se non è sublime." 
Honoré de Balzac

Ti è mai successo_Negramaro 

domenica 21 ottobre 2012

Crisi

"Finiamola una volta per tutte con l'unica crisi pericolosa, che è la tragedia di non voler lottare per superarla"
A.Einstein

martedì 16 ottobre 2012

ParaNorman

Lunedì eletto giorno-cinema all'unanimità: la mia.

ParaNorman. Un "horror" in cui un ragazzino con una caratteristica particolare è l'unico in grado di annullare la maledizione di una strega sulla sua città.

Una storia che scorta con sé intelligente ironia e un lieto fine per nulla convenzionale e perciò incolore.

Un film d'animazione per ragazzi, ma dal respiro molto maturo.

Un "tutto è bene quel che finisce bene" realistico e schietto: nessuna storia d'amore che si concretizza, né precetti sciropposi. 

La paura che genera comportamenti sbagliati e meschini, il bandolo della matassa nessun superpotere ma semplicemente una ragione più ampia e illuminata di altre, la stragrande maggioranza che si ravvede ma solo momentaneamente per salvare la pellaccia e poi torna con i propri aspetti più o meno gretti.
Una strega fatta diventare tale, che ne ha ben donde di essere incazzata ma alla fine rinuncia alla sua maledizione non per perdono ma perché il suo animo non sia bieco come quello di chi l'ha fatta diventare malefica. 
L'eroe a cui non gliene po' fregà de meno di essere celebrato tale, che invece lo è assolutamente perché  nel suo agire non è stato spinto da desideri di gloria e riconoscimento bensì dalla propria natura buona e sensibile. Quando tutti salgono sul carro del vincitore le sue uniche attenzioni vogliono essere per l'unica persona che gli è stata vicino e lo ha aiutato fin dall'inizio, insomma, l'unica che teneva realmente a lui.

Morale della favola: il mondo, da che mondo è mondo, è mediamente deludente, ma c'è e ci sarà comunque sempre qualcuno, seppur in minoranza, per cui vale la pena spendersi ed essere migliori.

Superata per forza la riluttanza di vederlo in 3D (dopo un po' mi fa venire il mal di mare) perché o così, o vattelo a vedere a Timbuctù. Nessun effetto collaterale, si starà affinando la tecnologia.



lunedì 15 ottobre 2012


Perché l'utopia non si trova in nessun luogo... E se l'uomo ha una possibilità di materializzare quel luogo sognato, è solo edificandolo con le proprie mani.

-Trilogia  di New York-

domenica 14 ottobre 2012

La scoperta


Sinceramente non so perché o precisamente in seguito a cosa, ma adesso mi è proprio venuto da pensare che io amo la scoperta.

Lo scoprire praticamente, ma anche solo la sua definizione a livello concettuale. Che sia in forma astratta, reale, scritta. La scoperta presuppone l'esaminare, il guardare, l'osservare, lo svelare, il trovare, l'ottenere, persino l'immaginare.

[Chissà come certe riflessioni nascono così come fulmini a ciel sereno? senza nessi apparenti con i ragionamenti o gli elementi di quel momento preciso? Magari sono quelle che fanno parte di quel moto interiore profondo che genera tutti gli altri movimenti della superficie, che dir si voglia pensieri.
Probabilmente funziona come per il nucleo della Terra che non è raggiungibile né esplorabile, ma c'è ed è quello che genera tutta l'energia del pianeta e ogni tanto determina eruttazioni e terremoti.]

Va beh, voglio concludere il concetto iniziale. Mizzica, parto sempre per la tangente e questa non è una scoperta!

Scoperta può essere bella o brutta, non ha un genere definito, non presuppone contenuto positivo o negativo, si può caricare di ogni significato e sfaccettatura. Ha una natura di fluido e libero movimento.

Fa luce su qualcosa, è rivelatrice. Nello stesso tempo è ricerca, conscia o inconscia. In ogni caso, da un  elemento nuovo: uno stimolo in base a cui poi si risponde, o un input di partenza.

Può essere tutto ciò a cui si tende, ciò che ci si attende , o qualcosa del tutto fortuito ed  inaspettato.

Caspita...

La scoperta è forse ciò che mi  affascina più di ogni cosa.

