Quant'è bella giovinezza che si fugge tuttavia!
Stamattina guardavo una bambina che mentre la mamma prendeva il caffè, nutriva il suo bimbo giocattolo col biberon giocattolo. Ma che bella immaginina! A me non piaceva, pensavo che i bambini avranno tutta la vita per diventare grandi e dover star dietro a qualcosa e qualcun'altro, appioppargli già una "creatura" mi sembra un colpo basso.
I bambini, che diventeranno gli adulti, dovrebbero avere un tempo per essere al centro solo del proprio mondo, per imparare naturalmente a crescere e saper scegliere, da grandi, su cosa e chi naturalmente investire certe energie e certe attenzioni.
Non mi piace pensare che a quattro anni la tua preoccupazione sia di dare la poppata alla tua bambolafiglio ogni tre ore. Che poi cosa gli insegni? Che i bambini nascono sotto l'albero di Natale o se li vuoi vai a comprarli in un grande magazzino? Che occuparsi di loro è un gioco come un altro, che puoi maneggiarli come una cosa inerte che tanto non si lamenta mai?
Una maternità non credo debba proprio essere, nè sia, in cima alla lista delle priorità di un individuo che non sa ancora manco allacciarsi le scarpe da solo. La tappa del gioco è fondamentale, è scoperta, ma ancor più deve poter essere sperimentazione libera delle PROPRIE inclinazioni, attitudini, interessi.
Forse la maggior potenzialità di un grande è il bambino-ragazzino che è stato. Ci saranno cose che si sedimenteranno e cementeranno dentro di lui fin da piccolo, consce e inconsce, e che lo accompagneranno sempre, essendogli utili o nocive per affrontare bene il mondo e la vita.
Col senno di poi devo dire che la mia infanzia-adolescenza fino ai 14-15 anni è stata bellissima. Sono stata lasciata abbastanza a me stessa con però un sicuro controllo a distanza e questo mi ha permesso di crescere potendo seguire i miei sentieri di nidi di ragno senza ostacoli. La motivazione magari era quella che gli adulti che avevo più vicino erano talmente incasinati per questioni loro che gli era difficile star tanto dietro a una bambina-ragazzina, ancor più che di preoccupazioni non ne dava e si gestiva in maniera discretamente autonoma, però anche se questa non può essere definita proprio una situazione felice, in realtà è andata molto bene così.
Quando ho poi dovuto vivere ed osservare da vicino il mondo degli adulti almeno prima ne ero stata poco "marchiata" e influenzata per ciò che riguarda gli aspetti negativi, e ciò che avevo conosciuto e trovato in me stessa, non fuori, era già più forte di qualsiasi riflesso esterno. Di che segno sei? del Sagittario ascendente Diana.
Per cui, se tanto tempo fa ero arrabbiata coi miei genitori per determinati motivi, ora li ringrazio perché seppure mi abbiano fatto sentire alcune mancanze ho capito che anche se non hanno fatto proprio il meglio, hanno fatto il meglio di quello che loro erano in grado.
Non sono contenta di non aver ricevuto il Dolce Forno Harbert come avevo chiesto e la mia scarsa predisposizione per i fornelli la imputo ancora a questo, ma sono felice per tutti i libri, la valigetta dei chiodini, la lavagna magica, i puzzle coi cubi, le carte memory, le costruzioni, che mia madre mi abbia lasciato fare il mio allevamento di lombrichi in un terrario in balcone, e più di tutto per il mio cavallo nero con cui ho provato per la prima volta com'è bello sentire il vento tra i capelli.
Sono contenta di aver passato, da che ho memoria di bimba all'adolescenza, tutte le estati in campagna dai nonni allo stato brado tra natura ed animali,
ma ringrazio tanto anche mio zio per tutte le gite culturali.
Ringrazio le persone e le circostanze che mi hanno fatto crescere come sono cresciuta perché da tutti e tutto è dipeso che ho compreso chi sono e l'importanza di affermarlo ed esserlo indipendentemente da... Perciò mi sento una persona libera e questo è un tipo di sensazione bellissima perché te la conquisti tu e nessun'altro te la può insegnare.
Se può servire per farti imparare a cucinare, qualcosa che non siano le verdure crude, il dolce forno te lo compro io originale degli anni '80 su Ebay, 90 euro spese di spedizione comprese.
RispondiEliminaComunque non mi capacito di come noi bambini degli anni '80 possiamo essere vivi, avendo posseduto solo giocattoli mortali: il forno aveva una lampada da 100w che raggiungeva la temperatura del nucleo del Sole, avevamo peluches talmente sintetici che prendeva fuoco a contatto con la luce solare, giocavamo con pistole giocattolo che usavano vera polvere da sparo, io avevo un arco giocattolo con frecce in legno acuminate.
La conclusione è che siamo degli Highlanders!