Il mondo visto da una trentenne con i piedi saldamente piantati sulle nuvole.
lunedì 14 ottobre 2013
Bene
mercoledì 9 ottobre 2013
Supercalifragilistichespiralidoso
Nel frattempo io, quando sono con lui prima di andare a nanna, me lo porto in braccio alla finestra e guardiamo insieme fuori, il buio, per conoscerlo e non averne paura. Io gli dico che l'indomani quando si sveglierà sarà di nuovo giorno, con la luce, così sempre, e che tutte le cose non sono sparite, solo bisogna guardare meglio perché i nostri occhi non sono abituati a vedere al buio. Dopo la prima volta, la seconda me l'ha chiesto lui dicendo: "buio".
Adoro stare con lui in ogni momento, ma poterlo accompagnare nei sogni è un momento a cui tengo particolarmente. Vederlo e sentirlo tranquillo di essere con me e addormentarsi sereno è qualcosa che mi appaga come poche altre occasioni.
Spero di esserci per suoi tanti, tantissimi, futuri sogni.
domenica 6 ottobre 2013
Propriocezione
-No guarda scusa se ti interrompo, ho già fatto del lavoro in palestra, credo di potermi gestirmi da sola, i corsi hanno tutti dei nomi interessantissimi e sono sicuramente un'ignorante e mi pentirò di non essermi iscritta immediatamente al pacchetto completo zumba gag sgnaus, motivo per cui tra l'altro, quando lo farò, potrai sbeffeggiarmi. Sei gentilissimo e professionale, ma per ora facciamo che se ho bisogno ti chiedo e tu non mi mandi affanculo perché appunto sei gentilissimo e professionale
-Assolutamente. Le donne vanno sempre assecondate
-Si si, anche i pazzi, ciao grazie a dopo.
La verità è che nun me ne futte una cippa di andare in palestra per qualche motivo legato alla bellezza del corpo tout court, facendo attenzione al modellamento programmato della zona x, o per sfogare qualche stress. Che poi una motivazione è valida come un'altra, l'importante è fare attività perché comunque è salute&endorfine, ma lo sport l'ho fatto tutta la vita semplicemente perché mi faceva star bene comunicare con e attraverso il mio corpo, riuscire a interpretarne i messaggi e viverlo, avere coscienza di lui come si muove nello spazio interpretando quello esterno e quello interno. Queste erano le cose che mi mancavano.
Certi soggetti sembra che si portino semplicemente appresso un involucro che permette di espletare le funzioni fisiologiche e sociali per cui la propria specie è programmata.
Dopo il circuito di pesi ho voluto finire col tapis roulant. Camminare può sembrare la cosa più banale e noiosa, secondo me è una delle più importanti. Uno dei primi fondamentali traguardi di un bambino è camminare, quando si è sovrappensiero o si deve riflettere viene istintivamente voglia di uscire e camminare.
L'azione più naturale del mondo, a cui, una volta imparato, non si pensa più minimamente su. Porca miseria come invece frigni di gioia quando dopo un'operazione riesci di nuovo a sostenere il tuo peso e percorrere senza stampelle anche solo 2metri che ti separano dal fisioterapista!
Ho camminato concentratissima per 20chilometri (...ok erano 20minuti), facendo attenzione a tutto, dalla rullata del piede, al rilassamento delle spalle, passando per il bacino e la colonna. C'era qualcosa che non andava, carichi e rotazioni anomali sull'anca che infatti mi da fastidio. Piccoli aggiustamenti aiutandomi anche con lo specchio, miglioramento immediato della sensazione fisica. Allora sguardo fisso senza vedere nulla, per cercare di ritarare la mia camminata sulla maniera giusta solo sulla base di una consapevolezza corporea profonda e soprattutto saperla poi così riprodurre sempre.
Controllo sulla corretta esecuzione del movimento e feedback sul meccanismo di eventuale correzione di esso nel caso in cui imprevedibili fenomeni esterni vengano a turbare i progetti motori strategicamente programmati. E della maggior parte di questo scambio di informazioni manco ce ne accorgiamo perché non raggiunge lo stato di coscienza.
