Pranzo in centro con un'amica. Il nostro cameriere o aveva il ciclo, o aveva fatto uso di anfetamine, o ha la disgrazia di essere proprio così normalmente. Ci siamo chieste: ma siamo su Candid Camera?
Arriva a prendere l'ordine e, solo puntando la penna verso di noi, indica chi ha diritto di parlare e quando. Dopo un quarto d'ora torna e chiede se abbiamo scelto. Risposta: "Si!" E lui se ne va.
Ritorna per prendere finalmente l'ordine. Ci dà tovaglietta e posate per una. Porta le bevande e controllando cosa ha scritto sul biglietto che ci ha lasciato sul tavolo, ci richiede cosa abbiamo ordinato.
Per scherzare si sarebbe potuto dirgli una cosa diversa da prima, ma visto l'andazzo, gli scandiamo all'unisono l'ordinazione, che è pure la stessa identica per entrambe: rolata di tacchino con contorno. Più facile di così!
Ci portano due piatti di pasta. Ehm... no, noi avevamo ordinato altro.
Quando riusciamo ad avere tutto pronto e il piatto giusto davanti, ci accorgiamo che da un contenitore della spazzatura di fianco al dehor, sta uscendo del fumo.
Richiamiamo il cameriere e lo diciamo a lui, dato che dovrebbe avere la possibilità di procurarsi dell'acqua, per spegnere quello che probabilmente era solo un mozzicone di sigaretta ancora acceso.
Questo ci guarda come per dire: embè?! Qualcosa vi fa pensare che sia un pompiere?
Comunque ci comunica che cercherà di provvedere e andandosene ci chiede: " Butto un po' d'acqua?" Ma non so? fai tu, se preferisci farci la pipì sopra!
C'è un sole piacevolissimo e tempo per un gelato con un altro amico.
Sarà anche la città più inquinata del NordItalia dopo Milano, ma Torino, più la guardo e più la trovo bella!
Squilla il telefono. Un'altra mia amica con cui all'università ero pappa e ciccia e che non vedo da un bel po'.
Fantastico quando per rispondere non dici nemmeno: "Pronto?", ma già una cazzata. E dall'altra parte non ce ne si stupisce, ma anzi, si continua a dire fesserie! "Senti ci vediamo stasera?" "Si. aperitivo?" "Ok".
Come dice Oscar Wilde: "Niente è più indispensabile del superfluo" (tranne i peli!).
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