giovedì 31 maggio 2012

Rap


Ho scoperto l'applicazione più fantastica del mondo!

Se non avete mangiato da poco e quindi non rischiate di vomitare, ascoltate questo mio Rap, si intitola: Manniffi ha il naso rosa
Devo contattare Tiziano Ferro per un duetto!


http://khu.sh/songify_4fc73ebea690c&v2



Frattura si frattura no, è la terra dei cachi


"Ciao, scusa, sei a casa? Perché io sono in Pronto Soccorso e sto aspettando il referto della lastra al piede. Se c'è qualcosa puoi venire a prendermi?"
"Frattura. Sono qui col gambaletto gessato sulla sedia a rotelle. Solo che l'ortopedico non c'era e devo tornare domani mattina"

"Tempo di vestirmi e arrivo"

Arrivo in sala d'attesa del Pronto e trovo Iolanda con in mano un sacchetto dell'immondizia (in cui, in mancanza d'altro, sono stati infilati i suoi jeans).

"Questi pantaloni di carta come le tovaglie non stanno poi così male con la tua maglietta di paillettes, e il sacchetto nero dà quel tocco vintage!"

Si appoggia a me e ci avviamo verso la macchina saltellando... poi una signora ci dice: "Scusate, ma non è più facile se andate fino alla macchina con la sedia a rotelle?" "Si, ha decisamente ragione, siamo due rimbambite!"

"Capisci perchè ci chiedono sempre se siamo madre e figlia?!"

Nonostante le premesse arriviamo a casa senza problemi. Leggo il referto e non mi sembra così grave da giustificare un'immobilizzazione con il gesso. Però è anche vero che gli ospedali si devono tutelare nel caso ci fosse realmente qualcosa di serio. 

"Domani mattina per il controllo non puoi venire al CTO? Se devi comprare un diamante vai in gioielleria, mica vai da un rigattiere! Magari ti dicono che c'è solo bisogno di una carezza sul piede e ti mandano a casa! "

" Diana ciao, sono in taxi che sto andando al controllo e anche il taxista mi ha detto che è meglio il CTO, quindi vado lì"
" Ah allora se te lo dice anche il taxista oltre a me, ascoltiamolo il suggerimento! Va beh, l'importante è il risultato! Dai, ci vediamo tra poco".

Mentre aspettiamo vado a salutare degli amici che lavorano al CTO e poi dopo due orette possiamo uscire.
Risultato: bendaggio funzionale per una decina di giorni e fà che t'nabi!


Sms: Per favore chiamami tu che ne hai ancora perché io ho già finito i minuti gratis!
"Mi sembrava che qualcuno ti avesse detto di controllare ogni tanto, perché non sembra, ma fanno in fretta ad esaurirsi. Magari la prossima volta te lo faccio dire dal taxista!"

Cielo

Ho la testa di nuovo con un po' di bollicine. Vorrei aria. Questa notte vorrei dormire all'aperto. Su un terrazzo nascosto da possibili sguardi altrui.

Prima ho ascoltato indirettamente una storia triste, di una persona che mi suscita una tenerezza infinita per quanto è dolce. Determinate cose non dovrebbero succedere a chi è talmente buono e ingenuo da essere totalmente indifeso nei confronti della vita. 

Certo gli schiaffi aiutano a crescere, ma se ne prendi troppi, troppo duri, in certi periodi dell'esistenza, è un miracolo riprendersi, una parte di te si annichilisce fino a  morire. E purtroppo è quella che sarebbe stata capace di essere felice.

Quand'è che si può dire di essere felici? La felicità è un lampo. Si può essere contenti, o sereni, più a lungo.
Quando dici " ti amo" si prova la felicità? Si.

E' una gioia che ti scoppia dentro e che trova la valvola di sfogo in quella piccola frase. E' un sentimento che ti innalza al di sopra di tutte le contingenze di tempo e di spazio.

Se ci si sente ogni giorno scoppiare di quelle due parole per una persona e la si ha nella propria vita, allora forse la felicità può essere un cielo infinito e non un lampo.

mercoledì 30 maggio 2012

A l'é nen giornà

C'è chi attaccato all'interno della macchina ha il cedolino per i diversamente abili, chi quello da medico, chi le tendine parasole, chi le mini magliette con scritto Martina, o Luca a bordo...

Io ho questa: Lass-me perde a l'é nen giornà. Così, per mettere le mani avanti nel caso dovessi scendere per fare a pugni con qualcuno. C'era anche scritto!