Propriocezione. E' un meccanismo così sofisticato che ti fa salivare di sbigottita ammirazione. Noi lo possediamo e non facciamo la minima attenzione per permettergli di funzionare al meglio, che ingrati. Anzi, che stolti.
Mi piace pensare che esista una propriocezione che funziona pressapoco allo stesso modo anche per i pensieri, ché poi si traducono in convinzioni, in atteggiamenti, in comportamenti, in azioni, in scelte. Non prestare attenzione a quest'ultima è si da stolti, ma più di tutto è imperdonabile.
Potrebbe interessarti:http://www.my-personaltrainer.it/fisiologia/propriocezione.html P.S. Tutto ciò solo per dire che la vera cosa superbella è stato capitare forse nell'unica palestra al mondo che ha un gatto che ci vive dentro e che assomiglia pure al mio ciciuliffo :) :) :) :) :)
sabato 5 ottobre 2013
Guardar d'amore
venerdì 4 ottobre 2013
Si salvi chi può
mercoledì 2 ottobre 2013
Stranuamuri Sicilianu
sabato 28 settembre 2013
Una favola
Qualche altro requisito?
Scusa, ma allora proprio non capisco che favola vuoi.
Una che non ho mai vissuto.
sabato 21 settembre 2013
Gatto lunare
Ti amo ma posso spiegarti
Godetevene un antipasto e accattatevillo.
cosa succede
cosa succede quando ti guardo cosa succede?
cosa succede quando mi parli?
perché sorrido, cosa succede?
cosa succede quando ti parlo quando ti dico tutte le cose cosa
succede se ti avvicini se mi avvicino cosa succede quando mi
tocchi quando succede cosa succede se ti baciassi cosa succede
se mi baciassi se ti spogliassi se mi spogliassi se ti facessi tutte le cose
cosa succede se mi facessi cosa succede con le tue mani con le tue labbra
con il tuo odore con la mia barba con il sudore coi nostri corpi con i sospiri
con i tuoi occhi con le mie labbra coi tuoi capelli con il mio cazzo con il tuo seno
cosa succede con la tua lingua con la mia schiena con le tue unghie coi nostri corpi
cosa succede quando ti guardo
perché sorrido?
il bloccone
eravamo, io Dio, Gesù e lo Spirito Santo
no
già fatto
allora:
eravamo io Ian e Bob
no, minchia, già scritto
dunque:
eravamo io, Eimuntas Nekrosius e il mio commercialista
no
calma
calma e gesso
ecco:
eravamo io, calma e gesso
no
fa schifo
ah
certo
se tu fossi un puffo tu saresti il puffo stronzo
bella!
forte!
già sentita?
sì
mannaggia la morte
d’amore
vai con l’amore
vai con l’amore vai!
vai
tre, due, uno
quanto t’amo secondo te, quanto?
in chili, quanto t’amo?
in cristomadonna?
madonnadio
cosa succede?
rilassati
respira
flessioni, fai delle flessioni
piegamenti
un bicchier d’acqua
ecco ecco ecco
senti questa:
silvia, rimembri ancor
quel tempo della tua vita mortale
quando beltà splendea
che incipit
che incipittone
che incipittonazzo
un cazzo
mamma mia
mamma mia
mammaiuto
aiutomamma
metti una musica fica
Lynyrd Skynyrd
tutto volume
respiro respirone sigarettina concentrazione
ho il bloccone
questo è il bloccone
sapevo che sarebbe arrivato il bloccone
il bloccone di merda
culo
ecco
via di parole che fanno ridere
culo culo
culo pisello culo
sblocca con le parole che fanno ridere
bloccone di merda non mi avrai
segugio infernale bloccoso dell’infamia collettiva e infingarda schifosa li mortacci tua
il vento mi scompiglia le ascelle fa volare nell’aria il mio odore
eh?
sono fottuto
doveva arrivare prima o poi
speravo poi
è successo prima
il bloccone di merda
culo culo tette
rutto
sega
tanto posso andare avanti così per giorni
calippo sucarello!
