lunedì 23 gennaio 2012

Mapplethorpe


Levataccia per prendere il treno, in metro una canzone di Miguel Bosè di quelle che poi ti rimangono in testa per tutto il giorno:
Se tu non torni 
non tornerà nemmeno il sole
e resteremo quiii, io e mio fratello,
a guardare la terra,
che era così bella quando ci correvi,
con il profumo d'erba che tu respiravi,
... (non me la ricordo)
Così stanotte voglio una stella
a farmi compagnia
che ti serva da lontano,
ad indicarti la via,
così amoore amoore amoore, amore dove seii?
se non torni non c'è vita nei giorni mieiii

Quando era uscita, se avessi avuto più spirito d'intraprendenza, sicuramente avrei fatto un corso di Spagnolo e sarei partita alla ricerca di Miguel!

Partenza, con i canonici 10 minuti di ritardo, rassicuranti del fatto di trovarsi in patria. Il treno..., non ho ancora trovato un posto migliore dove leggere un libro, decine e decine di pagine senza alzare lo sguardo, il rumore delle rotaie culla il cervello, isola. Arrivo a Milano.

L'architettura ancora vecchio stampo di certe stazioni è così bella e romantica, mi sembra di vedere le persone in bianco e nero che partono, i bauli, i bastoni e gli ombrellini da passeggio.

Emergenza plin plin, bagni in cui si deve pagare 1€  per entrare, almeno sono più puliti di quello di casa mia, dove però puoi trovare per terra dei morbidi peli di gatto, o un gatto, o se sei fortunato, dei centesimi scivolati dalle tasche dei pantaloni. Una volta avevo letto un libro che parlava di un futuro in cui erano finiti i carburanti tradizionali e le persone venivano pagate per depositare i loro preziosi rifiuti organici da cui si creava il propellente..., potrebbe essere un buon incentivo a bere 2 litri di acqua al giorno, con caloroso ringraziamento delle coliche renali che saranno stanche di dover arrivare sempre nel cuore della notte! (dedicatemi un gesto scaramantico a piacere perché non vengano più a citofonare a me, thanks)

Fuori dalla stazione, Milano è un po' meno romantica, ma ci sono dappertutto locandine di mille spettacoli, eventi, mostre, tutti i giorni e a tutte le ore. Pro e contro, come ovunque.

Mostra di Robert Mapplethorpe, un famoso fotografo, essenzialmente di nudi (per chi si stesse chiedendo chi min...a sia sto Mapplethorpe). E' inutile, per certi tipi di immagine, la visione ci dev'essere prima, e poi viene la foto, il taglio o ce l'hai, o no. Questo segna il confine tra capolavoro e pornografia.

Le sue foto sono perfette, non c'è altro termine per definirle, ma è una perfezione che non stufa, che ti ammalia. Una spalla, una schiena, dei glutei, scolpiti in maniera non stucchevole, ma in una rigorosa integrità. E il muscolo tornito disegna linee morbide nella sua inserzione, la bellezza del tratto fluido e armonioso trascina i sensi in un senso di scorrevolezza languida e coinvolgente. In tutto questo la carnalità e la sensualità sono esaltate dalla purezza della forma, e così un pene non fa rumore, è semplicemente bello nella sua sostanza inscindibile col disegno del resto del corpo. Una foto che si intitola ''Cazzo'' diviene perciò  anch'essa assolutamente lecita e, anzi, quando ci separiamo il mio accompagnatore può tranquillamente e scherzosamente inviarmi un sms con scritto: dopo aver visto i mega ca... di Mappletorphe mi sento frustrato! 

Il corpo umano è autenticamente bello. Quando si guarda una statua greca di un nudo o un disegno preparatorio di Michelangelo, o di Leonardo, non c'è una libidine serpeggiante, li ammiri e basta.

Stavo scendendo degli scalini e ho rischiato una caviglia perchè invece di guardare dove mettevo i piedi stavo guardando una foto, o la foto ha guardato me, in primo piano, di una calla. Li trovo dei fiori meravigliosi, semplicissimi, puri, e allo stesso tempo sinuosi e intensi.

Siamo circondati da cose bellissime.

1 commento:

  1. C'é una foto al mare in cui sei di schiena in punta di piedi, con le braccia alzate,perché ti avevamo detto che la tua gonna sembrava un tutù e stavi imitando una ballerina.è un po' sfocata,tranne le gambe,non è stato cercato ma l'effetto è d'autore e anche se tu ti lamenti che hai i muscoli della gamba operata più piccoli dell'altra, sembrano finti talmente sono belli in tensione. Hai ragione,il corpo è una rivelazione. Merito delle tue gambe ma anche un po' del fotografo!

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