sabato 6 aprile 2013

PSDM


Condividere è importante, è molto bello, se si condivide un'allegria diventa ancora più divertente, se si condividono opinioni ci si sente ancora più convinti, se si condividono emozioni si creano legami.

Ziofà, ma avrà anche una qualche importanza cosa si condivide-con chi?! Va bene tutto con tutti? Così diventa un'ammucchiata, mica uno scambio positivo che ti lascia veramente qualcosa.

Adesso su Facebook (che San Mavaff da Anculo la abbia sempre in gloria sta macchina voyeuristica e saldaamicizie da fila per la toilette) impazza la pagina PSDM: prestazioni sessuali di merda.

Confessioni piccanti su come il lui o la lei di turno abbiano fatto cilecca o abbiano reso l'esperienza un'alternativa preferibile forse solo all'estrazione di un dente.

Ne ho lette alcune sul giornale, più i dettagli sono da "vogliomorire" più grasse sarebbero le risate, o comprensive le pacche sulle spalle tra amici. Se appunto venissero raccontate ad un amico\a, a qualcuno che almeno si conosce!

Si parla della propria sfera privatissima cavolo, possibile che anche questa sia alla mercè di chiunque? Si, evidentemente si. Un po' tristerrima come cosa, anche perchè non è una privacy rubata, è proprio consapevolmente gettata nella fossa biologica.


Ah, ma no, già è vero, mi sbaglio, c'è l'anonimato delle storie. Che meraviglia avere il coraggio di far corrispondere il nome alla propria persona solo quando ci sono da mostrare le tette e i bicipiti o quando si fa una donazione alla casa dei poveri vecchi.

Vabbè in quasto caso meglio così, è una tutela, che a scrivere saranno dei bimbiminkia o adultiminkia con una coscienza di sè così labile, che avranno già da gestire i nodi che puntualmente prima o poi verranno al pettine.

Auguri a tutti di poter scoprire che una sana sessualità è qualcosa che nasce da una sana interiorità amorevolmente custodita, e che non sono solo le ventordicimila volte che stai orizzontale o che alleni la muscolatura pelvica che ti fanno maturare dal punto di vista sessuale. 

Il modo di scoprire nel proprio corpo una fantastica chiave di piacere davvero unico e appagante penso possa nascere solo instaurando prima un dialogo molto profondo e intimo con la propria psiche. Non si giungerà tutti alle stesse risposte e allo stesso risultato, perché ogni testa ragiona, sente, vive a modo proprio e secondo le proprie possibilità, ma sicuramente arrivare ad avere un contatto vero con se stessi prima di parlare, seleziona molto le cose che si sentono veramente di dire, su cui voler e poter commentare, e in quale spazio.

E adesso fàmose na risata che pure quella libera endorfine e catecolamine.

Nessun commento:

Posta un commento