Anche una persona può essere una scoperta, anzi, credo che l'amore si generi proprio quando questo è ciò che rappresenta per te. Un fantastico impulso continuo. Allora si, potrebbe addirittura non finire mai. Lo si può scoprire solo vivendo. In ogni caso, di sicuro almeno "fino a quando morte non ci separi".


TI AMO


- Mi puoi portare tu a casa? Sennò chiamo...
- Mary figurati! Non c'è problema ti accompagno io, non stare a svegliare nessuno.

- Solo un attimo che si disappannino i vetri perché non vedo una cippa.
- Che bello! Chi te l'ha scritto??

- Cosa?
- Ti amo sul finestrino.

- Eh già... Vado per questa strada vero?
- Ma non sei contenta??!!
- E de che? E' qualcuno che ha scambiato macchina!


sabato 13 ottobre 2012

Distanze


Millimetri di lontananza che a colmarla basta una ciglia avvertiti come la larghezza di un continente che separa due mondi

Ventimila leghe sotto e sopra i mari che coprirle è un nonnulla.

La devozione intensa e l'intensità devota del pensiero l'unico metro di misura.


venerdì 12 ottobre 2012

Gnam gnam coast to coast

Restaurant design 1


e 2


Quando vale il detto: il mondo è bello perché è vario. Beato chi di mestiere fa il critico enogastronomico.
"Pesante oggi al lavoro?"
"No no, ho digerito tutto benissimo!"


giovedì 11 ottobre 2012

Giacometti L'homme qui marche

Nutrimento per il corpo

e nutrimento per lo spirito.


Tra  guardare un'opera d'arte su un libro e trovarvicisi vis à vis c'è una differenza sostanziale: nel primo caso la vedi, nel secondo la senti.

Giacometti. Averlo di fronte è la condicio sine qua non per coglierne la poetica. Nella scultura la sua maggior rappresentazione.


Figure emaciate, quasi inconsistenti, eppure così pesanti. Private di ogni forza vitale, rimane loro solamente quella tetra di trasmettere tutto il peso della realtà che le ha ridotte non più individui ma entità costrette a trascinare se stesse.


La vita... un'esperienza gravosa che nel suo procedere meticolosamente crudele, schiaccia, spazza, debilita, macera, consuma, scarnifica, fino a rubare per sempre l'anima e restituire soltanto spettri senza sguardo.

Nemmeno l'amara consolazione di un pacificatore annullamento totale che porti via con sé ogni segno. Tolto tutto tranne la consapevolezza aspra e dolorosa di ciò.

Sono opere "faticose" da guardare, quelle che mi hanno evocato di rimando sono immagini funeree di vita strappata: i cipressi di un cimitero, scheletri di alberi arsi dal fuoco. 



Quando si hanno delle inquietudini profonde nell'animo, alcune volte l'unico rimedio sembra essere riuscire ad esternarle in una forma concreta, è come se questo le placasse un po', le rendesse più leggibili ed affrontabili. 
Una qualche forma tangibile che si confaccia di più a noi stessi. Dipingere, scolpire, intagliare, ricamare, cantare, scrivere...

Qualsiasi forma d'espressione è già solo per questo un'opera d'arte: permette di uscire fuori da se stessi quando si sente il bisogno di prendere una boccata d'aria.



mercoledì 10 ottobre 2012

Embè?!

Chi lascia la strada vecchia per la nuova sa quel che lascia ma non quel che trova.

Embè?! Se è lastricata di puntine e tu non sei un fachiro, mica ci perdi.

Just the way you are.

Cielo autunnale



Non fa così freddo eppure il vento in alto ha spazzato via le nubi.
Rimane questo cielo di milioni di stelle brillanti come diamanti su velluto blu.
Un cielo da essere in due a tenersi perché a guardarlo perdi il contatto col terreno e ti sembra di cadere.

Guardian http://www.youtube.com/watch?v=gCBIG28On0o

martedì 9 ottobre 2012

Così è deciso, l'udienza è tolta?


Chi è senza peccato scagli la prima pietra... 

In chiunque nasce implicito un giudizio quando ci si trova davanti alle altre persone e alle loro azioni, non è una cosa strana. Perché si ha una propria coscienza, una propria logica, propri sentimenti, un proprio schema di comportamenti; e il mondo\gli individui che circondano ognuno li interpreta in base a questa griglia. Implicita od esplicita.

