mercoledì 20 febbraio 2013

Istruzioni per l'uso


Con me potrebbe funzionare... ma oh, tutte le scuse son buone per non regalare sti beneamati fiori... "Eh ma tanto poi appassiscono." Si vabbè, intanto tu portameli che poi a preoccuparmi del compostaggio ci penso io!

domenica 17 febbraio 2013

L'Essenziale

Bella.

E nel silenzio mio annullo ogni tuo singolo dolore. E mentre il mondo cade a pezzi, io compongo nuovi spazi e desideri. E mentre il mondo cade a pezzi mi allontano dagli eccessi e dalle cattive abitudini e tornerò all'origine. Non accetterò un altro errore di valutazione.

Essenziale: 1. sostanziale, importantissimo, necessario, vitale, fondamentale, primario, basilare, principale, determinante, nodale, inevitabile, indispensabile, imprescindibile
CONTR secondario, accidentale, aggiunto, marginale, complementare, inutile, futile
2. (di stile, ecc.) lineare, pulito, rigoroso, sobrio, sfrondato
CONTR complicato, complesso, elaborato, arzigogolato, superfluo


giovedì 14 febbraio 2013

San Valentino


Colazione. Non una, bensì due brioches, per la precisione una ciambella e un saccottino al cioccolato.
Signor Ernesto: "Signorina, così lei non fa attenzione alla linea"
"Oggi è San Valentino, bisogna circondarsi di dolcezza, poi che sia intorno al cuore o al girovita non importa" "E lei oggi cosa fa per sua moglie oltre a venirle a prendere il caffè dopo pranzo?" (Il signor Ernesto è un simpatico e cordiale gentiluomo sulla settantina che ha un'adorata moglie invalida)

"Son cinquant'anni che mi sopporta, ho già fatto tutto"
"Beh però è sempre bello ricevere qualcosa di personale, chessò? una lettera, è una cosa così bella che nessuno scrive più"
"Io facevo il litografo, me ne son passati di scritti d'amore sotto mano!, però potrei dirle questo: (nel frattempo lo rivolge a me) sono un semplice ladro, ma se dovessi rubare qualcosa a te mi prenderei solo il tuo cuore"
"Signor Ernesto se divorzia la risposo io"

Canile. Cucciolino meraviglia di Lupo Italiano tanto insicuro con gli umani quanto desideroso di contatto coi suoi simili, probabilmente diviso dalla mamma troppo presto, spaventato di avventurarsi nel mondo esterno dei bipedi senza un amorevole e protettivo sguardo a quattro zampe alle spalle. Come dargli torto?

Entro nel suo "appartamento" facendomi piccola piccola per incutere il meno timore possibile. Lui è sdraiato in una cesta. Tranquillo è un'altra cosa, si mette seduto tutto appiccicato alla parete ma non scappa nella cuccia, ne sono felice, è già un'inizio.
Mi siedo per terra appoggiando lentamente la mano aperta vicino a lui, non lo guardo direttamente, tengo la testa abbassata. Annusa la mano e io con un dito gli accarezzo la codina, salgo lentamente sul suo fianco fino ad arrivare al collo. E' morbido come un peluche, me le mangerei quelle orecchiette. Gli piace essere accarezzato, ha bisogno di coccole e credo lo senta che è al sicuro, credo senta che lo sto toccando con amore.

Si rimette sdraiato, allora smetto di accarezzarlo e avvicino  piano piano il mio viso al suo muso, tengo gli occhi chiusi a comunicargli che è una situazione di calma assoluta. Sento il suo nasino umido sulla fronte e poi una leccatina timida. Mi viene il cuore gonfio come una mongolfiera e mi scappa una lacrima di tenerezza. Riapro gli occhi e riprendo ad accarezzarlo con una mano mentre l'altra la tengo sotto il suo musino. Le abbandona sopra il peso della testa, ora è lui a socchiudere gli occhi, non mi teme più. Struscio il viso sulla sua testolina, avanti e indietro, come farebbe una mamma che lo lecca (giuro che non ho usato la lingua). Puciulino dolce, vado via serena solo perchè ho la certezza che non può non venire adottato.

Ovviamente vado anche dal mio amore bellerrimo Snoopyx e noto con piacere che in qualcosa mi obbedisce, infatti ora riesco a farmi saltare addosso a comando (e non solo quando lo decide lui e perciò sono costretta a sgridarlo per insegnargli un po' di buone maniere). Col piffero che rinunciavo a farmi abbracciare da 40kg di affetto canino!

