mercoledì 2 novembre 2011

Amicicci


Fare colazione all'una in una caffetteria dai nobili natali con una carrettata di pasticcini tra cui campeggiano i mont blanc (per dovere di cronaca, dato che quando li ho indicati dicendo: e anche quelli lì con la spumina di cioccolato, il cameriere si è sentito offeso nel profondo e mi ha ripreso compitando secco il nome esatto).


Camminare e scoprire scorci inconsueti e pittoreschi della propria città mentre si parla più che altro di tutto e anche di niente.

Ricevere un messaggio sincero,semplice e diretto: come stai?

Telefonare a un'amica con la cadenza di un fidanzato premuroso per condividere gioie e dolori e quando possibile alleviare insieme.

A sorpresa ricevere in regalo un cuscino ricamato con disegni dolci da bimba, con scritto Be Happy

Cenare in un posto dove il cibo è una ciofeca ma per fortuna almeno il vino è un elisir.

Avere il bene placido di ascoltare alla radio canzoni che piacciono solo a me e poi dire: ma manco questa va bene?! È del figlio di Mick Jagger mi pare e ["e" congiunzione, non "è" verbo essere] Jo Stone, e sentirsi rispondere: ma perché Stone?! Ha preso il nome della mamma??

E ,dulcis in fundo, sentirsi dire da persone diverse: vederti sorridere è bellissimo.
Grande,grande risorsa gli amici... ,quelli che ci sono quando sei scoppiettante di solarità ma sopratutto che, anche quando sei frizzante come l'acqua della vaschetta del pesce rosso, ti dicono lo stesso che sei una merdaviglia, ops, una meraviglia,e semplicemente perché è quello che pensano davvero.

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