CALIPPO SUCARELLO
eh
chennedici?
bloccone schifoso che ne dici?
calippo sucarello vuol dire che son sbloccato, no?
no?
no
baci
ecco sì
con i baci scasso
un, due, tre
ti baciai nella speranza del vento e vidi la mia anima nel dentro
dei tuoi occhi di donna nel vento
dentro di me
dentro
poi
sussurri di uccello della mia anima
con tutti gli alberi e le fronde e
il sole che tramonta
oltre l’uccello
in quanto
la speranza del volo dell’uccello
che spera nell’ineluttabilità del domani
spera che le sue ali
lo tengano su
se no
si sdruma
eh?
ci siamo
quasi
un po’
no
non ci siamo
è il bloccone di merda ragazzi
potrei chiamare il 118
dire:
- venite, scusate ho un blocco
- intestinale?
- no, cazzo, più su
- gastrico?
- ma no
- cardiaco?
- no, cervello
- come cervello?
- non riesco a scrivere la poesia potete venire con l’ambulanza?
- vaffanculo!
vedi
quando il bloccone giunge
tu sei solo
nessuno
ti può aiutare
sei tu e il tuo bloccone
tu e il tuo bloccone di merda
nella solitudine del blocco
è un duello all’ultimo sangue
tra te e il tuo bloccone
la tua mamma non ti può aiutare
i tuoi amici non ti possono aiutare
il tuo medico della mutua non ti può aiutare
la tua innamorata non ti può aiutare
il tuo confessore non ti può aiutare
il tuo elettrauto di fiducia non ti può aiutare
il tuo avvocato non ti può aiutare
il signor’ iddio non ti può aiutare
sarà un duello all’ultimo sangue
domani all’alba, bloccone maledetto
sul ponte
quello che scavalla il fiume
io e te, soli
affila i tuoi denti
ti impalerò con la mia bic nera
quella col tappo verde
non ebbi la prontezza
ho provato a scrivere una poesia che ti scioccasse
e non ce l’ho fatta
ho provato a scrivere una poesia che ti eccitasse
e non ce l’ho fatta
ho provato a scrivere una poesia che ti
spaventasse, una che ti commuovesse, una
che ti rallegrasse, una che ti immalinconisse, una
che ti ringalluzzisse, una che ti allarmasse, una che ti
sconquassasse, una che ti ammansisse una che ti perplimesse
una che ti innamorasse
e non
ce l’ho
fatta
il fatto fu
che tu
non tenevi sensibilità di donna umana
eri una ragazza strana
eri una donna di vegetale
eri come un albero di femmina
eri come un fiore di campo
eri come un filo di erba
eri come pianta di vaso
eri come un carciofo spinoso
eri come un’ orchidea spaventosa
eri come un fagiolo borlotto
eri come un cespuglio arricciato
eri come una pannocchia, un pisello, una liana
un fungo, un fico
non ebbi la prontezza
di capire che
con te sarebbe stata sufficiente
un po’ di tenerezza
ed un annaffiatoio
infatti ti seccasti
diventasti
fogliolina secca
secca fogliolina
che una mattina
il vento
si portò
ragazza dai capelli disastrosi (dialogo auspicabile #4)
“cos’hanno i miei capelli scusa?”
“ma li hai visti?”
“ce li ho in testa, li vedo tutti i giorni”
“e non trovi che siano catastrofici?”
“ma cosa sei, un parrucchiere?”
“no”
“e allora cosa vuoi?”
“volevo solo fare un po’ di conversazione”
“insultandomi?”
“ma sono naturali quei ricci?”
“e se te ne andassi a fare in culo?”
“perché sei così aggressiva?”
“tu hai dei problemi”
“tu usi tecniche di seduzione tricologiche”
“e che c’è di male? “
“nulla, posso affondare le mie mani nei tuoi riccioli apparentemente naturali?”
“no”
“posso annusarli?”
“i miei riccioli sono naturali”
“mi ricordi Frieda”
“e chi è?”
“un’amica di Linus van Pelt”
“non me la ricordo”
“è un personaggio minore, è quella che nomina in continuazione i suoi riccioli naturali”
“e tu mi ricordi Pig-Pen”
“quello sporco?”
