Il ridicolo e patetico circo delle emozioni dove pagliacci e pagliacce inseguono la superofferta prendi2 paghi1, il resto arraffalo a telecamere spente, fai l'affamato quando si riaccendono e insinua ragionevoli dubbi sulla pancia sospetta degli altri.
Occhi col nistagmo di un piccione dal campo visivo limitato, che per capire che cosa cazzo ha intorno e come cavarsela, deve farli andare avanti e indietro come schegge impazzite. Che abisso dall'occhio di un cane da caccia. Si muove si, attento solo a seguire la sua traccia, e quando la trova diventa immobile, fisso non vitreo, non vacuo, determinato e ardente. Prenderlo di peso o ammazzarlo per distrarlo e smuoverlo. Mancare il colpo, per deluderlo e avere la sua viva frustrazione.
Rara quasi estinta, la qualità di avere dentro di sé un valore e dei valori così visceralmente intimi e sinceri, che preferisci spararti in testa piuttosto di provare il disgusto di disingannarli e smentirli.
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