Che sia San Valentino e si sia desiderosi di darsi per amore tutto l'anno.


mercoledì 13 febbraio 2013

Lealtà


Giannuzzo in questi giorni i tuoi neuroni funzionano a pieno ritmo! Cavolo, ci sarà mica crisi? ;-)

"Ciò a cui aspiro nella vita è la lealtà.
Mentre nella fedeltà ci si basa sull'obbligo della fiducia, nella lealtà, ci
si poggia sulla scelta di un impegno preso e sulla coerenza tra ciò che si
pensa e ciò che si attua.
La fedeltà è una cosa moderna, perfettamente adattata ai tempi precari che
viviamo nei quali può essere sistematicamente tradita con la scusa
dell'agonismo esasperato o del bisogno d'apparire.
Ben altra cosa è la lealtà, termine che richiama ad una virtù d'altri tempi ed
al superamento di un conflitto interiore nel nome di una scelta grazie alla
quale ci si abnegava per una vita intera."
Don Pablo


Post Dictum: "Anche in un rapporto, non mi interessa che qualcuno mi sia fedele, perchè se tradisce che gliene frega?tanto tradisce solo me. Se uno è leale invece non tradisce perchè sarebbe come tradire se stesso\a, quindi vale molto di più."


martedì 12 febbraio 2013

Al Regio con Ludovico Einaudi


Il palco di un teatro. Spazio reconditamente accoccolato, come un alveare sospeso sul bosco. Si spengono le luci e rimani nella tua bolla, ad ascoltare, dall'alto di un qualche cielo interno. Solo un attimo ancora prima di smettere di desiderare di avere al soldo un tagliagole che zittisca colpi di tosse, schiarimenti di voce, fruscii, tutto ciò che non è nota di strumento. Solo un attimo ancora, perchè poi non sentirai più nulla nella maniera consueta. Inizierai a sentire da qualche apparato uditivo più profondo, in grado di tagliar fuori tutti i rumori di fondo.

Dal silenzio, il tamburo scandisce i primi battiti ritmici e lenti, sono quegli stessi di quando si ausculta un cuore calmo. Poi è la musica.
La senti arrivare ovunque, dentro. Non deve chiedere il permesso prima di entrare, non è mai un'estranea, anzi, ti aiuta a metterti in comunicazione pacifica anche con tutto ciò che pacifico dentro non è, ricacciato giù, da dove si pensa possa non più pungere come una spina. La musica scova tutto, anche se non è lei che cerca in noi stessi: le ci si abbandona, per farsi guidare, in silenzio, sinceramente, veri, proprio da quelle sensazioni dove da soli si teme di andare.

Batte il suo cuore dal tuo, lo puoi così sentire nudo di tutto ciò che non gli appartiene, libero di esprimersi, la musica lo coglie autentico, leggero, non intrappolato in stridori assordanti e incatenanti.

E' una comunicazione intima, viscerale, differente da ogni altro tipo di dialogo seppur intenso. E' come la differenza tra scopare un corpo e fare l'amore con una mente e un'anima. Ti fa andare dentro, fin dove non pensavi che qualcosa, qualcuno potesse arrivare, a toccare corde nascoste, segrete, preziose, a scoprirle e fartele scoprire. Per suonare di una melodia nuova, insieme.

Brutto ciò che rimane sulla superficie, ciò che non sa percorrere fino in fondo. Non arriverà mai a far suonare le tue corde più profonde e sentire la tua musica.

Ludovico Einaudi - (L')Origine nascosta

Ludovico Einaudi - Fly


lunedì 11 febbraio 2013

Gestazione


I microcosmi che fanno parte del tuo macrocosmo. Il bar sotto casa, da Gianni (Don Pablo). Se il momento è tranquillo come viavai, la consuetudine di bere il mio marocchino senza cacao e senza nutella, ossia un minicappuccino, mentre lui mi legge qualcosa di ciò che ha scritto dall'ultima volta che sono passata. Oggi è toccato a questa poesia. Molto bella.

- Gestazione -

Attimi liberati da corse senza senso
emettono, nell'insieme delle onde cerebrali,
equilibri all'essere necessari
per volare tra monti e valli
dell'indefinito paesaggio dell'io.

Il consuntivo dell'anima,
equazione con simboli matematici sconosciuti,
compiendo balli empirici tra gli stati dell'umore,
sulla lavagna del tempo cerca soluzione.

Ammettere d'essere se stessi
è la legge dell'uomo meno diffusa tra gli uomini.
Ammettere d'essere violabili
è l'atto di forza meno compreso nelle battaglie.
Ammettere la pace
è il riconoscimento dovuto al sorgere del sole.

Nei tempi delle menzogne,
ammettere la verità è nascere davvero,
è compiere l'abbraccio alla pelle
che, eroicamente compatta,
ha cinto, protetto e accudito,
feti dalla luce intimoriti.

Don Pablo

Ludovico Einaudi - Una Mattina


mercoledì 6 febbraio 2013

Parlare-Scrivere-Fare


Credo fondamentalmente in tre cose per fare andare bene un rapporto. Parlare, parlare tanto e di tutto. Scrivere quando non si riescono a dire certe parole. E fare l'amore. (Cit.)


martedì 5 febbraio 2013

Gli incubi


Voglio una raccolta di firme per un referendum che renda gli incubi notturni anticostituzionali. Sono l'archetipo della meschinità, perché ti colgono quando ti abbandoni e sei indifeso. La notte, quando vorresti pensare di poter riposare la risorsa più importante, la mente, dagli incubi diurni che già la tengono in costante lavoro per destrutturarli e lasciar spazio a qualche bel sogno da viversi in tranquillità una volta chiusi gli occhi.

