COSA DICE UNA SUPPOSTA A UN MISSILE? "BEATO TE CHE VAI IN CIELO!" |
Il mondo visto da una trentenne con i piedi saldamente piantati sulle nuvole.
lunedì 30 aprile 2012
Fino in cielo!
Taiwan, Hello Kitty decora i voli Eva Airlines -FOTOGALLERY- LASTAMPA.it - http://multimedia.lastampa.it/multimedia/nel-mondo/lstp/140013/
venerdì 27 aprile 2012
Boa
A nessuno piace andare dal medico, però dal mio gine(cologo) mi verrebbe anche da passarci ogni tanto, solo per un saluto.
Cinque minuti di visita di controllo e quaranta a parlare del più e del meno.
Io non è che sia una che proprio non ama discorrere, lui è pure originario di Alba, carramba che sorpresa, et voilà! E mi consiglia libri da leggere, e mi illustra casi medici, e parliamo dei rispettivi gatti, e di viaggi, e mi interpreta la scrittura perché si interessa di grafologia. Insomma, quattro chiacchiere tra amici.
Che poi viene anche naturale con qualcuno che ti conosce così da vicino...
Oggi entro, "Oh che piacere vederla!" "Anche se questo veramente dovrebbe dirmelo lei dopo, quando avrò le gambe per aria come Eleonora Abbagnato!".
Devo smorzare il momento di impasse in cui comunque, qui mi trovo sempre, dato so che sarò squadrata dal basso in alto!
"Allora cosa mi racconti Diana? Mariti, fidanzati, amanti?"
(Ci vediamo una volta l'anno, ma possibile che con tutti gli argomenti che ci sono, mi debba fare proprio 'sta domanda??!!) Silenzio.
"Perchè sorridi?"
"No no niente, é che mentre me lo chiedeva mi sono immaginata una scena in cui ero un boa constrictor e la stritolavo, ma così per dire, in amicizia!"
Cinque minuti di visita di controllo e quaranta a parlare del più e del meno.
Io non è che sia una che proprio non ama discorrere, lui è pure originario di Alba, carramba che sorpresa, et voilà! E mi consiglia libri da leggere, e mi illustra casi medici, e parliamo dei rispettivi gatti, e di viaggi, e mi interpreta la scrittura perché si interessa di grafologia. Insomma, quattro chiacchiere tra amici.
Che poi viene anche naturale con qualcuno che ti conosce così da vicino...
Oggi entro, "Oh che piacere vederla!" "Anche se questo veramente dovrebbe dirmelo lei dopo, quando avrò le gambe per aria come Eleonora Abbagnato!".
Devo smorzare il momento di impasse in cui comunque, qui mi trovo sempre, dato so che sarò squadrata dal basso in alto!
"Allora cosa mi racconti Diana? Mariti, fidanzati, amanti?"
(Ci vediamo una volta l'anno, ma possibile che con tutti gli argomenti che ci sono, mi debba fare proprio 'sta domanda??!!) Silenzio.
"Perchè sorridi?"
"No no niente, é che mentre me lo chiedeva mi sono immaginata una scena in cui ero un boa constrictor e la stritolavo, ma così per dire, in amicizia!"
Minchia!
Stavo sfogliando Torino Sette, l'inserto che danno con la Stampa il venerdì.
Ho buttato l'occhio sulla rubrica della Littizzetto, non è che la legga sempre, o meglio, la leggo saltellando tra le righe, cinque secondi e arrivo al fondo.
Oggi, però ho visto la parola "minchia" e ho sorriso, dato che per chi passa da Torino è d'obbligo usarla più della virgola!
"Minchia ciao, quant'è che non ti vedo!"
"Minchia manca lo zucchero, me lo passi?"
"Minchia ho dimenticato le chiavi!"
"Minchia che bella giornata! Buongiorno!"
Allora mi sono letta riga per riga. Riporto uno stralcio perchè, minchia!, sembra proprio così!
"Angelina Jolie e Brad Pitt si sposano. La megacerimonia si tiene in una tenuta a Sud di Parigi nel loro castello. Certo. Perchè hanno un castello. Chissà che Imu. E Brad adesso ha dato ad Angie l'anello di fidanzamento che ha disegnato lui personalmente. Grrr, mi viene il ringhio di Zanna Bianca... Mi va in corto la mia parte corta. No, ma scusa... non è mica giusto... La Angelina non solo sta con un figo, che la pensa come lei e condivide con lei un sacco di progetti, non solo lui la ama, se la sposa pure e le disegna anche l'anello.
Ma MINCHIA STRAMINCHIA e SUPERCALIFRAGILISTICHESPIRALIDOSA MINCHIA.
Ma solo i nostri boy sono un grumo di difetti? Dei Leroy Merlin pieni di cazzate? Solo i nostri, non ti sposano mai, amano te ma intanto ne zufolano un'altra, e per l'anello di fidanzamento cercano di farti passare per buono quello dell'uovo di Pasqua? Possibile che l'uomo medio nostro sia uno gnocco compatto di rottura di maroni con qualche crepa buona e Brad sia un bignami di figheria senza smerli? Un difetto ce l'avrà pure lui... no?
Ce l'avrà l'ascella feroce... Non so... Bucherà i calzini all'altezza del dito grosso... Giocherà a pinnacola da far schifo? Avrà la pancia che gorgoglia, attacchi di colite a spruzzo o magari si sveglia tutte la mattine sotto una nevicata di forfora..."