Durante mezz'ora di pennichella postprandiale sono riuscita a fare uno dei miei soliti incubi non riconducibili a nessun elemento della giornata ma solo alle mie paure inconscie, ho preso  un piatto in mano e l'ho fatto frantumare per terra, ho dato una testata contro un'anta.

Ho chiamato l'amministratore del mio condominio e alla segretaria che con la voce più spocchiosa del mondo mi ha risposto che per il problema manderanno qualcuno (si, come tutte le altre volte), ho detto testa di cazzo prima di riagganciare e non dopo; il che comporterà che se era la volta buona, invece non manderanno nessuno per i prossimi due anni.

Sono nervosa come una biscia e non è ovviamente perché sento il terremoto!

Oggi ci sono vibrazioni negative nell'aria.


Sa di cavallo sudato!


Quando si assaggiano sei vini, o erano sette? e il mattino dopo non hai nemmeno una punta di gastrite o la testa pesante, significa che hai bevuto bene.

Sicuramente essere a cena con un ristoratore e il proprietario di un'azienda vitivinicola ha indubbi vantaggi in questo senso!

C'è la voglia e la possibilità di assaggiare, conoscendo il terreno su cui ti muovi, che è alquanto diverso da bere tanto per bere, o affidarsi all'altisonanza di un nome.


Dopo "una sorsata" ai Bianchi, largo ai rossi!

Sono tra persone molto genuine e non affettate, perciò posso permettermi di dare le mie opinioni senza timore di dire castronerie. Ho appena fatto un mini-corso sul vino, se non sperimento sul campo con persone autorevoli che senso ha?!

Fantastico quando assaggio il Pinò nero ed esclamo che al naso c'è odore di stallatico e di cavallo sudato! E lo sapeva talmente tanto che lo avrebbe riconosciuto anche uno che fino al giorno prima aveva bevuto solo orzata, ma ero contenta lo stesso di parlare per un attimo la lingua del vino senza sbagliare i vocaboli!

Comunque bottiglia subito messa da parte.

Per il cibo faccio la bastian contraria e non lascio fare al cuoco come gli altri. Do una botta di vita alla mia anemia ordinando un menù già configurato dove campeggiano la battuta di Fassona al coltello come antipasto, e la tagliata come secondo, passando per un primo col guanciale.

A me arrivano dei piatti strabordanti e a due omoni degli assaggini che si mangiano tutti prima che io porti alla bocca due forchettate! "Diana vuoi assaggiare?"
"Ma no grazie, se lo assaggio te lo finisco!" 

Spesso, quando insieme si è almeno in quattro, può succedere che per un attimo non si parli tutti contemporaneamente dello stesso argomento, ma che si creino conversazioni parallele. Ho chiesto a Massimo di raccontarmi della sua azienda, del suo vino.

Lui è la terza generazione della famiglia a prendere le redini del carro, e non in senso figurato. Le sue mani sono quelle di un lavoratore della terra, non di qualcuno che non si vuole sporcare le mani. Mi dipinge suo nonno che la sera si sedeva tra i vigneti a fumare il suo trinciato (adesso forse è un  prodotto che non esiste nemmeno più) e lui lo guardava pensando che quello era il momento in cui lo vedeva più sereno.

Tra il serio e lo scherzo mi dice che lui quando passa tra i filari saluta le sue viti... il tono era scherzoso, ma era la verità. So cos'è vivere la campagna, il legame che si crea tra il proprio sudore e il frutto che ti dà la terra.

Per la vite è un discorso ancora a parte, per cosa produce, e per il mondo che il vino sprigiona intorno a sé. Se dovessi descriverne io le sfumature, l'immagine che ne nasce, sarebbe di me mentre faccio l'amore.

I nostri vicini di tavolo sono delle persone che non passano certo inosservate. "Secondo me sono degli artisti, hanno un nonsochè di particolare..."
                                                                                              Tra l'altro quando sono entrati mi sono subito ricordata di aver già visto uno di loro in un'altra occasione.
                                        
Difficilmente ti dimentichi di un uomo grande e grosso tutto vestito di nero, con un'espressione da "maledetto" e, soprattutto rasato, con solo una banana di dreads!

Anche allora, coincidenza, ero a cena, ma non saprei dire né dove, né il nome del ristorante, né cosa abbia mangiato. Tranne un attimo di distrazione per osservare il tizio singolare, i miei occhi erano totalmente e solo per la persona che era con me.

Il cuoco viene a sedersi al nostro tavolo a bere un bicchiere, tanto per cambiare! E finalmente il mistero è svelato.

LUI E'...


Un componente degli AFRICA UNITE!


