Le mie amiche mi hanno regalato una valigia trolley.
Bella grande, con lo scomparto ad uso scarpiera, quanto mi conoscono.
Una valigia... Da tempi immemorabili viaggio solo col bagaglio a mano (in cui tra l'altro devo sempre sacrificare oggetti di prima necessità per farci stare le scarpe), viaggi abbastanza numerosi ma toccata e fuga.
Quelli che nascono più per un desiderio impellente di allontanarsi da qualche solita aria stantia, piuttosto che quelli per cui parti felice di sapere che sarai talmente altrove, rilassato e contento che quando tornerai potrai stare in tangenziale di Torino nell'ora di punta e avere la stessa espressione di Mahatma Gandhi.
Un viaggio giusto per collaudarla, senza nemmeno dover pensare troppo alla meta, unici imperativi: palme e coralli, o l'esatto opposto, aurore e pinguini. E' un periodo che le vie di mezzo mi perplimono alquanto, come quelli che gli chiedi cosa preferiscono e rispondono sempre "fa lo stesso", o peggio ancora "non lo so".
Amicuzze mie, dato che sapete che sono stanca e che per certi tipi di stanchezza non esiste qualcosa di preciso da dire o da fare, allora avete scelto la valigia come metafora ironica per dirmi che comunque voi mi sostenete e per augurarmi un meritato riposo, vero?
No, perché conoscendovi potrebbe essere anche solo per dirmi di levarmi dalle palle. :-)
Baciu.
oppure riempi la valigia e accasati un po' qui con noi!
RispondiEliminaSolo perchè vuoi che mi paghi il vitto prima come colf e poi come baby sitter del mirtillo
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