Il mio prossimo cellulare!
Anche se fosse l'ultimo smart phone in commercio, piuttosto ripasserei al telegrafo!
Samsung Galaxy Y Hello Kitty Edition
Samsung Galaxy Y Hello Kitty Edition
giovedì 26 aprile 2012
mercoledì 25 aprile 2012
Picnic
25 Aprile, festa, ma niente di programmato. Sono già le 11.30, c'è il sole, chi chiamare all'ultimo minuto?
Telefono a Elvio, che io da anni chiamo Levia, non so il motivo, è nato così, forse perché tante volte mi allevia gli stress. Lui è sempre pacato, resiste addirittura alle mie tempeste emotive e le regge come uno sherpa lo zaino; è organizzatissimo, pensa a tutto, e con lui devo solo ricordarmi di respirare.
Passiamo al supermercato a prendere il rifornimento di carboidrati, grassi e proteine. Io mi perdo tra le corsie a guardare cose inutili per l'immediato, tipo le piante, i prodotti per capelli, le candeline, lui che è l'uomo chiamato logistica, mi viene a riprendere perché se vogliamo fare pranzo e non cena dobbiamo sbrigarci.
"Quando torniamo ti riporto qui e ci facciamo chiudere dentro pure la notte, così puoi contare anche i petali delle margherite, però adesso andiamo!". Come coi bambini, che quando fanno i capriccetti, il segreto sta nel distrarli, tanto poi si dimenticano.
Ci dirigiamo verso le valli di Lanzo, ma il cielo è pessimo di là. Così, nonostante il terrore di Elvio di trovare lo sciame di merenderos, optiamo per La Mandria.
E' così bella, chi se ne frega se è presa d'assalto, era tanto che volevo andare a sedermi in un suo prato.
Entrata da Ponte Verde, camminiamo un po', così ci lasciamo alle spalle le orde barbariche che si accontentano del primo scampolo di verde.
Prima cosa: togliersi le scarpe per far assaporare l'erba ai piedini, vorrei vivere a piedi nudi.
Giusto per stare in tema con la location ci ascoltiamo La Primavera di Vivaldi mentre addentiamo la caciotta e un salamino.
Poco distante da noi ci sono delle coppie di fidanzati. Una, nel frattempo che io mi tolgo la maglia, me la rimetto perchè il sole va via, me la ritolgo, faccio mille foto agli steli d'erba, finisco le provviste, cambio posizione sul plaid diciotto volte, continua a baciarsi dolcemente e poi si addormenta.
Addormentarsi abbracciati..., abbandonarsi insieme perchè ci si sente nell'unico posto in cui si desidera essere e che appartiene, ci si sente al sicuro.
Un altra coppia evidentemente è sufficientemente riposata e dalle mosse inequivocabili del bacino di lui, sotto la giacca disposta a coperta, si intuisce che lo yin sta incontrando lo yang.
Chissà quante persone hanno fatto l'amore, qui, oggi.
"Che ne dici? Andiamo a fare anche noi un po' di movimento? Una bella passeggiata?"
Passiamo in mezzo al bosco su dei sentierini tracciati per le mountain bike, attraversiamo piccoli ruscelli spostando lentamente il peso da un masso all'altro, quando vediamo un'orma cerchiamo di capire se sia di cinghiale, di cervo, o di volpe. Il bosco è un ambiente incantevolmente soave.
Ci tornerò in un giorno lavorativo, così potrò godermelo a pieno, sentendo solo i suoi rumori.
Nel frattempo domani vado ad abbracciare il mio Snoopyx e a portarlo fuori il più a lungo possibile.
Let's smell!
La fragranza quale sarebbe? pipì di gatto?!
Ma questa le batte tutte! E pure in offerta! Il deodorante di Ratzinger sarà almeno a 3 Euro!
Buon appetito...
Se si desiderano provare i postumi gustativi di una sbornia senza il corollario degli altri sintomi spiacevoli, prima trovate una gelateria manniffi [farò poi un post esplicativo di questo neologismo] e poi fate l'accoppiata dei gusti: pompelmo rosa\zibibbo.
Il retrogusto che lasciano se assaggiati insieme nelle medesime quantità, è perfettamente identico al vomito alcoolico!
Il retrogusto che lasciano se assaggiati insieme nelle medesime quantità, è perfettamente identico al vomito alcoolico!
sabato 21 aprile 2012
Farina lattea
Da bere con l'imbuto!
La cosa più buona che esista.
Erano circa 20anni che non la mangiavo e la confezione è identica da una vita. Tanto non serve il marketing sul packaging, è troppo goduriosa.
È indicata per alimentazione di ragazzi,donne in gravidanza e allattamento e anziani... È consigliata per chi è goloso come l'orso Yoghi!
Very good!
Ma vogliamo mettere??!!
Questo non è un semplice triciclo, è un risciò! E vogliamo parlare del fatto che ha anche il portaborraccia? Troppo avanti!
Le costruzioni! W i giochi unisex!
venerdì 20 aprile 2012
Bimba Diana (2)
giovedì 19 aprile 2012
Bimba Diana
Non mi è ancora capitato di conoscere un'altra persona col mio nome.
Ieri ero in libreria nella sezione dei libri per ragazzi (perchè mi piace sfogliarli e metti che il mio bambino Kili sia come Pinocchio e prima o poi io scopra che è un bambino vero, solo affetto da irsutismo!