Quando lo dirò a Gianni ( il mio amico barista che è un Rastafarista, ossia uno che segue la cultura del Rastafanesimo e mi ha fatto due maroni così per spiegarmi tutto in modo che non dicessi mai più capelli rasta invece di dread!) mi sputerà nel cappuccino per non aver chiesto un autografo, nemmeno una delle due volte!

martedì 29 maggio 2012

Terremoto


Avrò una colonna vertebrale antisismica, o sarà che vivo con i piedi piantati sulle nuvole, ma io i terremoti non li sento.

Amici e parenti mi descrivono lampadari che girano, letti che sbattono, instabilità varie, e io niente. Forse avvertirei un terremoto dal grado IX in poi della scala Mercalli o con epicentro sotto casa mia.

Fortunatamente Torino non è toccata dal disastro.

In casa ho due animali che dovrebbero percepire i cambiamenti terrestri prima degli umani, e invece pure loro  avvertono solo quando agito il sacco dei croccantini, questo anche a metri e metri di distanza!

Sul cellulare ho un messaggio predefinito da mandare a mia madre che puntualmente quando c'è una scossa mi scrive se l'ho sentita. E il bello è che si arrabbia se le rispondo di no. La prossima volta le dico che sono caduta per terra, talmente era forte! Ma in quel caso mi direbbe che non è possibile che sia stata così forte e che sono caduta per terra perché sono distratta!


Gnam gnam

Per dipingere una parete grande serve un grande pennello!

Per non far venire il mal di pancia a chi è un grande goloso di zozzerie serve una confezione piccola!


Darling


Davide. Ci conosciamo da 18 anni. Lui era quello che quando i maschi della mia classe delle medie non sapevano manco cosa fosse l'8 marzo, arrivava a scuola con le mimose per entrambe le sezioni. Che negli anni ho visto più o meno di sfuggita, ma che quando ci rincontriamo ad es. per una cena tutti insieme nel suo ristorante Io e Luna a Guarene (e lui viene da una scuola tecnica. Quando si dice la passione!) studia un menù che è sicuro mi piaccia.
Che quando mi chiama anche a distanza di mesi è come se ci fossimo sentititi la sera prima. Con cui una volta l'anno c'è l'appuntamento fisso per vedersi in tranquillità, senza che lui sia impegnato dietro i fornelli.

Barbera Sessantaparte 2009
di Massimo Penna.
Bunissimerrima!



Telefonata di venerdì: suona il cel,
-Ciao Davide! Com'è?
-Ciao, martedì ci sei? (è un uomo di poche parole)

-Si dovrei perché?
-Va bene allora andiamo a cena

-Io e te?
-No, con un produttore di vini e la mia socia

-Ah ecco allora mi hai chiamato perché ti serve una escort?
-E certo devo fare bella figura! Vestiti sexy.

-Beh ovvio, allora quanto troione vuoi che io sia?
Rido perché quando lui scoppia a ridere gli viene la risata dell'orso Yoghi

-Che scema che sei! Comunque andremo a San Mauro, ti dico poi a che ora ti passo a prendere.
-Ok, ciao né!   

Quando mettiamo giù, dopo un minuto mi arriva il messaggio: " ... quanto troione vuoi che io sia è stato fantastico!!!
Ti adoro quando sei così darling!!! "

Ho riso tanto di nuovo. 


lunedì 28 maggio 2012

Seme


Sono andata a vedere Man In Black3 in cui c'era un viaggio nel tempo. Sono tornata anch'io indietro di quasi un anno...  Ho riletto il primo post che ho scritto...

Il primo. La prima sensazione da quando ho messo in piedi il blog che richiedeva dentro di me di essere scritta.

Tante volte mi sono ritrovata a litigare con Diana perché è così geneticamente testarda nel non lasciare andare un suo raccolto che stenta a dare frutti.

Il problema è che io non sono una brava contadina che anno dopo anno, stagione dopo stagione, cerca e trova nuovi semi da seminare, mettendo in conto che se verrà una grandinata non bisogna abbattersi, ma pensare già al raccolto successivo.

Io sono una studiosa che insegue la ricerca che le appassiona i pensieri e si butta anima e corpo in essa.

E quando attecchisce un seme, su un terreno che sa essere allo stesso tempo il più arido e inospitale per talune piante, quanto il più fertile e accogliente per rarissime altre, quando quel seme germoglia, diventa lui stesso linfa per quel terreno suo e di nessun altra pianta.

Quando scaturisce una vita unica, possibile che la Natura si sia sbagliata? Che quel seme impoverirà il terreno invece di arricchirlo? Leonardo guardava alla Natura come alla cosa più perfetta e sacra, a lei bisognava guardare per imparare.

