lunedì 14 ottobre 2013

Bene


Spesso mi soffermo a pensare al concetto di "bene" e il primo aggettivo che mi viene da attribuirgli è: disinteressato. 
Si, credo che il bene vero non possa non richiamarsi a questa predisposizione e che lo faccia prima che a qualsiasi altra. Tutto gli altri moti affettivi che non la contemplano li chiamerei affezioni. Una cineseria, confronto al bene.

Persone a cui interessa davvero un'altra persona intesa come essere umano e vogliono averne cura, (senza che ci sia di mezzo: un bisogno o fine personale, un pene, una vagina, dei cromosomi in comune, o la promessa del paradiso) sono davvero una su un milione.

Il bene è rarissimo, ed è fastidioso vederlo nominare invano solo perché è un termine rassicurante. E' facile pronunciarlo riempendosene la bocca anche avendone il cuore sprovvisto.

Solo un gran lavoro di sega sul cervello? Può darsi, intanto trovo sempre più gente che si ritrova a darsi martellate sui coglioni perché si accorge di avere degli artefatti del bene o perché è biasimata per esprimerne uno posticcio.   

mercoledì 9 ottobre 2013

Supercalifragilistichespiralidoso


Il tempo trascorso con Alessandro è una cura disintossicante dal mondo lambiccato degli adulti. Non è un tempo semplice o semplicistico perché impone mille occhi su di lui e intorno a lui e la coscienza vigile di essere perennemente all'esposizione del suo sguardo, quindi di essere in ogni momento potenziali esempi per qualsiasi atteggiamento corretto o scorretto.

Il tempo con un bimbolino è essenzialmente una riscoperta del mondo e una finestra su quali siano le nostre valutazioni di esso e le nostre sensazioni. E' lui il pulcino che ha ancora tutto da vedere e imparare ma siamo noi che abbiamo la possibilità di rimetterci in discussione, rivedere o confermare le nostre risposte ai quesiti del "come vivere?" e soprattutto del "cosa vogliamo e siamo in grado di trasmettere?"

Per esempio ho scoperto che potrei iscrivermi ad una competizione internazionale di imitazione di animali da fattoria con un certo margine di successo, mentre con quelli della Savana la strada è ancora lunga.

Sono innamorata di Alessandro, è un bimbo con un sorriso che racchiude un cielo e dischiude il mio. Spero cresca con un animo dolce e coraggioso, ci penseranno sicuramente mamma e papà a questo.

Nel frattempo io, quando sono con lui prima di andare a nanna, me lo porto in braccio alla finestra e guardiamo insieme fuori, il buio, per conoscerlo e non averne paura. Io gli dico che l'indomani quando si sveglierà sarà di nuovo giorno, con la luce, così sempre, e che tutte le cose non sono sparite, solo bisogna guardare meglio perché i nostri occhi non sono abituati a vedere al buio. Dopo la prima volta, la seconda me l'ha chiesto lui dicendo: "buio".
Adoro stare con lui in ogni momento, ma poterlo accompagnare nei sogni è un momento a cui tengo particolarmente. Vederlo e sentirlo tranquillo di essere con me e addormentarsi sereno è qualcosa che mi appaga come poche altre occasioni.

(Ognuna ha le proprie doti con gli uomini, io avrò quella di farli addormentare)

Spero di esserci per suoi tanti, tantissimi, futuri sogni.

P.S. Romario (Romina e Mario) sono tanto contenta che mi abbiate preferito a una baby sitter col pedigree. Solo... se poteste venirmi incontro assicurandovi che tutte le immagini che ci sono in casa siano facilmente riconoscibili, ve ne sarei grata. A precisa richiesta su indicazione digitale (col dito), sono stata molto indecisa se battezzare un uccello stilizzato come: cicogna, trampoliere, o cavaliere d'Italia. Ci terrei a non fare brutta figura. Grazie.

domenica 6 ottobre 2013

Propriocezione


-Questo è l'elenco dei corsi che si tengono..., se mi dici su cosa vuoi lavorare prepariamo una scheda
-No guarda scusa se ti interrompo, ho già fatto del lavoro in palestra, credo di potermi gestirmi da sola, i corsi hanno tutti dei nomi interessantissimi e sono sicuramente un'ignorante e mi pentirò di non essermi iscritta immediatamente al pacchetto completo zumba gag sgnaus, motivo per cui tra l'altro, quando lo farò, potrai sbeffeggiarmi. Sei gentilissimo e professionale, ma per ora facciamo che se ho bisogno ti chiedo e tu non mi mandi affanculo perché appunto sei gentilissimo e professionale
-Assolutamente. Le donne vanno sempre assecondate
-Si si, anche i pazzi, ciao grazie a dopo.

