Oggi stavo leggendo un libro sdraiata sul letto e Brici quando mi vede così non resiste, deve venire a distendersi sopra di me. Dolce lei. E' rimasta una gattina sempre un po' paurosa, ma il suo bisogno di contatto è commovente.
La cosa fa ormai parte di un tenero rituale. Quando si accorge che da un pochino sto rimanendo ferma mi raggiunge dove sono e si avvicina lentamente come per dire: io vorrei tanto venirti vicino ma non vorrei disturbare.
A volte mentre mi cammina addosso per scegliere dove mettersi, sono fastidiose le zampe che puntano su certi punti del corpo, ma la lascio fare lo stesso, al massimo facendola spostare un pochino accarezzandola.
Quando poi si accoccola sembra che tutto il suo peso svanisca, che il suo corpicino si adatti perfettamente alle forme del mio, magia dei gatti.
E a me rimangono solo il suo calore e la ninna nanna delle sue fusa.
Dopo un po' non mi accorgo nemmeno più che è su di me, è come se fosse una continuazione di me, forse si sincronizzano anche i respiri.
Come quando sei con una persona e desideri che il suo corpo sia a strettissimo contatto con il tuo, pelle contro pelle, e la stringi ancora, come se solo la sua consistenza non bastasse a far sentire che si è vicini al massimo della possibilità. Infatti in quei momenti non vorresti semplicemente essere vicino, vorresti fonderti l'uno con l'altro.
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