martedì 27 marzo 2012

5 minuti che sennò si asciuga il colore!

Qualche tempo fa sono stata alla mostra su Leonardo. Le sue opere erano frammiste ad altre dei suoi allievi, il celebre autoritratto del viso vicino allo stesso viso disegnato per mano altrui.

La grandezza di Leonardo per me?
La capacità di rendere, con una facilità sconcertante, in pochi veloci tratti, il mondo.

Si percepisce la sua mano veloce, forse non quanto la velocità dei pensieri, delle idee. La necessità di mettere su carta per fare un po' di spazio in una mente vulcanica, perennemente in eruttazione.

Tutti i suoi disegni hanno una forza comunicativa enorme, ma quello che mi fa trasalire è vedere che l'artista è riuscito a disegnare degli occhi che a guardarli ti portano dentro l'anima della persona ritratta. Credo che sia la cosa più straordinaria e più difficile da realizzare.

In questa luce, a confrontare il suo autoritratto con gli altri, questi ultimi non possono far altro che inchinarsi di fronte alla sublimità.

Pochi giorni dopo ero a casa della mia amica Iolanda (la stessa del post Brigitte Bardot) e appeso nell'antibagno (si, perchè in una casa non banale deve stupire che le cose siano nel posto dove normalmente ce le si aspetterebbe) ho notato un quadro che mi ha catturato.

Un viso, matita rosso aranciato, pochi tratti, e, soprattutto, gli occhi vividi.

Iolanda mi ha visto osservarlo e mi ha detto che lo aveva fatto un suo amico che è un pittore torinese affermato. Alberto Lanteri. "Mi piacerebbe fartelo conoscere" "Piacerebbe tantissimo a me conoscerlo!"

Sabato scorso, con il sole tenero tenero, mattinata di relax insieme a Iole. Un abitino scandisce il mio nome e non posso non acquistarlo, mi comunica un senso di sorriso e primavera, che è ciò di cui ho bisogno. "Siamo vicine a casa di Alberto, dai lo chiamo, così se c'è passiamo a salutarlo!"

C'è e risponde senza indugio: "Si si, venite pure, però ho solo 5 minuti perchè sennò si asciuga il colore!"
Non saprei descrivere la casa, sono entrata in più stanze, ma non sono riuscita a focalizzarmi su nessun particolare d'arredamento, perchè le decine di quadri,quadri, quadri, appesi ovunque, non mi hanno permesso di abbassare lo sguardo. Caleidoscopica visione!

L'unica cosa che ricordo benissimo è il tavolone ricoperto da un tappeto di pennelli di ogni genere, viene voglia di sfiorarne le setole come i fili d'erba di un prato.

I colori sono brillanti, i disegni e le immagini mi trasportano in un'atmosfera gioiosa, spensierata, di totale leggerezza. Sembra l'opera di un bimbo felice, apparentemente semplice, ma ricca di rimandi e particolari, mi ricorda quella di Mirò e Kandinsky. E infatti, così come a cospetto dei loro quadri, non riesco a smettere di sorridere.

Ci dice che a breve esporrà a San Pietroburgo, con la stessa tranquillità con cui io potrei dire: dopo vado a fare la spesa al Carrefour. Sono entrata in punta di piedi e in brevissimo tempo questa totale assenza di esibizionismo, o affettazione, mi ha fatto sentire completamente a mio agio.

Usciamo. Spero sia stato un arrivederci! Magari la prossima volta indosso il vestito che ho comprato, si sposa bene con lo spirito che ho respirato!










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