lunedì 26 marzo 2012

Evviva gli sposi!

Un brindisi, anche letterario, agli sposi Manuela e Christian!

Appuntamento per colazione con quelli della Leva (cos'è la Leva? In quel di Albalandia e dintorni, per i 18 anni è consuetudine che gli amici nati nello stesso anno, si dìano alla pazza gioia per qualche settimana e infine offrano una festa pubblica per celebrare il loro sweet eighteen).

E' sempre un piacere rivederli, per me si tratta di una o due volte l'anno, ma come dire, l'humus da cui siamo cresciuti è lo stesso, e rincontrarsi, è una gioia. C'è una complicità autentica e soprattutto grandi risate!

Poi in occasione del matrimonio di uno di noi, maschietti e femminucce siamo tutti stirati e cotonati e, a guardarci, non si può pensare altro che siamo davvero carini tutti insieme!

Anzi, Silvio, che quando mi vedi mi accogli sempre con un bell'abbraccio e che, anche se avessi la lebbra, mi dici con un tuo francesismo: sei proprio figa!, grazie per la tua entusiastica freschezza e sappi che sei eletto manutentore ufficiale della mia autostima!

Giochiamo due cedole del Superenalotto (ricordiamoci che una ce l'ho io e l'altra Luca ..., facciamoci due domande se lo vediamo arrivare in Ferrari e si giustifica che è il premio di Ingegnere dell'anno per aver progettato il ponte sullo stretto di Messina!),e ci sparpagliamo nelle varie macchine, con me Beatrice.

Passano gli anni, ma le cose belle rimangono! Bea conserva l'animo da chioccia e oltre ad essersi portata il cappotto in lana d'alpaca perchè anche se siamo quasi ad Aprile non si sa mai, ha pure una borsa gigante da Mary Poppins perchè conosce la mia scarsa propensione per la logistica e ha immaginato che non mi fossi adeguatamente attrezzata per avere dove mettere il mio indispensabile corredo di oggettistica.

Che cara! (Ti voglio bene e te ne volevo anche quando alle superiori, durante le ore di Filosofia, il prof. girava tra i banchi durante la spiegazione e Paola ed io, a tua insaputa, mettevamo per terra il tuo "bellissimo" cappello di ciniglia e attaccavamo, sul davanti del tuo banco, un cartello con la scritta: Aiutatemi, ho bisogno di soldi per comprarmi la tinta per i capelli). Grazie anche a te, sto ridendo tantissimo!

Arriviamo alla chiesa, però non vediamo nessuno davanti. Un messo papale ci informa che, dato che siamo in Quaresima, il sacerdote ha preteso la massima puntualità, matrimonio alle 11 spaccate, sposa entrata in anticipo, possibilmente gioire con mestizia e festeggiare con una punta di contrizione! Beh, almeno sono vestita di viola!

Entriamo quatti quatti e ci sistemiamo in un punto da cui, al massimo, riusciamo a vedere la pettinatura di Manu. Non rimane che concentrarsi sulla predica. A sentire il tono della voce del prete, vien voglia di prescrivergli degli integratori perchè si tiri un po' su, ma le parole sono molto sensate e addirittura moderne!

Dice che non vuole che le persone rinuncino al matrimonio per paura che finisca male e di non poter più tornare indietro. Ci si deve sposare, ma quando non dovesse proprio più funzionare non è un peccato dividersi per darsi un'altra possibilità di essere felici. Sognare di passare la vita insieme ad un'altra persona non è pensare a cose fantascientifiche, è la realtà di pensare di farcela insieme. Sapere prendersi per mano.

Aggiunge: "Se devo darvi una definizione di amore, è: amare significa gioire che l'altro gioisca. Lasciate che i morti seppelliscano i morti, chi non capisce cos'è donare sia lasciato da solo". Ipse dixit.

Uno sbarluccichio richiama il mio sguardo, in mezzo a tanti completi maschili c'è n'è uno con la giacca decorata con ricami e pietre azzurre da far invidia a un rodeo texano e gilet in verde acqua abbinato! Bravo lui! Non è la linea di Pignatelli, ma almeno è uno che osa! Ci sarà tempo al pranzo per scoprire se è un souvenir indiano, o l'opera di un sarto nostrano con la cataratta!

Finalmente gli sposi possono fare il bagno di pubblico e di riso. Lei è bellissima nel suo vestito da principessa con la gonna larghissima, lontano dai miei gusti più "fluidi", ma perfetto per lei. Lo stesso faccino d'angelo dei diciott'anni, pulito e innocente, e, soprattutto, il miglior make up per il viso di una sposa: la felicità radiosa.

Ci avviciniamo per salutarla e vedendo che il corpetto è del modello: altamente performante anche se il seno è stato scordato a casa, la bacio e le dico: "Manu scusa, ma è anche antiproiettile?". Ride, lei è fantasticamente non ingessata e, per chi mi conosce, questo è il mio marchio di fabbrica per comunicare: sei una persona che mi piace, è un piacere vederti sorridere.