Sono libri molto più belli di quelli per grandi! Colorati, interattivi, aiutano davvero a far crescere l'immaginazione!
Ormai c'è veramente qualsiasi cosa, dai polizieschi agli atlanti di anatomia... ; quando l'ho data come esame all'università, nel mio cervello c'era il globulo rosso con la barba di "Siamo Fatti Così" che mi aiutava a rispondere!) e ho sentito una mamma chiamare la figlia: "Diana vieni qui!"
Ero curiosa di vedere questa bimba, se mi ricordasse me da piccola.
Arriva questa patatona coi codini, con una silhouette non proprio da sirenetta Ariel, un po' più somigliante a quella della strega Ursula, fasciata in una t-shirt delle Winx e fuseaux viola.
Se devo essere sincera, le bimbe-confetto che già a 7 anni vogliono fare la dieta Dukan e dicono alla mamma: "mamma ma sei matta ad abbinare la gonna color metal green con questo smalto verde limone pallido?!, vatti a cambiare, non posso mica andare in giro con te a fare brutte figure!" sono un po' da abbattere!
Spero che tutte le bimbe Diana non debbano incontrare divieti o palizzate tra loro e le proprie fantasie.
Ieri ero in libreria nella sezione dei libri per ragazzi (perchè mi piace sfogliarli e metti che il mio bambino Kili sia come Pinocchio e prima o poi io scopra che è un bambino vero, solo affetto da irsutismo!
Sono libri molto più belli di quelli per grandi! Colorati, interattivi, aiutano davvero a far crescere l'immaginazione!
Ormai c'è veramente qualsiasi cosa, dai polizieschi agli atlanti di anatomia... ; quando l'ho data come esame all'università, nel mio cervello c'era il globulo rosso con la barba di "Siamo Fatti Così" che mi aiutava a rispondere!) e ho sentito una mamma chiamare la figlia: "Diana vieni qui!"
Ero curiosa di vedere questa bimba, se mi ricordasse me da piccola.
Arriva questa patatona coi codini, con una silhouette non proprio da sirenetta Ariel, un po' più somigliante a quella della strega Ursula, fasciata in una t-shirt delle Winx e fuseaux viola.
Se devo essere sincera, le bimbe-confetto che già a 7 anni vogliono fare la dieta Dukan e dicono alla mamma: "mamma ma sei matta ad abbinare la gonna color metal green con questo smalto verde limone pallido?!, vatti a cambiare, non posso mica andare in giro con te a fare brutte figure!" sono un po' da abbattere!
Effettivamente per la sua mole, cioè la stazza, ehm... ,cioè la sua corporatura, forse sarebbe stato meglio che quella bambina avesse un gusto estetico più spiccato della mamma, ma era consolante vedere che, giustamente, non gliene importasse un'emerita cippa a quell'età!
Diana arriva tutta entusiasta con in mano un libro dei Barbapà e chiede se può prenderlo. La risposta è stata un secco no! Ho lanciato in silenzio un'anatema alla madre e avrei voluto fare un barbatrucco per farglielo avere lo stesso.
Ho pensato a me da piccola e, come in un cortometraggio, ho rivisto quando i miei mi avevano iscritto a danza e sono riuscita a sbagliare tutti e tre i balletti del saggio. All'epoca non mi interessavano le piroette, preferivo arrampicarmi sugli alberi, e mi chiedevo cosa mai di male avessero fatto i miei riccioli per dover essere imprigionati a forza in uno chignon.
Una volta stavo girovagando noiosamente nella piazza davanti casa dei miei nonni in Langa e un anziano vicino, vedendomi, mi aveva chiamato e mi aveva dato un libro. Era un libro con tantissime foto, che insegnava come realizzare le più svariate cose, un Art Attack in formato cartaceo. Ero andata a sfogliarlo in cortile, dietro la catasta di legna per la stufa, era come un piccolo tesoro di cui ero gelosa.
Spero che tutte le bimbe Diana non debbano incontrare divieti o palizzate tra loro e le proprie fantasie.
domenica 15 aprile 2012
[ ]
90 anni, uno spazio di tempo invidiabile. A quell'età è il corpo stesso che chiede di lasciarlo andare, per ridare dignità anche alla persona e poterla finalmente ricordare nella sua luce e non in un'immagine velata di ombre.
Tocca a tutti, prima o dopo, fare i conti con una scomparsa. È la realtà delle cose.
Lo ricordo nitidamente quando si è spento mio padre. Dovevo ancora compiere 8 anni.
Sconosciuto il vero significato di: morte. Anche vedendolo immobile "addormentato". Non ho pianto perché non capivo.
Nei bambini è la vita più forte di tutto. E per questo che paradossalmente hanno risorse maggiori degli adulti per superare certi traumi.
Ho pianto tutte le lacrime, da appena ragazzina, a distanza di alcuni anni. Incubi ricorrenti non mi davano pace. Sempre la stessa scena: una delle ultime volte in cui l'avevo avuto.
Giocavamo a nascondino ed io mi ero arrabbiata tantissimo con lui perché mi aveva trovato in un nascondiglio che credevo perfetto.
Questo mi tormentava: l'avergli dato qualcosa di brutto di me come ultima visione.
Figurarsi invece che impatto ridicolo, e forse anche comico, poteva aver avuto su di lui, quella reazione della sua bambina.