Infatti non voglio credere che essa sbagli. Forse se sembra che sia nato un errore, è solo per permettere a qualcos'altro di migliore di nascere.

L'attesa, 18\09\2011: Nell'attesa, essenzialmente, si entra in contatto con la propria speranza che è l'unico vero motore. Ciò che veramente si attende parla di luce e di domani, il resto non lo si attende, ce ne si vorrebbe allontanare. Nessuno vuole andare verso il buio, nessuno attende qualcosa che gli è indifferente. Per questo l'attesa ci parla di futuro, del futuro che vorremmo. Nell'attesa nasce il seme da cui poter germogliare noi stessi.


domenica 27 maggio 2012

Dialoghi del bosco


- Cos'è che ti porta da me piccola coccinella?
* Tu sei l'abitante più anziano del bosco, ci hai visti tutti nascere e crescere, e anche quelli prima di noi di cui conosciamo solo le storie intorno al fuoco. Se posso vorrei farti delle domande.

- Mmm, ne farò prima io una a te. Cosa ne pensi tu delle domande?
* Penso che molte volte si fanno quando si conoscono già le risposte che non piacciono, ma si spera ancora di sbagliarsi; e che se ne nascono tante significa che c'è qualcosa che non va.

- Meglio essere circondati da risposte che non facciano nascere le domande, ma non sempre è così, vero piccola coccinella?
* Si infatti. Per le coccinelle della mia specie questa è una malattia che ci fa sbiadire il guscio, lo fanno tutte le condizioni che ci fanno diventare tristi. Se ti colpisce questa malattia il colore diventa pallido e opaco.
Pensa che una volta sono quasi annegata durante un temporale e un'altra volta sono riuscita a scappare da una vespa e un'altra ancora ho camminato su un filo d'erba ricoperto di pesticida, ma niente, quelle volte il mio guscio è rimasto rosso rubino.

- Sei giovane piccola coccinella, ma hai già avuto tante avventure!
* Scusami! Ti ho forse annoiato?
- No affatto, è bello ascoltarti, racconti con entusiasmo.

* Ne sono felice. Però invece guarda, vicino a questo puntino nero, qui il rosso si sta sbiadendo. Ho tanta paura di avere preso la malattia.
- In effetti qui il colore è diverso. E' per questo che sei venuta da me piccola coccinella? Perché sei spaventata?
* Si, vorrei sapere se esiste una cura.

- Sei una delle poche coccinelle che si presenta da me per questo motivo. Per le altre, quando si ammalano, il desiderio di tornare brillanti è superato dal timore della difficoltà del rimedio. Così aspettano finché il guscio è tutto rovinato e non si può più fare nulla. E loro dopo devono nascondersi perché le altre si rattristerebbero di vederle così e quindi si ammalerebbero anche loro.
* Queste coccinelle allora non vogliono bene a se stesse e nemmeno alle altre?
- Non è così semplice, ne vogliono, ma purtroppo non sanno dimostrarlo nel modo giusto.

* Che tristezza. Io tengo troppo alle coccinelle del mio gruppo, non vorrei mai dovermi allontanare da loro, né farle ammalare per causa mia. Io voglio guarire, a qualunque costo.
- Bene, hai Determinazione piccola coccinella, è il primo ingrediente necessario per il medicamento.

* Ma non basta giusto?
- No, siamo di fronte a una malattia perniciosa.
* Allora dimmi, per favore, cos'altro serve.

- Serve la Sincerità. Ad esempio: se chiudi gli occhi e sgombri la mente, cosa ti viene sinceramente di fare?
* Devo proprio rispondere? Non sarebbe mentire non dirtelo, è una cosa solo mia che non fa nessun torto a te.
- Ecco il terzo ingrediente: il Coraggio. Devi avere il coraggio di esternare ciò che senti.

* Si... è che mi vergogno.
- Di cosa dovresti vergognarti piccola coccinella? Di essere come sei? Io sono saggio e comprendo oltre ciò che possono comprendere tutti gli altri abitanti del bosco. Se ti ho permesso di venire di fronte a me è perché vedo il tuo animo limpido. Su, coraggio!
* Va bene. Ho voglia di piangere. Ecco l'ho detto!

- Sfogati, piangi pure piccola coccinella, tu e le tue lacrime siete al sicuro qui. Non preoccuparti di avere gli occhi offuscati, non devi temere che arrivi nessun nemico.
* Grazie, ne avevo bisogno, di sentirmi al riparo e di non dovermi guardare le spalle. Non è facile la vita di una coccinella, questo guscio rosso non ci mimetizza e bisogna stare sempre sul chi va là.