“sì”
“lo dici solo perché sei arrabbiata”
“tu mi hai fatto arrabbiare”
“adesso rimedio”
“rimedia”
“a prescindere dalla naturalezza dei tuoi riccioli – della qual cosa io ancora un poco dubito – volevo tu sapessi che ho usato la parola ‘disastrosi’ con un’accezione positiva, non considero la tua chioma brutta o sciupata ma una delle sette meraviglie del mondo conosciuto, posto che le meraviglie del mondo conosciuto siano veramente sette – dobbiamo andare a controllare – mi sembra che siano, tra l’altro, privi di doppie punte, molto luminosi e certamente fragrantissimi anche se non ho avuto modo di testarli a livello tattile né olfattivo. Per concludere vorrei che tu capissi che ciò che suscita meraviglia e desiderio può senz’altro portare alla catastrofe colui il quale non riesca a ottenere l’oggetto delle sue brame”
“comunque i miei riccioli sono naturali”
“va bene, Frieda, ci credo”
“Pig-Pen è un ottimo ballerino”
“ti passo a prendere alle nove”
“festa danzante?”
“sì”
“in auto?”
“in tram”
“ok”
“non fare la follia di legarli”
mercoledì 18 settembre 2013
Prima di dormire
venerdì 13 settembre 2013
Il Sale Della Terra
Siamo la sorpresa dietro i vetri scuri;
Siamo la risata dentro il tunnel degli orrori;
Siamo la promessa che non costa niente;
Siamo la chiarezza che voleva molta gente.
Siamo la ragazza nel bel mezzo dell'inchino;
Siamo i trucchi nuovi per i maghi vecchi;
Siamo le ragazze nella sala degli specchi.
Siamo il culo sulla sedia, il dramma, la commedia,
il facile rimedio;
Siamo l'arroganza che non ha paura;
Siamo quelli a cui non devi chiedere fattura.
Siamo l'opinione sotto libro paga;
Siamo le figure dietro le figure;
Siamo la vergogna che fingiamo di provare.
Siamo il culo sulla sedia, la farsa, la tragedia,
Siamo la vittoria della tradizione;
Siamo furbi che più furbi di così si muore.
Siamo la freddezza che non ha paura;
Siamo quel tappeto steso sulla spazzatura;
Siamo la Montblanc con cui ti faccio fuori;
Siamo la risata dentro il tunnel degli orrori.
giovedì 12 settembre 2013
Ma vai affanculo
- Guardi, se fossi maleducata adesso le prenderei il suo opuscolo e manderei questo nel regno dei cieli. Buongiorno.
sabato 7 settembre 2013
The impossible
"Ho fatto...ecc..ecc, quindi tu provala ancora così, se poi il problema si ripresenta ripassa e sostituiamo il pezzo"
-No, non l'ho mai data al meccanico
Quindi l'unica spiegazione possibile è che gli sia apparso in sogno San Francesco e gli abbia detto di distaccarsi dalle cose terrene per guadagnarsi il paradiso. Proverò a passare davanti all'officina cantando Fratello Sole Sorella Luna e guardando se provoca qualche reazione.
domenica 1 settembre 2013
Matrimonio civile
venerdì 23 agosto 2013
Birdwatching
Quanto sono belle le ali.
sabato 17 agosto 2013
Braccialetto
lunedì 12 agosto 2013
Respiro
Starei a guardarlo per ore il volo di un rapace.
Lo riconosci subito, anche da molto lontano.
La sagoma delle ali spianate e potenti.
Eleganti e fluide virate attorno al fulcro di quel corpo potenzialmente atto a sorprendenti picchiate.
Eppure la cosa che ti incatena lo sguardo non è vederli lanciarsi in una discesa di fulmine, ma osservare la facilità con cui comprendono i segreti dell'aria ed essa gli si rivela innalzandoli su una corrente che per loro sembra poter essere perpetua e senza fatica.
Fa riposare e nutre lo spirito questo spettacolo di visione. È l'effetto che si prova ogni qualvolta ci si trova di fronte a qualcosa che possiede un respiro profondo.