Non so perché, ma all'epoca non ne ho mai parlato con nessuno, di quel dolore finalmente riemerso e quindi pronto per essere affrontato. È stata la prima volta che ho fatto da sola una cosa non semplice, vorrei chiamarla crescere.
Quindi, forse, è esattamente da allora che ho iniziato a sentire che nel caso di una perdita\ un distacco\ una separazione, da una persona amata, l'unico modo di riuscire poi a convivere sereni con se stessi è quello di darle tutto il meglio quando la si ha vicina.
Quando hai tenuto davvero a qualcuno, il non avere più ciò che si riceveva lascia una sofferenza inconsistente in confronto al rimorso di non aver dato.
Credo che la misura stessa di un animo sia in base a quanto riesce a dare, e non a farsi dare.
Grace, di Jeff Buckley. La versione di 5,22 minuti.
Anche il mio urlo, nell'urlo a circa 4,46 minuti, in faccia
a chi risponde solo alle leggi del proprio egoismo;
a chi, quando gli porgi l'altra guancia, la schiaffeggia come la prima;
a chi non sa dove stia di casa la coerenza;
a chi va avanti per inerzia;
a chi non sa dire grazie;
agli spaventapasseri travestiti da persone;
a chi prima agisce e solo dopo conta fino a dieci;
a chi si nasconde dietro a un dito;
a chi non riesce ad essere sincero nemmeno con se stesso;
a chi non fa promesse perché sa di non esser capace a mantenerle E a chi le fa sapendo di mentire;
a chi ha due pesi e due misure;
e pure a chi non andrà a votare SI al referendum sulla caccia!
sabato 14 aprile 2012
Latte e biscotti
Che ora è?
Le 4.
Ma veramente?!
Mamma mia, ti ricordi?
Sembra ieri che io me ne ero andata nel mezzo di una serata tipo questa perché tutto era troppo insostenibile, insopportabile, qualsiasi posto e nessuno, adatto per più di un'ora, ad alleggerire il peso;
e tu poco dopo scrivevi un messaggio per dire che avevi fatto la stessa cosa.
Che sensazioni... chi non ci passa non può capire, inutile spiegare, meglio far finta di sorridere e andarsene dove non si aggiunge la fatica di fingere.
Ballare, per ballare. Mi piace, il modo di muoversi è istintivo, è libero.
Salutarsi con un abbraccio, anche con chi non si vedeva da molto.
Perché è stato uguale a sempre, e per questo inconsapevolmente partecipe, di qualcosa diversamente più leggero di un tempo.
Camminare fino a casa sotto la piogga, senza aprire l'ombrello. E chi se ne importa, li asciugherò dopo i capelli. Non disturbo nessuno. Sono a casa mia. (A parte le vicine, ma quelle si svegliano solo se i rumori sono di altro tipo. Ma andassero aff....lo!)
Latte e biscotti.
Domani, anzi oggi, sveglia alle8.30, tra 3 ore. Ma oggi va bene così.
venerdì 13 aprile 2012
Mc Donald
Una volta l'anno è concesso! Tanto per rimanere aggiornati sulle novità! Il menù presenta: Bbq Wrap, chicken mc nuggets, mc flurry al pistacchio (praticamente una poltiglia gelatosa simile al ripieno degli agnolotti di borragine).
E poi dovevo prendere accordi per la festa del mio trentesimo compleanno! Che tristezzitudine festeggiare al Mc Donald! Piuttosto affitterei delle catacombe!
Tornando a casa, dato che il colesterolo e lo stress sono nemici delle arterie, è d'uopo al semaforo, accostare a quello che ti strombazza dove il limite è dei 50, e dirgli: "scusi suonava per quale motivo dato che ero ai 60 e dopo cento metri saremmo stati fermi qui al semaforo??!!"
Non risponde, forse pensa che abbia "le mie cose" e una donna è meglio lasciarla stare quand'è così. E invece era proprio puro fiele verso chi fa il furbo per sport e si crede al di sopra delle regole.
In certe occasioni sto scoprendo un'indole rissosa. In effetti quand'ero piccola uno dei miei cartoni preferiti non era Candy Candy, o Kiss me Licia, ma l'Uomo Tigre (solitario nella notte va, se lo incontri gran paura fa, tigre! tiger man, tigre! tiger man! Roarrr! è l'uomo tigre che lotta contro il male, combatte solo la malvagitàààà...)
Questa sera prima di uscire devo ricordarmi di portare la maschera in borsa!
Miaui
C'è chi ha un peso sullo stomaco e chi sulle spalle...
E c'è chi ama le tane... Cosa, o chi, sarà quel montarozzo sotto le coperte?
E c'è chi ama le tane... Cosa, o chi, sarà quel montarozzo sotto le coperte?
giovedì 12 aprile 2012
Un amore grande
SNOOPYX |
Questa mattina mi sono svegliata presto, un po' troppo presto, da piede storto. Ho bisogno di fare qualcosa che mi fa star bene, ho pensato. Vado al canile.
Mi vesto, malaccio, perchè non sono certo una che i cani non li lascia saltare addosso, e scendo a fare colazione.
Mentre bevo il mio solito cappuccino ma nel bicchiere da marocchino, entra un signore che vedo spesso.
Non saprei dire l'età, 60,70? Sembra uno di quei divi di Hollywood che più invecchiano più rimangono affascinanti. E' sempre molto gentile e scherzoso, e nonostante ci incrociamo sovente, mi chiama "la signorina" e mi da del lei. Ingaggiamo il nostro solito balletto in conversazione.