- Allora ora rispondi onestamente a questa proposta: vorresti che ti dessi la pozione per avere un altro guscio che si confonde tra il fogliame? Non è proprio una cosa che si dovrebbe fare, ma conoscendoti sto iniziando ad averti molto a cuore. Posso fare uno strappo alla regola per te. Così non dovresti più preoccuparti di sconfiggere la malattia.
E bada a rispondere, l'Onestà è il quarto ingrediente.
* No, assolutamente no, io amo questo guscio mio e voglio prendermene cura fino alla fine, vada come vada.

- Perfetto piccola coccinella! Sono le parole che volevo sentire da te. Il quinto e ultimo ingrediente è il più  raro da trovare ed è proprio l'Amore Assoluto.
* Perdonami se ti dico questa cosa, ma è tutto qui? Cioè, trovare la cura è stato meno difficile di quanto pensassi. Non mi spiego perché le altre coccinelle non vogliano farla e preferiscano perdere tutto.

- Non tutti gli occhi guardano in modo simile e non tutti i cuori sentono allo stesso modo piccola coccinella. Gli ingredienti per la cura possono essere praticamente introvabili per qualcuno. Costoro, alla loro ricerca, si affannerebbero per sempre inutilmente.
Ora spalmati l'unguento sul guscio.

* Quando guarirò del tutto, tu sai dirmelo?
- Non c'è un tempo preciso, ma ti assicuro che quando sarai guarita lo sentirai. Nel frattempo devi fare molta attenzione perché sei debole e se dovessi riammalarti, allora questa volta sì che sarebbe davvero difficile curarti.
* Non so come ringraziarti!
- Non devi infatti, hai fatto tutto da sola, io ti ho solo dato una piccola mano. Va ora, il tuo bosco ti aspetta piccola coccinella.




Roomba

Avevo valutato di prendermi l'aspirapolvere Roomba, sapete quello che fa tutto da solo e basta impostarlo perchè riesca a passare anche tra le dita dei piedi! Si perché in questo periodo in casa mia ci sono ammassi rotolanti di pelo come i cespugli dei film western!

( Questo dev'essere uno dei gomitoli di pelo di Brici che è volato giù dal balcone
Per acquistare il Roomba quello figo, occorre quasi un mutuo!


Ne vale la pena quando io ho già l'uomo e la donna delle pulizie che tutti i giorni recuperano una maglia di lana da ovunque io la metta, e la trascinano per tutta la casa?

Vi assicuro che debitamente strascicata raccoglie tanta di quella polvere e pelo che la voglio brevettare per far concorrenza a qualunque aspirapolvere.

Quando è piena basta sbatterla, riposizionarla in un posto accessibile ma non troppo, in modo che per loro ci sia il gusto della caccia, et voilà, ecco uniti l'utile e il dilettevole!

E pensare che non gli pago nemmeno i contributi!

Il domestico


La colf



Sediamoci un attimo!


Non mi era mai capitato di temere fortemente di cadere per terra come una pera. Ho un'amica che l'ha fatto in chiesa, un'altra dal veterinario, un'altra ancora durante un prelievo del sangue e la più originale mentre era seduta sul wc. Che donne svenevoli!

Questa mi mancava, wow, sensazione singolare! Non è che mi fossi svegliata proprio con l'argento vivo addosso e la notte è stata animata da un incubo orripilante, ma pensavo che una rinfrescata al viso sarebbe stata la panacea per tutti i mali.

Salgo in macchina e mi rendo conto che se non mi hanno appeso di nascosto dei pesi alle braccia, faccio un po' troppa fatica a tenerle sul volante. Ok, innesto la retromarcia dei propositi per la mattinata, e decido di tornare in casa.

O la mia auto era il Blue Tornado di Gardaland, o anche in questo caso la mia testa stava girando senza un motivo apparente.

Escluso rivolgermi a qualcuno perché il livello della mia batteria era giallo e non ancora rosso, e poi ero a  un centimetro da casa. Se proprio dovevo crollare, una volta riaperti gli occhi volevo vedere per primi quelli dolci di Brici e non di qualche sconosciuto!

Mavaffan-ulo a chi all'assemblea ha votato di rifare la facciata del palazzo invece di mettere l'ascensore! Io sono al quarto piano...

Primi due piani tutto sommato bene, è stata molto utile la respirazione che ti insegnano nei corsi preparto. Vale anche se li hai visti fare solo in tv!

