venerdì 11 maggio 2012

A teatro


Preferirei essere io sul palco, per le mie velleità da actress, ma va bene anche essere in poltrona!

Gossip: la mia compagna di serata mi ha appena fatto notare che c'é una che partecipa a "Uomini e donne" nella sezione degli over -anta.

Uomini e donne sezione che???
Quella chi???

Ve la ricordate Sconsolata di Zelig? Lei.
Una sorpresa! Una di quei comici che non ti aspetti che siano  così tanto versatili rispetto al loro personaggio-macchietta in tv. Innanzitutto sa cantare molto bene, possiede più e più registri comici ed ha un'umanità (nel senso che è una che sa osservare le persone e la vita) davvero universale.

Forse chi si aspettava il classico tormentone di Sconsolata è rimasto deluso, pazienza per lui!
C'è stato anche questo ("mio marito mi dice che devo porgere l'altra guancia,....., Io due ce n'ho! Poi mi posso incazzare?!), ma soprattutto c'è stato un racconto vero, vivido, coinvolgente, appassionante, di quello che fa affannare da sempre e muove il mondo: l'amore.

Quello complesso tra uomo e donna, quello tenero e affezionato per chi ci lascia, quello incondizionato per i figli.

A casa ho un libro di Crepet, comprato chissà quando, che si intitola "Sull'amore" ... per carità! Nemmeno da paragonare al bellissimo "audiolibro" di stasera.

Ad un certo punto Sconsi ha fatto accendere le luci ed ha invitato le coppie in sala a farsi un po' più vicine, a scambiarsi un gesto affettuoso. Magari in platea era un'orgia, non so, ma in galleria dov'ero io, ho visto solo timide braccia che si avvicinavano. Che tristezzitudine!

Ognuno avrà la propria gestualità, ma come trinchia si fa a vergognarsi di abbracciare il compagno o la compagna in pubblico?! 

Forse sarò io esagerata nell'eccesso di effusioni. Capiamoci, non è che mi metta a fornicare davanti a tutti e a slinguazzare a destra e a manca come fa la compagna del mio Snoopyx, ma ho un bisogno e una voglia costante di avere un contatto con l'altra persona; anche quando non è vicina, figuriamoci quando la ho lì. E' un desiderio che si autoalimenta costantemente.

Non ho dubbi che se stasera avessi avuto un uomo (il mio) seduto accanto quando si sono accese le luci, ci avrebbero già trovato vicini. E per una volta che qualcuno incoraggiava pure ad esprimere di più, gli avrei dato un bacio che Il bacio di Hayez sarebbe diventato un acquerello!

In conclusione del proprio monologo ha detto che compito dell'artista è quello di dare un respiro più ampio a quella che è la vita di tutti e che sperava di aver regalato un qualsiasi spunto a chi c'era: di riflessione, di discussione, di condivisione, di ...

Bravissima Annamaria Barbera!

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