Gli dico: "oggi non sono alla sua altezza, non sono elegante, vado in canile" e lui "Non importa, il viso è quello bello di sempre! Al canile? A fare cosa?"
"A portare a spasso i cani perchè tante volte danno più soddisfazione delle persone"
"Ah ma allora non ti sposerai mai"
"Guardi, ad oggi, non vedo dove sia lo svantaggio"
Gianni (il barista): "Le offra la colazione!"
Lui: "No"
Gianni: "Oh no,nemmeno lui ti vuole sposare!"
Etienne (un ragazzo che assiste sorridendo): "Se è solo per quello gliela offro io la colazione!"
"Vi lascio vado dai miei cani!"
Mi piace tanto quando le persone non hanno la fobia castrante di rimanere abbottonate perchè parlano con uno\a sconosciuto\a.
Al canile di Collegno.
Ci ho fatto il Servizio Civile 2anni fa. Cinque giorni su sette da contratto, anche sei + le visite in notturna da passione, Inverno-Estate, pioggia-sole-ghiaccio. Quando mi sono iscritta al bando lo slogan era: Servizio Civile, un'esperienza che ti cambia la vita. E infatti...
In quell'anno mi sono innamorata perdutamente e mi sono scottata da fare veramente male, ho stretto legami che mi porterò dietro tutta la vita, mi sono scontrata duramente con alcuni, mi sono rotta un dito e soprattutto ho conosciuto tutto un mondo, che è quello dei cani. Ho imparato a capirli, rispettarli ed amarli, più di quanto non avessi mai fatto prima.
Snoopyx era, ed è, là. Uno di quelli più ostici, perchè in passeggiata tirava come un pazzo e non era proprio l'archetipo della socievolezza. Scordarsi di toccargli per più di 2secondi le zampe e il collo, o fargli un qualsiasi gesto in maniera troppo invasiva. Colpo di fulmine, per me nei suoi confronti, lui manco mi degnava.
Bellissimo. Il suo pelo fulvo d'estate si sfuma di biondo, nonostante sia in canile sembra sempre pettinato e, lo giuro, profuma. Quella coda alta che sembra rubata ad una volpe dorata e quegli occhi nocciola... Come fanno a non capire che sei schivo perchè forse hai sofferto ma che c'è una tenerezza infinita in te?
Alla fine del turno mi chiudevo nella sua gabbia. Giorni e giorni prima che accettasse e ricercasse qualche carezza, sempre la sensazione di non essere una figura umana importante per lui; finchè una volta è successo un fatto che mi ha riempito di gioia fino a commuovermi.
Era il momento della preparazione delle pappe. I cani sono molto agitati in quel frangente; per loro il cibo è una risorsa basilare. Abbaiano, fanno i pazzi, si gettano sulle porte delle gabbie. Proprio in quegli attimi non ho fatto attenzione mentre stavo uscendo dalla sua e lui mi stava per scappare fuori.
D'istinto l'ho afferrato per il pelo sulla schiena, lui ha ringhiato, si è voltato di scatto, occhi negli occhi per un frammento infinitesimale di tempo,e mi ha preso la mano con la bocca.
Potevo essere tranquillamente morsa seccamente e invece appena i suoi denti hanno sfiorato la mia pelle la stretta si è fermata, nessun segno, nemmeno un'impronta di canini, come se avessi ricevuto una carezza. In quell'istante di totale confusione lui è riuscito ad essere così attento a non fare del male a me, nonostante io lo avessi fermato con violenza.
Quando è rientrato avevo le lacrime agli occhi, e anche ora che lo sto ricordando. A suo modo mi aveva dato prova che mai nessuno era stato così importante per lui.
E Snoopyx fu. Il nostro rapporto è cresciuto, anche se, devo ammetterlo, non proprio in maniera conforme alle regole di comportamento che si dovrebbero applicare con un cane di quel tipo, perchè sia obbediente e tranquillo lui stesso.
Diciamo che, quando si sente in situazioni sotto il suo controllo, mi obbedisce tre volte no e una si, e si prende qualche libertà in più del dovuto. Ad es. quando vuole "sgridarmi" perchè è tanto che non mi faccio vedere, appena entro in gabbia, mi monta tutto il tempo (per i cani non c'è solo la monta sessuale, il gesto è lo stesso, ma si tratta di una monta gerarchica), eh si! e in qualsiasi posizione io sia, va bene la mia gamba, un mio braccio, se sono seduta la schiena... proprio uno spettacolino da vedere!
Ma è vero anche che se, per suo carattere, non gradisce essere pacioccato troppo, a me concede di abbracciarlo e toccarlo dappertutto, e le volte che mi fa veramente arrabbiare e lo sgrido, sa smettere i panni del bello e impossibile e diventare dolce per riconquistarmi.
Non mi vede come il suo capobranco, ne sono consapevole, ma mi vuole inconfutabilmente bene, e sente quanto gliene voglio io.
Oggi era da un bel po' che non lo vedevo. Si può essere emozionati anche di rivedere un cane. Ho iniziato a chiamarlo da lontano, ancora fuori dalla sua visuale. Gli dico sempre: "ma chi c'è lì?! il mio amore?" Quando ha sentito la mia voce ha iniziato ad abbaiare e ad andare su e giù per la gabbia. Io mi sono avvicinata e ho sporto la mano, lui me l'ha leccata mentre gli accarezzavo il muso.