Poi i rimanenti scalini mi sono sembrati alti come la pianta dei fagioli magici. Per non perdermi d'animo ho iniziato a immaginare di essere in una galleria del vento, fresco e sospingente.

Ecco il mio zerbino, ero arrivata, alleluia!


Mando un sms velato a Iolanda in modo da non preoccuparla, ma giusto allertarla nel caso sparissi dai radar. So che poi mi sgriderà, ma di chiamare Elvio non se ne parla perché pronti via mi manderebbe l'elisoccorso! Probabilmente avevo solo un calo pressorio, mica una dissecazione aortica!

Mi butto sul letto con ancora la borsa al braccio e alzo le gambe contro il muro. Meglio.

( Questa foto di Kili cucciolo mentre dormiva dovrebbe ben rappresentare l'immagine di com'ero ) 
Mi è sembrato di rimanere coricata per dieci minuti, invece sono stati un po' di più.

Acqua fresca sui polsi e sul collo e poi ho scoperto una nuova utile applicazione del cappellino di Hello Kitty: imbuto. Ho ingurgitato un beverone di Mg-K Vis e zucchero.

Emergenza rientrata anche se la congiuntiva dei miei occhi è pallida, sarò un po' anemica, occorre carnina rossa. Però almeno così renderò felice Elvio che se nel mio freezer non vede dei tagli scelti di tirannosauro e manzo Kobe si agita!


sabato 26 maggio 2012

Ginnastica artistica

Il pranzo della ginnasta...

( Di già 'sto yogurt alla prugna potevano chiamarlo PURGALO )


Riscaldamento in palestra con gli attrezzi...


ESERCIZI ALLA TRAVE
Grado di difficoltà: 0


Grado di difficoltà: 1


Grado di difficoltà: 2


Grado di difficoltà: 3



Grado di difficoltà: David Copperfield



venerdì 25 maggio 2012

Trasferta


Check delle cose indispensabili: navigatore\radio\portafoglio\cellulare\filo interdentale\caramelle\spargimento di topolini di pezza nelle stanze\bacio sul musino di Manniffi e Brici, e si parte.

Ieri sono andata a Somma Lombardo a trovare la mia amica Rosy che si trova momentaneamente là per lavoro.

Giornata bellissima e caldissima, da morire! Ho capito cosa ha determinato l'incremento della popolazione mondiale: l'invenzione del climatizzatore.

Passo a fare benzina e nel frattempo che il POS confermi che sul conto ho ancora i soldi per pagare il rifornimento, pour parler esclamo che oggi per fare il pieno mi ci vogliono venti euro in più di quando ho preso la macchina. "Eh si, se la benzina SAREBBE meno cara andremmo meglio!" dice il benzinaio.
Saluto lui e l'Italiano e parto sul serio.

L'autostrada Torino-Milano è sgombra, dritta, e si va che è un piacere. Avessi avuto anche il cruise control, il cambio automatico e i sedili climatizzati (e una fetta di culo) sarei stata in Paradiso.

Imposto l'aria rivolta verso i piedini e guido a piedi scalzi come Fred Flinstone.
Velocità di crociera regolare e per non farmi mancare nulla tiro giù anche il bracciolo del sedile. Metto un CD che non ascoltavo da un po': il concerto di Carreras-Domingo-Pavarotti.

Il mio abitacolo diventa una bolla isolata dal mondo.
Il Nessun Dorma di Pavarotti... estasi.


(Provate per credere  http://www.youtube.com/watch?v=h2vIUm0iizQ e se doveste prenderci gusto, dopo al re, date un orecchio anche alla regina http://www.youtube.com/watch?v=WLaY2VcIEqo )

(Nessun dorma! Nessun dorma! Tu pure oh principessa, nella tua fredda stanza
guardi le stelle che tremano d'amore e di speranza) Fin qui inizio a sentire l'emozione che cresce.

(Ma il mio mistero è chiuso in me, il nome mio nessun saprà! No! No!
Sulla tua bocca lo dirò, quando la luce splenderà!
Ed il mio bacio scioglierà il silenzio che ti fa mia) Ecco, a queste strofe, la voce di Pavarotti mi ha già commosso talmente tanto per la bellezza, che mi escono puntualmente le lacrime. E mica solo la prima volta, anche la seconda e la terza e... che le risento!

(Dilegua oh notte! Tramontate stelle! Tramontate stelle!
All'alba vincerò! Vincerò! Vincerò!) A questo punto il mio cuore scoppia.

Arrivo al casello di uscita e mi ricollego col pianeta terra.