La verità è che nun me ne futte una cippa di andare in palestra per qualche motivo legato alla bellezza del corpo tout court, facendo attenzione al modellamento programmato della zona x, o per sfogare qualche stress. Che poi una motivazione è valida come un'altra, l'importante è fare attività perché comunque è salute&endorfine, ma lo sport l'ho fatto tutta la vita semplicemente perché mi faceva star bene comunicare con e attraverso il mio corpo, riuscire a interpretarne i messaggi e viverlo, avere coscienza di lui come si muove nello spazio interpretando quello esterno e quello interno. Queste erano le cose che mi mancavano.

Certi soggetti sembra che si portino semplicemente appresso un involucro che permette di espletare le funzioni fisiologiche e sociali per cui la propria specie è programmata.


Dopo il circuito di pesi ho voluto finire col tapis roulant. Camminare può sembrare la cosa più banale e noiosa, secondo me è una delle più importanti. Uno dei primi fondamentali traguardi di un bambino è camminare, quando si è sovrappensiero o si deve riflettere viene istintivamente voglia di uscire e camminare.

L'azione più naturale del mondo, a cui, una volta imparato, non si pensa più minimamente su. Porca miseria come invece frigni di gioia quando dopo un'operazione riesci di nuovo a sostenere il tuo peso e percorrere senza stampelle anche solo 2metri che ti separano dal fisioterapista!

Ho camminato concentratissima per 20chilometri (...ok erano 20minuti), facendo attenzione a tutto, dalla rullata del piede, al rilassamento delle spalle, passando per il bacino e la colonna. C'era qualcosa che non andava, carichi e rotazioni anomali sull'anca che infatti mi da fastidio. Piccoli aggiustamenti aiutandomi anche con lo specchio, miglioramento immediato della sensazione fisica. Allora sguardo fisso senza vedere nulla, per cercare di ritarare la mia camminata sulla maniera giusta solo sulla base di una consapevolezza corporea profonda e soprattutto saperla poi così riprodurre sempre.

Controllo sulla corretta esecuzione del movimento e feedback sul meccanismo di eventuale correzione di esso nel caso in cui imprevedibili fenomeni esterni vengano a turbare i progetti motori strategicamente programmati. E della maggior parte di questo scambio di informazioni manco ce ne accorgiamo perché non raggiunge lo stato di coscienza.

Propriocezione. E' un meccanismo così sofisticato che ti fa salivare di sbigottita ammirazione. Noi lo possediamo e non facciamo la minima attenzione per permettergli di funzionare al meglio, che ingrati. Anzi, che stolti.

Mi piace pensare che esista una propriocezione che funziona pressapoco allo stesso modo anche per i pensieri, ché poi si traducono in convinzioni, in atteggiamenti, in comportamenti, in azioni, in scelte. Non prestare attenzione a quest'ultima è si da stolti, ma più di tutto è imperdonabile.


Potrebbe interessarti:http://www.my-personaltrainer.it/fisiologia/propriocezione.html
P.S. Tutto ciò solo per dire che la vera cosa superbella è stato capitare forse nell'unica palestra al mondo che ha un gatto che ci vive dentro e che assomiglia pure al mio ciciuliffo :) :) :) :) :)

sabato 5 ottobre 2013

Guardar d'amore


Puffina la mia gatta... Fa le fusa quando la accarezzi,  fa le fusa se la fissi da vicino, fa le fusa quando viene ad accoccolarsi, fa le fusa quando ha paura, quando ha sonno, quando ha fame. Fa le fusa in autunno e in primavera, lei nella vita fa le fusa.

