Chi è senza peccato scagli la prima pietra...
In chiunque nasce implicito un giudizio quando ci si trova davanti alle altre persone e alle loro azioni, non è una cosa strana. Perché si ha una propria coscienza, una propria logica, propri sentimenti, un proprio schema di comportamenti; e il mondo\gli individui che circondano ognuno li interpreta in base a questa griglia. Implicita od esplicita.
La distorsione cacofonica semplicemente si crea quando la pietra che prima bisognerebbe rivolgere contro se stessi, piace lanciarla solo sugli altri.
Ci sono cose che non stiamo nemmeno a chiederci se riteniamo riprovevoli o meno, per noi lo sono e basta. Di solito sono cose eclatanti e maggiormente condivise, quelle per cui si è fieramente tranquilli di esprimere giudizi tassativi, aut aut.
Perché per tutto il resto si è molto più cauti e si accettano diecimila sfumature? Le sfumature è auspicabile e sacrosanto conoscerle, in determinati casi comprenderle, ma giustificarle tutte è un altro paio di maniche.
Di Marcellino pane e vino ce ne stanno pochi (che poi troppa ingenuità e troppo buonismo sono qualità? Invidiabili?). Ci dev'essere qualcos'altro che bolle in pentola.
Io credo che in realtà tutto passi essenzialmente attraverso noi stessi: definirsi magnanimi potrebbe essere solo il modo edulcorato e autoconsolatorio per non confessarsi fragili. Forse quando tolleriamo determinate cose in qualcun'altro, lo facciamo solo per giustificare e non ammettere le debolezze che sono quelle stesse che abbiamo noi.
Per certi versi essere bianchi o neri e giudici poco larghi di maniche potrebbe non essere sinonimo di chiusura ma di una coerenza rassicurante.
Il fatto è che, possedere svariate tonalità ma essenzialmente perché non si parte da propri colori primari indelebili, facilmente crea contrasti più che gradazioni.
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