E' avanzato un po' di cemento a presa rapida dai lavori in casa, l'altra opzione sarebbe fare un bel calco dell'anima, tenersi quello e andare a nascondere quella originale al sicuro, in una torre talmente alta e con talmente tante barriere e ostacoli per arrivarci, che qualunque cosa e chiunque riuscisse a raggiungerla, sarebbe proprio perché ha attributi incantati.

Facciamo una cosa forfettaria: incostituzionali tutti gli incubi senza distinzione, al bando anche i diurni causa dei notturni, che anche autorapirsi in una torre non è una soluzione e ha i suoi risvolti gravosi e molesti. 

Comunque, c'est la vie, ci sono le stagioni e la primavera esiste eccome. (è solo che sto inverno ha proprio rotto il cazzo.)


lunedì 4 febbraio 2013

Orme da seguire


Il tunnel che percorre le viscere delle Molinette, scorciatoie che se le conosci ti fanno subito uscire a riveder le stelle, ma che se non le conosci ti puoi ritrovare in qualche bolgia di lussuriosi o direttamente in anatomia patologica al giudizio universale.
Per fortuna ho trovato chiare orme da seguire...



domenica 3 febbraio 2013

Fermarsi


Necessità di correre ininterrottamente dietro a tante cose, per non vedere di non guardarne alcuna.
Trovare quella che fa desiderare solo di fermarsi, per poterla contemplare.

Casa Gallo


Domenica pomeriggio alla scoperta di casa Gallo: casa dei genitori di Simo, marito dell'amica Cori. 

Passeggiata al timido sole, su per le viuzze del paese, quei pochi chilometri utili a bruciare circa un decimo delle calorie che avrei poi ingurgitato al ritorno mangiando il budino.



Rientrati in casa Cinzia (cugina) prende dei bicchieri, di quelli coi disegnini che prima erano stati barattoli per la nutella, e mamma Gallo li rimette subito a posto e ne prende degli altri: "no questi non vanno bene". "Signora ma non si preoccupi, a casa mia quei bicchieri sono quelli del servizio buono!"

Nella casa di una famiglia si respira subito l'animo e l'impronta che le da la mamma, cioè, non che l'uomo sia un accessorio il cui passaggio non lascia segno, ma niente da fare, è lo spirito della donna che aleggia e anima di più le cose e l'atmosfera di una casa, forse anche chiunque vi abita.

Mamma Gallo, occhi allegri e dall'espressione gentile che ricordano quelli di Cucciolo dei sette nani, accoglienza generosa e amichevole senza stucchevolezza e distaccate formalità, così come il suo sorriso.

Una cagnolina di Jack Russel, ma più probabilmente un incrocio con una salsiccia luganiga, che ha la cuccia preferita sulle gambe di papà Gallo e mangia di buon grado crocchette Obesity solo perché tanto sa di essere la dama di compagnia di mamma Gallo, e che quindi la aspettano le visite alla nonna chioccia e alla sua dispensa al piano superiore.

Un gatto trovato per la strada e uno datogli in adozione temporanea per sempre, dei quali descrivere con amore anche le abitudini più banali.

Tra le cornici sui tavolini, coi ritratti soprattutto dei figli piccoli e poi grandi con le rispettive mogli, una con le foto di una ragazza in minigonna inquadrata da una prospettiva amica dello stacco di coscia e di un giovanotto. La prendo in mano e la guardiamo tutti insieme. Simone fa una battuta sul fatto che la gonna sarà stata anche mini da sotto ma fino alle ascelle da sopra, e invece Gallo papà dice teneramente alla moglie: "ti ricordi? questa te l'avevo fatta io nelle vigne".

Mi piace stare a contatto con le belle persone, ancor più quando sono riunite in una famiglia. Famiglia spesso è solo una parola descrittiva di una situazione di parentela, quando invece vedi che diventa la parola che fa da rimando per altri concetti molto più profondi, è una gioia anche per una pseudoestranea starvi a contatto.

P.S. E oggi me ne vado anche con uno dei miei bottini preferiti...
Pesche sciroppate from crutìn di casa Gallo, made by mamma Marinella. Thanks a lot.


The Power of Love_ Frankie Goes To Hollywood

sabato 2 febbraio 2013


Fortunatamente la psicoanalisi non è l'unico mezzo per risolvere i conflitti interiori. La vita stessa rimane ancora l'autentica efficace terapista.

Karen Horney, I nostri conflitti interni, 1945

venerdì 1 febbraio 2013

Lavori in corso


Oggi in casa Francone-Mannaro vale il detto che ti rendi conto della vera importanza di qualcosa solo quando la perdi.
Un sentito pensiero a tutti e tutto ciò che appena non c'è, diventa indispensabile, invece quando c'è è solo  trattato come un cesso ed è pure ritenuto dovuto che sia presente per il momento del bisogno.