Rosy mi aspetta al posto di lavoro, dove evidentemente qualcuno dei direttori ha la passione per la paleontologia... Cosa c'entrino dei triceratopi in un centro commerciale devo ancora capirlo!


Arriviamo all'albergo I tre leoni. Ve lo consiglio caldamente se dovete sostare da quelle parti. Sembra di essere in un libro dai personaggi viventi: il concierge Domenico, appena letta la carta d'identità, inizia a chiamare tutte le donne per nome e credo di averlo sentito flirtare in almeno tre lingue diverse!

Poi c'è il cameriere che è un galantuomo sulla sessantina, perfetto immaginarselo seduto a un pianoforte. Per farmi spostare da dove doveva passare, invece di parlarmi, mi ha soffiato lievemente su una spalla.


C'è la cameriera che è una Mirandolina. Fa filare tutti a bacchetta, ma sfoderando il più aperto dei sorrisi e usando gioia, stella, caro, dolcezza, ..., per interpellare e rispondere a chiunque.

E infine c'è Anna, un'anziana signora che abita lì stabilmente e che racconta, scherza, parla come una trentenne o, al bisogno, come un marinaio navigato.

Conosco Carmelo, il ragazzo, anche lui lì per lavoro, che ha tratto in salvo Rosy dall'isolamento  (letteralmente! Una sera lui e i suoi compagni hanno deciso di trasportare lei, piatto e tavolo vicino al loro!).

"Vedi? è come te l'avevo descritta!" "Vedi? è come te l'avevo descritto!" "Ehm Rosy, io me lo immaginavo diverso, perchè evidentemente non avevo capito una cippa di come me l'avevi descritto, ma non è mica un problema!". Dopo due minuti siamo pappa e ciccia, anzi, per l'appunto raggiungiamo gli altri a cena.

Il gruppo di Carmelo è composto dai seguenti ommini: Paolo (che con un'invidiabile cotonatura naturale, sarebbe il testimonial perfetto di una lacca per capelli), Salvatore, Franco (direttamente preso in prestito dall'Isola Che Non C'è, con i suoi occhi da piccola peste) , Calogero e Sergio. 

Per darmi un caloroso benvenuto, il capo banda Carmelo, splendidamente coadiuvato dai suoi "picciotti", racconta una vicenda con l'unico scopo di realizzare una colossale presa per il culo nei miei confronti. Che ridere! Giuro, da Oscar per miglior attore e migliori attori non protagonisti! Invece Rosy sappi che dopo questo, non ti faccio più amica!


Si dà il via alle barzellette irripetibili (perché ho la memoria labile e non me le ricordo). L'accento siculo è  come il cacio sui maccheroni per le barzellette!

Ancora un po' di spassosissimo cabaret e poi  Paolo, Carmelo, Rosy ed io andiamo a continuare la serata in un locale lì vicino, invece gli altri raggiungono Morfeo.


Il mio grado di sudorazione ha indicato che la dose di ballo era pienamente sufficiente, così abbiamo smesso di fare le gemelle Kessler e ci siamo spostati sui divanetti all'aperto.

Come quattro peppie peppiose squadriamo tutti quelli che abbiamo intorno: le carampane vestite da diciottenni e le diciottenni vestite da carampane; quelle che la vogliono proprio distribuire e quelli che son disposti a prendere proprio tutto!

Ci scambiamo anche le nostre opinioni sull'amore, seriamente questa volta. Ed è stato bello. E' bello parlare. 

E poi per me è come dire a un bimbo di andare sulle giostre! Parlerei d'amore per ore, o almeno un'ora al giorno, scriverei d'amore (e infatti lo faccio, sia che mi ricordi lo zucchero filato, sia una supposta di nitro-glicerina tempestata di puntine). 

Potendo scegliere preferirei vivere d'amore, però ho altre fortune: dei bei capelli e dei bei gattini! E questo giusto per fare due esempi!

P.S. Siete stati una sorpresa davvero piacevole. Anche se fate un lavoro da duri avete sinceri sorrisi e un cuore tenero!

giovedì 24 maggio 2012

Sesso

Basta dover diventare esperti di botanica ed entomologia per spiegare a un bambino cos'è il sesso! 

Cioè, immaginiamo una conversazione: "Papà come fa un'ape che è così piccola a impollinare un fiore che è grande?"

"Le dimensioni non sono tutto nella vita figliolo!!"

"Papà, ma perchè te ne sei andato via piangendo? Se non mi sai rispondere basta che me lo dici, me l'hai detto tu che ormai sono grande per capire!"

