Scatta il verde, ho ingranato la prima? Non lo ricordo, gesto automatico e meccanico, la fila procede e dopo un attimo si arresta.
Più avanti intravedo un uomo in piedi di fianco all'auto che blocca la fila. Sbraita, gesticola. Forse un pedone che ha rischiato di essere urtato.
Vedo l'espressione inferocita del volto, le labbra che articolano frasi, le braccia che gesticolano, le luci delle altre auto, ma non sento nulla della scena, è tutto su uno sfondo muto che si muove come a rallentatore. In auto Now we are free di Lisa Gerrard, alta.
Diventa verde anche per le altre auto, in un istante saranno addossate alla mia e a quelle che con me bloccano l'incrocio. I clacson inizieranno ad assordare perché diventeranno l'emanazione e l'estensione sonora dei propri nervosismi.
Non voglio ascoltarli, non suonano ancora ma la odio da prima la loro esplosione violenta. Alzo il volume finché sono le mie orecchie a consentirmelo. Che pace.
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