Chicco il mio gatto... Rincorre, fa gli agguati, riporta i topini di pezza per farseli rilanciare, osserva i piccioni, sfida i corvi, esplora ogni pertugio, va in avanscoperta, testa ogni novità, la notte dorme sempre con me, quando c'è del cibo si trasforma in un lanciamissile. Fa l'anima della festa in autunno e in primavera, lui nella vita fa sentire la sua presenza.

Lei vicino a lui si sente sicura e si abbandona, lui vicino a lei si sente importante e si quieta.

E io li guardo commossa, complementari e innamorati.


venerdì 4 ottobre 2013

Si salvi chi può


Nominando il Bel Paese ormai si può proprio solo più pensare al formaggio. Siamo mediamente un popolo partorito dal deretano, manco dal ventre, di Pulcinella. Figli di quel made in Italy che ci fa fare il giro del mondo, bravissimi indossatori di maschere su misura, un giorno è quella dell'indignazione, un altro quella della mestizia, un altro ancora quella dell'esasperazione.

Siamo quelli che tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare, solcato dai barconi della speranza che presto o tardi si deve arrendere al fuoco o all'abisso. Siamo i tre botti finali di uno spettacolo pirotecnico e poi tutti a casa a lagnarsi che non è stato un granché anche se però siamo stati lì a guardare per aria per tutto il tempo della durata.

Ci meritiamo quello che abbiamo, non siamo nemmeno capaci di incazzarci seriamente, chi lo fa se ne va o se deve per forza restare si autoelimina. Perché quanto più generosi siamo nell'arraffare dove si può senza essere visti, e nello sfanculare per darci un tono di fasulla dignità e coraggio, tanto più aridi lo siamo nel mutuo soccorso e nella battaglia per chi e per cosa merita.

Terra di martiri e santi l'Italia; peccato che di martiri e santi se ne potrebbe fare volentieri a meno se fossero sostituiti da un popolo tutto che preferisce scendere in piazza unito anche solo per il tempo di difendere degli ideali e dei diritti beffardamente calpestati. Noi Italiani no, non ci rode veramente il culo quando i più furbi dei furbi rubano il nostro futuro e le nostre vite, li critichiamo ma poi gli spostiamo la seggiola per farli accomodare meglio, chissà che non esca un posto in più a tavola, o anche solo una ciotola di avanzi.   

L'etica è morta in Italia, individualmente e collettivamente, vince il particolarismo, la chiusura, l'egoismo e l'ignoranza. Pensare che l'Italia è stata la culla dell'Umanesimo sembra oggi un falso storico. Cannibali l'un con l'altro per sopravvivere, e cannibalizzati da chi ci governa per continuare ad avere erba fresca nel proprio pascolo e anche libagioni da offrire a chi sta ancora più su nella catena alimentare politico economica.

Non esiste che uno Stato civile non tuteli i propri cittadini, non gli permetta di costruirsi un presente e un futuro degno, ma soprattutto non esiste che non ci siano abbastanza persone disposte a fare di tutto per cambiare le cose. Ognuno è solo o quasi del tutto solo in questo bellissimo straordinario paese abitato da una maggioranza di teste di cazzo.

Ma tanto basta guardare nel piccolo di tante quotidianità per rendersi conto di come possa esistere lo sfacelo generale. Siamo quelli che vivono quasi a propria insaputa, che non si interessano di come sta un amico ma sanno perfettamente con chi ciula il vip preferito, quelli che si infervorano veramente solo se gli tolgono la diretta della partita di calcio, che sotto c'è il marcio ma fuori è importante apparire perfetti, quelli che ciò di cui abbiamo bisogno ce lo facciamo dire dalle mode e dalle convenzioni, quelli che: ti aiuto ma tu in cambio che cosa mi dai?

Ma l'importante è far finta di niente.

mercoledì 2 ottobre 2013

Stranuamuri Sicilianu

Loro devono essere esperimenti di ibridi tra Igor di Frankenstein Junior e un pokemon, fuggiti da qualche laboratuar, ma il vero genio è il presentatore... Quanto è serio e professionale da 1 a Marta Flavi?
Io muoro :) :) :) Se vogliamo essere appattati(cit.Maria) dovete guardarli!
MARIA

NINO
"30 anni, amorosa, che nun te pija per fesso". Mettetevi in coda, appena esco dalla convalescenza dopo la lobotomia, io mi candido.