domenica 30 dicembre 2012

Stretta la soglia, larga la via...

Potrebbe essere la scena iniziale di un film: inquadratura dall'interno di un'auto verso il parabrezza, nessuna voce solo la musica dall'autoradio, zoommata su un cartello a bordo strada...


l'auto si ferma e riparte seguendo l'indicazione, ed allora viene inquadrato un primissimo piano della persona alla guida: io, e poi parte un flashback da cui si capisce dove, come, perché sia lì.

Vabbè, appena me lo scrivono sto film, torno su sta strada e giro effettivamente a sinistra invece di proseguire dritto. E' che il passato del flashback ovviamente già lo conosco, col cacchio che se non so preventivamente come va a finire, lo giro a scatola chiusa sto film! Considerando la mia buona stella, al massimo potrei aspettarmi qualcosa del tipo The Blair Witch Project.

Lungo la strada però ci sono rimasta un po' male di non trovare altri cartelli singolari, chessò? SELVA INTRICATA DI CUCCIOLI MORBIDOSI, oppure ASSEMBLEA DEL SABBATH i curiosi verranno catturati e sacrificati.

Next time per le emozioni forti, a volte si cercano semplicemente luoghi in cui al contrario le emozioni si plachino.



P.S.T.P.P.L (post scriptum sul titolo del post per i puristi linguistici)  E' giusto: stretta la soglia (non la foglia), larga la via, dite la vostra che ho detto la mia. Era usata nelle favole come frase conclusiva per esprimere la difficoltà di iniziare un racconto.


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