martedì 31 gennaio 2012

Di notte

Aprire gli occhi senza vedere nulla, senza capire se ancora si sta dormendo, senza chiederselo, non si è abbastanza lucidi, nel cuore della notte.

Ma il suo respiro è ritmico e costante, si avverte il calore del corpo abbandonato indifesamente dolce, indubbiamente vicino.

Basta allungare la mano senza una guida precisa, troverà la sua e come di naturale riflesso saranno una nell'altra.
Così rassicurati riabbandonarsi al sogno.
E ci si sveglia quasi totalmente immemori di quel notturno linguaggio di corpi che segretamente si danno appuntamento alla prossima notte, il loro giorno infinito

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