Quel momento catartico in cui dopo che hai percorso anche le lande desolate di Mordor alla ricerca di un parcheggio, ripassi in prossimità di casa tua, giusto per ricordarti dov'è, e proprio allora la vedi: una station wagon col bagagliaio aperto e un omino che le si avvicina.
Il tuo lungo peregrinare d'un tratto trova risposta, ottobre ti sembra marzo, riesci a scorgere putti alati e amorini che becchettano insieme ai piccioni, ti converti al credo e l'abitacolo della tua auto diventa un intimo confessionale dove chiedi perdono per l'ebola augurata ai proprietari delle Smart posteggiate di traverso nell'infimo spazio lasciato tra la propria macchina e la successiva da tutti quegli altri stronzi che a sommarlo riuscivate a parcheggiare tu, la carrozza di Cenerentola e l'Andrea Doria.
Hai già messo le quattro frecce ma per non peccare di ottimismo proprio ora che hai espiato le tue colpe, abbassi il finestrino e punti il tizio della station per fare la retorica domanda: "buongiorno, sta andando via?"
La trance agonistica ti abbandona e allora puoi notare che sei davanti a una chiesa, che fuori c'è il tavolino col drappo di velluto e il libro per le firme e che la station wagon è un carro funebre.
Riparti a razzo senza spiccicare parola, l'aria che entra dal finestrino ancora abbassato è pungente perché è autunno, un piccione ti cagherà sicuramente sul cofano, e tanto tu sei comunque destinato forever all'inferno perché mentre ricominci a girovagare un pensierino su quanto durerà ancora il funerale te lo fai.
fantastico..da scompisciare pensando alla scena..
RispondiElimina:)
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