La distorsione cacofonica semplicemente si crea quando la pietra che prima bisognerebbe rivolgere contro se stessi, piace lanciarla solo sugli altri. 

Ci sono cose che non stiamo nemmeno a chiederci se riteniamo riprovevoli o meno, per noi lo sono e basta. Di solito sono cose eclatanti e maggiormente condivise, quelle per cui si è fieramente tranquilli di esprimere giudizi tassativi, aut aut.

Perché per tutto il resto si è molto più cauti e si accettano diecimila sfumature? Le sfumature è auspicabile e sacrosanto conoscerle, in determinati casi comprenderle, ma giustificarle tutte è un altro paio di maniche.

Di Marcellino pane e vino ce ne stanno pochi (che poi troppa ingenuità e troppo buonismo sono qualità? Invidiabili?). Ci dev'essere qualcos'altro che bolle in pentola.

Io credo che in realtà tutto passi essenzialmente attraverso noi stessi: definirsi magnanimi potrebbe essere solo il modo edulcorato e autoconsolatorio per non confessarsi fragili. Forse quando tolleriamo determinate cose in qualcun'altro, lo facciamo solo per giustificare e non ammettere le debolezze che sono quelle stesse che abbiamo noi.

Per certi versi essere bianchi o neri e giudici poco larghi di maniche potrebbe non essere sinonimo di chiusura ma di una coerenza rassicurante.

Il fatto è che, possedere svariate tonalità ma essenzialmente perché non si parte da propri colori primari indelebili, facilmente crea contrasti più che gradazioni.


lunedì 8 ottobre 2012

E intanto


E intanto vive in un altrove quell'espressione che ti da calore nuovo per la ragione di quanto spesso l'hai già osservata,
quel pensiero che più riconosci afferrato anche da te più ti fa percorrere sentieri ancora incontaminati,
quella frase che ti aspetti di non aspettarti che ti strappa un sorriso largo come la sottana di una mami nera,
quel profumo che quando lo senti ti inebria per come sembra risvegliare qualcosa di ancestralmente conosciuto,
quel tocco che è così provocante di passione per quanto è solo candidamente sfiorato.
Quell'esperienza di esperienze che non sarebbe nuovamente unica se certi rimandi non fossero uguali a se stessi.
E intanto sai che da qualche parte dovrà pur esistere per quanto la senti abitare dentro di te.

L'emozione non ha voce http://www.youtube.com/watch?v=uh6UAJaxOAs


Evento


Commossa, rinnovo le mie felicitazioni a Federica (Nella) per il lieto evento! Non mi riferisco al suo matrimonio ma al fatto che l'abbiamo finalmente vista con indosso un vestito; le ultime testimonianze attendibili di una gonna risalgono al lontano 1994 o giù di lì.

Potere dell'amore! Ti fa ampliare gli orizzonti. E per potere dei corpetti dei vestiti da sposa, per un giorno si amplia anche la circonferenza toracica che non guasta mai.

E brava Nella anche perché per la luna di miele ha scelto una delle mete dei miei sogni più incantati: il Sudafrica.

Compagnucci di festa i coniugi Gallo... lo so che poco tempo fa, dopo le sue belle parole per me, avevo paventato la volontà di far disposare Claudia da Simo per convolarla a giuste nozze con me, ma dopo l'altra sera c'è stato un capovolgimento di fronte: forse mi dovrei sposare Simone. Ci devo riflettere.


Intanto ha gambe molto più comode di Claudia, è pistin (precisino) sui particolari ("Ma come fai a mettere 'sti pannelli fonoassorbenti con le travi di legno a vista?!") e cosa importantissima: non solo sa chi è Maccio Capatonda, ma è anche un estimatore di BillyBallo, ne conosce perfettamente la "tecnica" e, dotato di parrucca nera, potrebbe tranquillamente fargli da controfigura!
[ Un secco NO alla droga, piuttosto di cadervici preferite anche voi entrare nel mondo di Maccio ed Herbert Ballerina! http://www.youtube.com/watch?v=BndZYli4jMU , BillyBallo special guest del video al minuto 0,35].

Non voglio creare scompiglio, voglio bene ad entrambi. Alla fine si potrebbe trovare un compromesso che vada bene per tutti: 4mesi per coppia!

