sabato 5 novembre 2011

Riti (2)

Qualche giorno fa un amico che non sentivo da un po', un po' che sfiora l'anno, chiama per parlarmi di un progetto sportivo. No scusa, lo so che ti interrompo e non è bello, sono sicura che è interessante, ma son tutta rotta, come le scarpe della befana, ho smesso di giocare, è un periodo che anche quando non ho ''le mie cose'' è come se le avessi, non ti faccio perdere tempo, direi di no. 

Dai ok, senti, dove sono il cel non prende, se vuoi sabato vieni su al centro a fare la sauna, c'è giusto un nuovo tipo di abbonamento vantaggiosissimo, tanto dovrei esserci anch'io, così ci vediamo e parliamo. Ma no, sono sempre a Torino, quando lo uso? ... anzi guarda, si, verrò,non mi interessa una cippa dell'abbonamento, ma hai avuto un'ottima idea, effettivamente ho proprio bisogno di rilassarmi, vengo con una mia amica quindi se non ci sei fa lo stesso, che simpatica eh?! Ma va, lo sai che scherzo sempre, mi fa piacere vederti, ciao ciao.

Passo a prendere la mia amica, colazione, bar di fiducia affollato, al nostro tavolino c'è il figlio di 6anni dei proprietari che sta scrivendo e ritagliando i biglietti da visita del locale, tenero, chiede al papà se vanno bene; ''No sono un po' troppo piccoli'' ''Perché sono troppo piccoli papà??'' ''Perché ad esempio un anziano non lo legge'' (a un bimbo non viene certo da dirgli perché non sono della misura standard di un biglietto da visita!) ''Perché non lo legge?'' ''Pensa a nonno che non riesce a leggerlo'' ''Ma nonno ha gli occhiali per leggere!''. La logica e i perché dei bambini sono fantastici, riescono a costringere qualsiasi adulto all'angolo, a un certo punto riesci solo a rispondere: perché è così!

Arrivate. Posto davvero bello, curato in tutti i particolari, luci soffuse, piscina con acqua salata riscaldata, idromassaggio e getti dall'alto, bagno turco, sauna finlandese, sauna romana, doccia emozionale (e poi al fabbisogno un tè che sa di...,sa di...,buono..., sa di... spritz caldo! grazie Sabry che me l'hai suggerito vedendomi crucciata nel non riuscire a definirlo, mi scoccia quando non mi vengono le parole!). Cominciamo dalla piscina, solo noi, a quell'ora non c'era ancora nessuno, la pioggia da dietro la vetrata, esattamente il posto dove volevo essere. 

Parliamo, ma poi le parole diventano moleste. Concentriamoci per rilassarci, che sembra un paradosso concentrarsi per rilassarsi, ma è proprio così quando anche solo il getto di un idromassaggio ti fa capire che ogni fascia del tuo corpo è in tensione da chissà quanto. Abbiamo lasciato del tutto il freddo dell'esterno, ci trasferiamo nell'area saune. Cerco un orologio per poter poi controllare a che ora andare via e non lo vedo, bello che non ci sia un orologio penso, non devo poter scandire la mattinata, devo rilassarmi, azzerare i contatori e  le tare mentali, almeno stamattina mi devo dedicare questo pensiero che scalzi quelli ingombranti.

Ah, ciao,bene, sei arrivato, non vengo a salutarti con un abbraccio perché in perfetti stile ed etica da saunista nordico sei nudo, ma ci vediamo dopo. Prima sauna, quella umida e non così calda, si inizia a sudare ed espellere tossine, sembra di sentire il corpo come un filtro, i pori attraversati. Si, prendere contatto con il proprio corpo, respirare lentamente, benessere.

Possiamo uscire, rinfrescarci e poi ricominciare. Ci spostiamo in un'altra stanza, più umida e meno calda (in realtà doveva essere fatta per prima).Ci raggiunge il mio amico, il vapore rende ognuno invisibile agli altri, ogni tanto viene da dire qualcosa per non sentirsi proprio soli, parliamo di tutto ciò ai limiti dell'assurdo che potrebbe capitare in una condizione del genere, e per fare pausa dalle varie cose inenarrabili si inserisce anche la narrazione meno rovente della storia, conclusasi con un unico bacio, tra me e il mio amico, ben 13 anni or sono, quando l'adolescenza e l'ingenuità la facevano da padrone. A posteriori, davvero che ridere! e che ridere i particolari descritti dopo tanto tempo secondo i due punti di vista. Contattate gli ex e provate, esilarante.

Lui ci abbandona momentaneamente, va a preparare un rituale per l'ultima sauna, distesa sul lettino di una zona relax defilata mi rendo conto che il mio corpo è meno pesante, i muscoli meno tesi; è in un certo qual modo impegnativo stare ad alte temperature, la ''fatica'' del corpo scarica anche la mente. Pensieri ricompaiono, ma sono inafferrabili, come se non fosse il momento. Vuoto. Leggerezza.

L'ultima sauna è quella secca, la più difficile per me da sopportare, infatti mi stendo, occhi chiusi, energie in stand by. Il rituale consiste nel versare essenze sulle pietre roventi ed agitare un panno che fa arrivare un'onda di profumo greve di calore. L'ultima sequenza è breve e più intensa, al termine mi alzo lentamente perché la testa è in una nuvola. Esco e mi immergo completamente in un pozzetto di acqua gelida, quella temperatura che sarebbe stata inaccessibile per me anche solo da considerare invece è meravigliosa, la pelle è arrossata, circolazione attivata. La mente ha proprio staccato, si è ossigenata.

Ci vogliono i riti (2).

   

1 commento:

  1. Interessante scoprire tutto ciò che la tua mente ha elaborato, mentre si rilassava...forse il relax del corpo ha consentito alla mente di intraprendere un bel viaggio che non considerasse la dimensione temporale.
    Così raccontando ricordi passati, provando sensazioni ed emozioni presenti e pensando idee per il futuro ci siamo trovati a vivere un momento di presente senza tempo, onorato e celebrato da un rito

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