giovedì 9 agosto 2012

Scarpe improponibili e dintorni

A 16 anni vai in giro tutta tirata, attenta ai minimi particolari anche quando sei nel bagno di casa tua, a 29 (ancora per poco sigh) te ne futti e non avendo le scarpe adatte per una passeggiata, ripieghi con gioia proprio su quelle più improponibili tra quelle offerte.


Che poi se non avessi voluto evitare vesciche aggiungendo il tocco di classe dei calzini (comunque in tinta col resto) erano pure carine. Ballerine dotate di vita propria come quelle di Dorothy del Mago di Oz. Dopo averle messe non c'è stato verso, ho dovuto camminare come Ambeta di Amici!


Solo la succosità delle more selvatiche ha potuto interrompere le pirouette, i fouettè e i grand jetè!


Dopo lo spirito classico ho dovuto accontentare anche quello rap sennò si sarebbe creata una discrepanza nel mio inconscio. Maronna, ma come fanno sti ragazzì a usare ste scarpe?! Sembra così easy addosso a loro! Il pavimento ringrazia per le mie strisciate e i miei quasi tonfi. Per impratichirmi e vivere l'emozione delle ali ai piedi credo di aver percorso circa la distanza dal Piemonte alla Valle d'Aosta.


Per un po' ora dovrò stare con i piedi per terra, ancor meglio se sdraiata, magari a guardare un bel film: uno volevo prenderne, non c'è il due senza il tre. Pensare è molto importante, ci distingue dalle lenticchie (La Leggenda del Re Pescatore).


Oggi tra un passo di danza e l'altro, con "grande" felicità altrui, mi sono anche allenata con le rime, per cui vi lascio così: Diana Kili e Brici van a letto, tre è il numero perfetto. Quando riapri gli occhi sai che loro saran lì, allora non potrà essere che un buondì!

Buona giornata a todos.

2 commenti:

  1. I calzini non hanno nulla che non vada, anzi :).

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    1. Si... danno quel non so che...infatti meglio non sapere cosa :)

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