Alla fine del turno, quando tutto era tranquillo, ho portato lui e Margot (la cagnolona che è in gabbia con lui) in area di sgambamento. E' un grande prato recintato, dove i cani possono stare liberi. La più bella immagine.
Mi sono seduta sull'erba, quante volte l'ho fatto, caldi ricordi.
Ho atteso paziente che lui facesse tutti i suoi giri, non volevo impormi. Tanto ci pensava Margottina a tenermi compagnia. Un incrocio tra un Rottweiler e... (un'aspirapolvere forse, è un pozzo senza fondo!), affettuosa ai limiti dell' indecenza, ma anche bella tosta, una femmina dominante, fa pure pipì alzando la gamba come i maschi; non esiterebbe un attimo a difendere il suo padrone in caso di necessità.
Con lei il colpo di fulmine è stato suo nei miei confronti.
E' una cagnona autoeducante, non ho fatto nulla per imporle un qualche insegnamento, anzi, eppure non mi molla un attimo.
Quando siamo in passeggiata posso lasciarla libera, sicura che al minimo richiamo accorra, quando passiamo da una porta o un cancello, cede il passo prima a me, posso darle delle pacche sul sedere (ai Rott piace), toglierle le cose di bocca, buttarla per terra, e lei risponde solo sempre slinguazzando a destra e a manca! La lingua più veloce del West la chiamo io!
Prendesse esempio quell'altro disgraziato!
Seduta appunto. Lui dopo essersi sgranchito ben bene le zampe, comincia a girovagare nelle mie vicinanze, buttando ogni tanto l'occhio a dove sono. Mi passa vicino senza fermarsi, quel tanto che basta perché la mia mano lo accarezzi dalla testa alla punta della coda. Si fa desiderare lui, e cacchio, lo fa apposta. Mi vuole vicino, ma non vuole farlo vedere troppo, sennò perde il suo fascino! Che testa di ...!
( In questo preciso istante la mia gatta mi è appena saltata sulle spalle e sta lì appollaiata come una gallina in bilico, mentre io scrivo. No, io di animali normali non ne ho!)
Alla fine cede e si viene a sdraiare vicino a me. Quanto l'ho accarezzato. Dolcemente, dove e come so che gli piace. Mi si spezza il cuore a saperlo vivere in una gabbia, ma io non ho la possibilità di prenderlo.
E' passato un operaio che stava facendo dei lavori nel canile, si è fermato e ha detto: "che bel quadretto!"
Si, dovevamo essere proprio belli insieme.
La cosa stupenda degli animali è che possono essere più o meno espansivi, ma tutto ciò che ricevi da loro è autentico e non devi avere a dubitarne.
Li riporto in gabbia, stanno per arrivare le pappe. Do ancora una spazzolata a Margot e prima di uscire lo guardo in quegli occhi di miele. Gli ho fatto la promessa di tornare presto e anche lui non deve avere a dubitarne.
Mentre bevo il mio solito cappuccino ma nel bicchiere da marocchino, entra un signore che vedo spesso.
Non saprei dire l'età, 60,70? Sembra uno di quei divi di Hollywood che più invecchiano più rimangono affascinanti. E' sempre molto gentile e scherzoso, e nonostante ci incrociamo sovente, mi chiama "la signorina" e mi da del lei. Ingaggiamo il nostro solito balletto in conversazione.
Gli dico: "oggi non sono alla sua altezza, non sono elegante, vado in canile" e lui "Non importa, il viso è quello bello di sempre! Al canile? A fare cosa?"
"A portare a spasso i cani perchè tante volte danno più soddisfazione delle persone"
"Ah ma allora non ti sposerai mai"
"Guardi, ad oggi, non vedo dove sia lo svantaggio"
Gianni (il barista): "Le offra la colazione!"
Lui: "No"
Gianni: "Oh no,nemmeno lui ti vuole sposare!"
Etienne (un ragazzo che assiste sorridendo): "Se è solo per quello gliela offro io la colazione!"
"Vi lascio vado dai miei cani!"
Mi piace tanto quando le persone non hanno la fobia castrante di rimanere abbottonate perchè parlano con uno\a sconosciuto\a.
Al canile di Collegno.
Ci ho fatto il Servizio Civile 2anni fa. Cinque giorni su sette da contratto, anche sei + le visite in notturna da passione, Inverno-Estate, pioggia-sole-ghiaccio. Quando mi sono iscritta al bando lo slogan era: Servizio Civile, un'esperienza che ti cambia la vita. E infatti...
In quell'anno mi sono innamorata perdutamente e mi sono scottata da fare veramente male, ho stretto legami che mi porterò dietro tutta la vita, mi sono scontrata duramente con alcuni, mi sono rotta un dito e soprattutto ho conosciuto tutto un mondo, che è quello dei cani. Ho imparato a capirli, rispettarli ed amarli, più di quanto non avessi mai fatto prima.
Snoopyx era, ed è, là. Uno di quelli più ostici, perchè in passeggiata tirava come un pazzo e non era proprio l'archetipo della socievolezza. Scordarsi di toccargli per più di 2secondi le zampe e il collo, o fargli un qualsiasi gesto in maniera troppo invasiva. Colpo di fulmine, per me nei suoi confronti, lui manco mi degnava.