Ciao amici belli, che la grazia di Padre Maronno ci conservi in salute.



sabato 6 ottobre 2012

Buongiorno


" L'intelligenza non è solo brillantezza di pensiero e battute fulminanti. E' anzitutto carattere. Quel miscuglio di personalità e autostima che ti rende impermeabile al fascino degli uomini arroganti e volgari. "
                                                          M. Gramellini

Be my man_ASA

venerdì 5 ottobre 2012


"Ho capito che i libri non sono mai finiti, che è possibile per alcune storie continuare a scriversi senza il loro autore."
Paul Auster


Il gadget dell'anno


In fondo allo sciacquone tutti i marchi di carta igienica che puntano sulla praticità, sul risparmio o sull'ecologia. Che un solo rotolo basterebbe a Christo per impacchettarci il Reichstag, o quando lo usi ti fa lo scrub alle natiche.

Quelli della Scottex sono i più meglio! Loro puntano sulla chiccheria. Il cliente che sceglie Scottex deve sapere quanto loro valutino le sue chiappe di più rispetto agli altri. Se compri Scottex non devi pensare di comprare della semplice carta da culo, no! tu stai comprando una carezza vellutata proprio per quella parte del tuo corpo che invece a tutto il resto del mondo piace prendere a calci.

Un cucciolo di cane morbidoso il loro testimonial. Ormai è come per la storia del Collie e di Lassie, non si dice più: io ho un Labrador, si dice: io ho uno Scottex!

"Buongiorno, oh che meraviglia di Scottex!"

"Ma come riuscite a tenerlo così?? No perché il nostro era tale e quale al vostro!"


A parte queste cagate, sono entrata in possesso di un gadget Scottex straordinario:
raffinata pochette per rotolo impreziosito da balsamo di Karitè!
Così te la puoi portare in giro e a quanti ti guardassero con aria beffarda rispondere: "che rozzezza, questa si può usare anche come salvietta per il viso!"

A pensarci bene hanno pure fatto un'opera socialmente utile: quanti darebbero il culo per... e magari non possono farlo solo perché non ha un bell'aspetto?!

Un saluto a tutti e un augurio per i vostri progetti: in culo alla balena!


giovedì 4 ottobre 2012

Labirinto

Questo post nasce da una brutta serata, triste per le immagini, le parole le emozioni che ho avuto davanti e per le sensazioni che ne sono scaturite dentro di me. Sensazioni che mi hanno accompagnato per tutta la notte finché alle cinque ho deciso di alzarmi per non averle più come protagoniste del mio sonno fasullo.

A chi dovesse leggerlo, appena capitasse di rendersi conto di non avere alcuna familiarità o interesse per  l'"argomento", di annoiarsi o di avvertire come un gatto appeso ai maroni, consiglio caldamente di abbandonare subito la lettura, perché non avrebbe alcun senso né leggere né averlo scritto.

Nasce da esperienze intime, anzi preciso, intimistiche, che poi sennò si aguzza la curiosità pensando che ci sia qualche particolare hot. Non ce ne sono, è una barba, parla di cose tristi per quanto siano teoricamente risapute eppure riescano comunque a prendere il sopravvento nella vita di tante persone.

La solitudine, quella interiore, quella che fa sentire soli anche in mezzo alle persone, anche quelle che ti vogliono bene davvero e che sono lì per te. Le prime che allontani quando ti sei perso nel labirinto perché il labirinto è perfido, ti risucchia dentro e ti costringe a focalizzare le energie solo ad esplorarlo sempre di più e chi per te ha parole forse anche crude, ma giuste, diventa un nemico.

In realtà è il tuo migliore amico, perché anche se lo scacci ti insegue per non lasciare che tu ti perda, per aiutarti a dare il vero volto alle situazioni, un volto che non è bello, che però è proprio il tuo stesso volto e che per questo si preferisce non guardare, illudendosi che sia il volto di qualcos'altro o di qualcun altro. Per non prendere coscienza che il tarlo che mangia dentro è solo proprio, si preferisce ingannarsi e perdersi, invece di provare davvero a trovarsi. Costa fatica, una fatica enorme, perché nessuno vuole ammettere di aver fallito in prima persona su tutta la linea, di essersi azzoppato da solo.