giovedì 2 febbraio 2012

Non vietato l'accesso

Quando la strada è deserta, di notte, non resisto a non camminarci in mezzo, a poco vale il consiglio di togliermi da lì.
Non può capitare nulla, non c'è nessuno, posso camminare mettendo un piede davanti all'altro, fare finta di ballare un tango, l'accordo con il buio è che per qualche attimo la strada sia soltanto mia.

Le mie preferite sono le strade dritte e lunghe, la stessa linea di quelle che  si tracciano ponendo il punto di fuga distante. Ne nasce un triangolo con la base larga e i due cateti lunghi lunghi che arrivano poi vicinissimi fino al vertice.

Il triangolo è una figura contemplativa e magica... (si, effettivamente tutto ciò che mi sta venendo in mente, a cui questa forma rimanda, lo è...)
Con la neve mi sembra di essere in una di quelle palle di vetro che non si resiste a non scuoterle, dove quel piccolo mondo all'interno è incorrotto e intatto.
I fiocchi appena si posano sul viso si sciolgono. Labbra e guance rosse

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