venerdì 8 marzo 2013

Festa della donna


8 Marzo, festa della donna. Oggi ho visto pochi sparuti mazzetti spuntare da mani e borse femminili, se già prima c'era poca volontà di regalare e sventagliare i famigerati mazzetti di mimose come simulacro di una festa imbastardita del suo significato originario, adesso ce n'è ancor meno.

Da una parte menomale, le mimose confezionate in minipacchetti mi mettono tristezza e sono dei fiori che quando appassiscono avvizziscono in maniera marcescente. 


La mimosa è una pianta meravigliosa solo nella sua integrità, quel rigoglioso giallo sfolgorante a grappoli che fa venire in mente una cornucopia della fortuna. 
Così come per una donna... che se ne avverte a pelle il fascino lucente e magnetico solo quando la totalità del significato di esserlo non è mutilata.

Una donna, difficile quanto innato diventarlo, maturarlo dentro di sé per fiorirlo. Una fioritura speciale, perché col tempo si arricchisce soltanto, senza appassire.

Nascere con la vagina significa nascere semplicemente di genere femminile, diventare una donna è una conquista personale, un traguardo bello alto per tutto ciò che vuol dire, un traguardo bello alto per questa vita a tanti tratti paradossalmente più bastarda proprio verso quelle caratteristiche che invece andrebbero maggiormente curate e preservate.

Una Donna è una miriade di cose: è la generosità d'animo e la capacità di darsi anche nelle situazioni più avverse, è sensibilità profonda, è forza d'animo e tenacia, è una mano tesa accogliente, è fedeltà, è sincerità, è dedizione, è dolcezza infinita, è tenerezza, è grazia, è sorriso, è armonia, è energia, è sensualità, è passione, è vitalità, è coraggio, è intuizione, è sorpresa, è intelligenza, è profondità, è empatia, è mistero. Una Donna è tutto questo e forse ancora qualcos'altro, una Donna è amore.
Amore sincero per tutti questi elementi singolarmente e poi quando essi sono tutti racchiusi in lei, loro naturale protezione ed espressione, come fossero un unico figlio del grembo del proprio cuore.

Spesso non si è aiutate a far fiorire tutto questo, spesso sembra ci siano perlopiù solo intenti meschini per approfittarne, ma è vero anche che molte volte ci sono donne che non andrebbero toccate con un fiore ma con una mazza ferrata, perché quando una femmina è stronzetta riesce ad esserlo con una malizia tale e imbellettandosi comunque talmente bene da Biancaneve, che al confronto le streghe cattive delle favole sono dei coniglietti batuffolosi. Poi ci sono quelle insulse, quelle deboli, quelle zoccole, quelle frustrate,..., a volte è vero che se dici donna dici danno.

Forse è proprio il riuscire a mantenersi sempre e comunque fedeli a se stesse e alle cose belle che ci si porta dentro senza cadere negli schemi che seguendoli renderebbero le cose molto più semplici o a favore, e il resistere a non rispondere con la stessa moneta a tutti i tipi di soprusi e violenze, che oggi più che mai significa la "sfida" di essere una Donna. Col coraggio e la forza della dignità, che è qualcosa che non si può chiedere a nessuno di dartela né si può riuscire a dare a nessuno, se non si sa cosa sia veramente per sé e cosa valga difenderla.



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