Non può capitare nulla, non c'è nessuno, posso camminare mettendo un piede davanti all'altro, fare finta di ballare un tango, l'accordo con il buio è che per qualche attimo la strada sia soltanto mia.
Le mie preferite sono le strade dritte e lunghe, la stessa linea di quelle che si tracciano ponendo il punto di fuga distante. Ne nasce un triangolo con la base larga e i due cateti lunghi lunghi che arrivano poi vicinissimi fino al vertice.
Il triangolo è una figura contemplativa e magica... (si, effettivamente tutto ciò che mi sta venendo in mente, a cui questa forma rimanda, lo è...)
Con la neve mi sembra di essere in una di quelle palle di vetro che non si resiste a non scuoterle, dove quel piccolo mondo all'interno è incorrotto e intatto.
I fiocchi appena si posano sul viso si sciolgono. Labbra e guance rosse
Il tango si balla ovunque confermo.
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