Bellissimo. Il suo pelo fulvo d'estate si sfuma di biondo, nonostante sia in canile sembra sempre pettinato e, lo giuro, profuma. Quella coda alta che sembra rubata ad una volpe dorata e quegli occhi nocciola... Come fanno a non capire che sei schivo perchè forse hai sofferto ma che c'è una tenerezza infinita in te?
Alla fine del turno mi chiudevo nella sua gabbia. Giorni e giorni prima che accettasse e ricercasse qualche carezza, sempre la sensazione di non essere una figura umana importante per lui; finchè una volta è successo un fatto che mi ha riempito di gioia fino a commuovermi.
Era il momento della preparazione delle pappe. I cani sono molto agitati in quel frangente; per loro il cibo è una risorsa basilare. Abbaiano, fanno i pazzi, si gettano sulle porte delle gabbie. Proprio in quegli attimi non ho fatto attenzione mentre stavo uscendo dalla sua e lui mi stava per scappare fuori.
D'istinto l'ho afferrato per il pelo sulla schiena, lui ha ringhiato, si è voltato di scatto, occhi negli occhi per un frammento infinitesimale di tempo,e mi ha preso la mano con la bocca.
Potevo essere tranquillamente morsa seccamente e invece appena i suoi denti hanno sfiorato la mia pelle la stretta si è fermata, nessun segno, nemmeno un'impronta di canini, come se avessi ricevuto una carezza. In quell'istante di totale confusione lui è riuscito ad essere così attento a non fare del male a me, nonostante io lo avessi fermato con violenza.
Quando è rientrato avevo le lacrime agli occhi, e anche ora che lo sto ricordando. A suo modo mi aveva dato prova che mai nessuno era stato così importante per lui.
E Snoopyx fu. Il nostro rapporto è cresciuto, anche se, devo ammetterlo, non proprio in maniera conforme alle regole di comportamento che si dovrebbero applicare con un cane di quel tipo, perchè sia obbediente e tranquillo lui stesso.
Diciamo che, quando si sente in situazioni sotto il suo controllo, mi obbedisce tre volte no e una si, e si prende qualche libertà in più del dovuto. Ad es. quando vuole "sgridarmi" perchè è tanto che non mi faccio vedere, appena entro in gabbia, mi monta tutto il tempo (per i cani non c'è solo la monta sessuale, il gesto è lo stesso, ma si tratta di una monta gerarchica), eh si! e in qualsiasi posizione io sia, va bene la mia gamba, un mio braccio, se sono seduta la schiena... proprio uno spettacolino da vedere!
Ma è vero anche che se, per suo carattere, non gradisce essere pacioccato troppo, a me concede di abbracciarlo e toccarlo dappertutto, e le volte che mi fa veramente arrabbiare e lo sgrido, sa smettere i panni del bello e impossibile e diventare dolce per riconquistarmi.
Non mi vede come il suo capobranco, ne sono consapevole, ma mi vuole inconfutabilmente bene, e sente quanto gliene voglio io.
Oggi era da un bel po' che non lo vedevo. Si può essere emozionati anche di rivedere un cane. Ho iniziato a chiamarlo da lontano, ancora fuori dalla sua visuale. Gli dico sempre: "ma chi c'è lì?! il mio amore?" Quando ha sentito la mia voce ha iniziato ad abbaiare e ad andare su e giù per la gabbia. Io mi sono avvicinata e ho sporto la mano, lui me l'ha leccata mentre gli accarezzavo il muso.
Alla fine del turno, quando tutto era tranquillo, ho portato lui e Margot (la cagnolona che è in gabbia con lui) in area di sgambamento. E' un grande prato recintato, dove i cani possono stare liberi. La più bella immagine.
Mi sono seduta sull'erba, quante volte l'ho fatto, caldi ricordi.
Ho atteso paziente che lui facesse tutti i suoi giri, non volevo impormi. Tanto ci pensava Margottina a tenermi compagnia. Un incrocio tra un Rottweiler e... (un'aspirapolvere forse, è un pozzo senza fondo!), affettuosa ai limiti dell' indecenza, ma anche bella tosta, una femmina dominante, fa pure pipì alzando la gamba come i maschi; non esiterebbe un attimo a difendere il suo padrone in caso di necessità.
Con lei il colpo di fulmine è stato suo nei miei confronti.
E' una cagnona autoeducante, non ho fatto nulla per imporle un qualche insegnamento, anzi, eppure non mi molla un attimo.
Quando siamo in passeggiata posso lasciarla libera, sicura che al minimo richiamo accorra, quando passiamo da una porta o un cancello, cede il passo prima a me, posso darle delle pacche sul sedere (ai Rott piace), toglierle le cose di bocca, buttarla per terra, e lei risponde solo sempre slinguazzando a destra e a manca! La lingua più veloce del West la chiamo io!
Prendesse esempio quell'altro disgraziato!
Seduta appunto. Lui dopo essersi sgranchito ben bene le zampe, comincia a girovagare nelle mie vicinanze, buttando ogni tanto l'occhio a dove sono. Mi passa vicino senza fermarsi, quel tanto che basta perché la mia mano lo accarezzi dalla testa alla punta della coda. Si fa desiderare lui, e cacchio, lo fa apposta. Mi vuole vicino, ma non vuole farlo vedere troppo, sennò perde il suo fascino! Che testa di ...!
( In questo preciso istante la mia gatta mi è appena saltata sulle spalle e sta lì appollaiata come una gallina in bilico, mentre io scrivo. No, io di animali normali non ne ho!)