I novelli sposini si avviano al servizio fotografico e, noi invitati, al buffet di aperitivo in mezzo alle colline. Strada facendo passo davanti a un negozio che espone: offerta viole, primule e insalata! E' di buon auspicio per il banchetto, bel posto e buon cibo.

Che dissipazione di energie intrattenere interessanti conversazioni, dovendo però allo stesso tempo, ricorrere allo strabismo di Venere per adocchiare il cibo che viene portato, e spintonare (con grazia, non valgono i gomiti) per farsi largo fino ai tavoli a sanare il buco allo stomaco e la salivazione da bulldog!

Non sarebbe meglio prendere un numeretto, come dal salumiere? Chi ha il numero chiamato può concentrarsi in tranquillità, solo sui suggerimenti delle proprie papille gustative, e rinfoderare la mano ad artiglio che si insinua tra gli incavi corporei altrui per carpire l'ultimo foie gras; e chi è in coda può calcolare i tempi per organizzare la cordata verso il bagno! 

Arrivano Manu e Christian e ci dirigiamo alla piantina dei tavoli. Quello a cui sono seduta si chiama Madagascar, anche se Paolo, quello del gilet da mille e una notte, lo ribattezza "il tavolo dell'8 marzo" dato che siamo tutte donne.


L'atmosfera è rilassatissima, tra una portata e l'altra è piacevole uscire in giardino, c'è anche una bella piscina al bordo della quale è un peccato non fare qualche fotina! A 70 anni quando i nipotini chiederanno: "nonna com'eri da giovane?" mica puoi fargli vedere, così d'amblè, le immagini di com'eri appena sveglia, a casa, col pigiama di flanella! Bisogna sfruttare gli anni "buoni" e crearsi il proprio book di rappresentanza!

Bea ed io ci sistemiamo e arrivano anche due altri amici degli sposi dotati di macchina foto seria, con l'obiettivo gigante (che si sa che gli uomini vogliono tutto grande perchè è una sublimazione di eventuali mancanze, e mica lo dico io, lo dice Freud!) per immortalare questo servizio degno di Postalmarket!

A questo matrimonio credo di aver trovato l'uomo della mia vita. Mi sono caduti subito gli occhi su di lui. Bellissimo non è sufficiente a descriverlo. Elegante, ma estremamente naturale nel suo completo nero cucito addosso, espressione dolce e profonda, scuri riccioli ribelli. Chissà se i genitori saranno d'accordo a prometterlo in marito a una donna di ventisette anni più grande di lui?! 

Alla fine si scopre che la giacca e il gilet effettivamente sono indiani. Però mi ero affezionata all'idea che fosse semplicemente eccentricità. Anche se uno che dopo che ti chiede il nome e gli rispondi, subito dopo ti domanda se ti senti bene con quel nome, qualcosa di stravagante lo ha! Irene mi commenta: ho già conflitti su un sacco di altre cose, figuriamoci se dovessi averli pure sul nome!

Comunque, Manu grazie (e Manu ciao). Rinfranca vedere il vero ammore che si realizza e voi due avete le carte in regola per arrivare a spazzolarvi rispettivamente la dentiera! E grazie a tutti i miei compagnucci di Leva per aver reso la giornata una gran bella giornata.

La morale della favola la lascio dire, anzi cantare, a Dolcenera: come sarebbe bello potersi dire che noi ci amiamo tanto, ma tanto da morire, e che qualunque cosa accada noi ci vediamo a casa.




6 commenti:

  1. Muahaha, ho le lacrime!!! E comunque al mattino faceva freddo! Il cappottino ci stava tutto!!! Hai dimenticato di dire del magnifico cartello sulla tangenziale! "Offerta viole, primule e insalata"!

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  2. hey avevo già messo io gli occhi sul nipotino di manu x-(

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  3. Ahhhh l'hai scritto delle viole! Si vede che ho saltato una riga per via delle lacrime (dal ridere) che mi offuscano la vista!!!

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  4. Diana, se vuoi ogni mattino ti mando un sms scrivendoti "Sei figa" :)
    Grazie x questo report, davvero bello leggere il matrimonio da un altro punto di vista!!!
    Prima di capire che ti fossi invaghita del pargolo col pannolino pensavo che avessi puntato il collega di manu alto e magro con l'orecchino nero... e ne ero geloso ;)
    Ci si vede alla prox! Bacio

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    1. Beh effettivamente era nella top ten dei preferiti del tavolo dell'8marzo,ma lo sai che non ho gusti comuni!
      Un bacio

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  5. ...gran bel post! sarei contenta di poterlo leggere se non fossi afflitta dal peso del nome che porto...

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