ETEROSESSUALE-OMOSESSUALE-LESBICO-INTERRAZIALE-GANG BANG-HAREM-SACERDOTALE

DUE PER UNO-UNA PER DUE-SUPERDOTATO-POCO DOTATO-SENZA PROTEZIONE-ASESSUALE-69-PILLOLA DEL GIORNO DOPO

Racconto lungo il necessario

"Che ne dici di sederci qui per un po'?"
"Si d'accordo, ma quanto vuoi restare?
Arriviamo entrambi da lontano e abbiamo ancora tanta strada da fare"

"Non lo so, il tempo necessario"
"Perdonami non ti capisco, il tempo necessario per cosa?"
"Dimmelo tu"


"Anche concentrandomi non riesco proprio a seguirti, sarà che ho camminato troppo. Forse hai ragione, meglio fare una sosta. Sono certa che più tardi mi farai capire, di te mi fido"

"Sono commosso, mi hai detto una cosa davvero grande. La fiducia è il fatto di maggiore importanza, e riuscire a riceverla è molto raro e prezioso. Ma se posso chiedertelo, perché hai fiducia in me? In fondo non mi conosci bene"

"Quand'è che si può dire di conoscere bene qualcuno? C'é un tempo definito, superato il quale si può affermare di poter sapere esattamente cosa aspettarsi?
Ho fatto finta di niente, ma mi sono accorta che mentre eri dietro di me, su per quella salita, mi sostenevi lo zaino, e anche che hai mentito dicendomi di non avere sete quando ci siamo accorti che nella borraccia erano rimasti solo pochi sorsi d'acqua. Gli occhi parlano!"

"Non fraintendermi; conosco e ammiro le tue capacità, so bene che ce l'avresti fatta anche da sola. Ti stimo moltissimo proprio per tutte queste cose. Ed è appunto per tutte queste cose che ci tenevo tanto ad essere io ad aiutarti. Non si è trattato di semplice cavalleria. Ero felice di poter fare qualcosa proprio per te; semplicemente quello volevo, non un grazie"

"Ecco vedi, fiducia giustamente meritata e stop"
"Ora sono i tuoi occhi che parlano, stanno dicendo anche grazie e io non lo cercavo"

"I miei occhi ti stanno dicendo molto di più... ora ho capito per cosa era necessario il tempo,
 avrei continuato a vedere tutto senza guardare niente se non mi fossi fermata".

mercoledì 23 maggio 2012

Antenata

Devo ricordarmi di inserire questa foto nell'album di famiglia. 


Dovrebbe essere una mia antenata della Belle Epoque. Ho notato certe somiglianze...



Cappellinò (Made in Hello Kitty)



Sul pc ho una cartella dedicata alle televendite di Veronika (Lucia Ocone) a Mai Dire Lunedì.

Le conosco a memoria: barò, cucchiò, forcò, piattò, a me viene male agli addominali dal ridere.
Fa il verso a quelle televendite in cui ti vogliono convincere che uno stuzzicadenti riveduto e corretto è diventato la cosa più indispensabile del mondo, e lo paghi solo 89 euro e 99 centesimi! Sei un coglione se non lo compri e che la tua famiglia ti ripudi!

(Questo è un link a Ghiacciò di Veronika, purtroppo non ho trovato nulla col mago Forrest, ma lei è troppo brava lo stesso!
 http://www.youtube.com/watch?v=NJfvyb808Bc )

CAPPELLINò
Può sembrare un normale cappellino di carta di Hello Kitty...


E invece CAPPELLINò dà una spinta alla tua vita sociale perché ti diventa reggiseno! Vuoi essere l'anima della festa imitando Madonna in Like a Virgin? Con CAPPELLINò puoi!


Stai facendo birdwatching e vuoi confonderti tra le anatre per osservarle più da vicino?
CAPPELLINò ti traveste da volatile!


Soffri di invidia del pene o ti capita di non trovare una toilette?
Con un piccolo foro in punta CAPPELLINò te risolve in una botta entrambi i problemi!


Hai alzato un po' troppo il gomito e ti viene voglia di dare di stomaco come nell'esorcista, ma vuoi mantenere un tono?
CAPPELLINò ti diventa anche sacchetto per il vomito!


Con l'età si diventa un po' duri d'orecchie? E dov'è il problema?
CAPPELLINò ti fa da apparecchio acustico portatile!


Sei caduto in disgrazia?
CAPPELLINò si trasforma in allegro cestino per l'elemosina!


Insomma, corri a chiamare il numero in sovraimpressione: 3********2!
A soli 1,50euro più 99euri di spedizione potrai portarti a casa questo oggetto da mille e una notte!