Alla fine cede e si viene a sdraiare vicino a me. Quanto l'ho accarezzato. Dolcemente, dove e come so che gli piace. Mi si spezza il cuore a saperlo vivere in una gabbia, ma io non ho la possibilità di prenderlo.
E' passato un operaio che stava facendo dei lavori nel canile, si è fermato e ha detto: "che bel quadretto!"
Si, dovevamo essere proprio belli insieme.
La cosa stupenda degli animali è che possono essere più o meno espansivi, ma tutto ciò che ricevi da loro è autentico e non devi avere a dubitarne.
Li riporto in gabbia, stanno per arrivare le pappe. Do ancora una spazzolata a Margot e prima di uscire lo guardo in quegli occhi di miele. Gli ho fatto la promessa di tornare presto e anche lui non deve avere a dubitarne.
martedì 10 aprile 2012
sabato 7 aprile 2012
Occhi chiusi
Chi ha un aspetto che, finché non inizia il suono, sembra lontano anni luce da lei, più da fioraio forse, o da nerd, o da impiegato delle poste.
E chi sembra suonare di suono proprio anche solo quando fa un qualsiasi gesto.
La musica.
Ma a tutti quelli che la fanno,prima o dopo, fa chiudere gli occhi.
Si va dentro,ognuno a inseguire la propria nota. Sperando che quando si riaprono gli occhi quella nota non sia stata solo un sogno.
lunedì 2 aprile 2012
Nero su bianco2
Stavo pensando..., gli aforismi a volte possono risultare una scorciatoia.
Possono dire tutto o niente se estrapolati dal contesto o dalla mente in cui nascono.
Sono sempre stata amante delle parole, quelle che spiegano, quelle che chiariscono, quelle che alleviano, quelle che fanno ridere, quelle che sfogano, quelle che raccontano, quelle che esprimono un amore.
Possono dire tutto o niente se estrapolati dal contesto o dalla mente in cui nascono.
Sono sempre stata amante delle parole, quelle che spiegano, quelle che chiariscono, quelle che alleviano, quelle che fanno ridere, quelle che sfogano, quelle che raccontano, quelle che esprimono un amore.
Si dice che tante parole a volte non servano, anzi, siano dannose. E infatti è così se rimangono appese a un palloncino destinato a volare via. Ma se non è così, è una cosa stupenda ascoltare e ascoltare ancora. E' una cosa stupenda avere delle cose da voler comunicare a pieno, per restituirne il significato profondo.
Rifiutare o non cercare un dialogo, significa non avere argomentazioni, significa non crederci, significa essere vigliacchi, significa nascondere qualcosa. Intendere parole vuote e inconsistenti, smaschera le falsità.
Non potrei mai, amare, nè una persona di poche parole, nè di tante parole inconcludenti. Non potrei mai amare una persona che talvolta non senta il bisogno di scrivere una lettera, o che sappia solo rifugiarsi in esse per paura di guardarmi negli occhi.
Nero su bianco
Questo post è dedicato a Gianni, il barista del bar che ho sotto casa, che mi vede quasi tutte le mattine e che mi sgrida perchè sul blog non l'ho ancora citato.
(Adesso che l'ho fatto, ti pregherei di non confonderti più quando mi metti il cioccolatino! Io lo voglio al latte, non fondente!)
Quando le persone sono, più o meno, sempre la stesse, il barista potrebbe disegnare un grafico sull'andamento dell'umore della clientela. Il mio grafico, più che a una parabola, somiglierebbe a delle montagne russe credo!
Per fortuna sua, quando ho "il cristu", come lo chiamo io, mi limito a scofanarmi un cannolo in più e ad essere loquace come un pesce palla.
In questo bar c'è una lavagnetta su cui Gianni scrive delle frasi corrispondenti al proprio di grafico, e dopo che le ho lette ne nasce sempre una conversazione. Per certe cose le fluttuazioni sono molto comuni.
Stamattina c'era scritto, su per giù (perchè sennò poi mi chiede i diritti di copyright):
"Si spreca la vita a sconfiggere la paura e quando ci si riesce ne subentra un'altra: quella di avere ancora poco tempo per vivere. Allora converrebbe provare da subito la paura di non vivere, cosicché, nella vita, non si avrebbe paura di null'altro".
domenica 1 aprile 2012
Baci da Alassio
Diamo a Cesare quel che è di Cesare! La focaccia è senza ombra di dubbio ligure.
E mangiarla col mare davanti non ha prezzo (per tutto il resto c'é masteracard). Un po' come gustare un brasato al barolo nelle Langhe piuttosto che a Domodossola!
Passeggiare nel budello, avere occhi,anzi naso, solo per le vetrine delle panetterie.
Col prezioso bottino sfilare in copricostume tra le persone che hanno addosso la giacchina, perché distesi in spiaggia si sta una meraviglia,ma sulla terraferma fa ancora fresco.
Tornare in fretta al telo mare a mangiare,per sfruttare ogni minuto di questo sole delicato.
Un gabbiano atterra a un metro di distanza e rimane fermo lì, guardando nella nostra direzione.
Non ha fame perché non si getta su un'oliva che gli lancio. A un certo punto distende le ali e lancia un urlo da far impallidire Maria Callas!
Dei signori guardano il quadretto incuriositi. L'ho addestrato! gli dico.
Baci da Alassio
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