domenica 23 giugno 2013

Salutare


Mia mamma da piccola mi "riprendeva" se non salutavo, e allora dicevo : Ciao!, ma tra me e me pensavo: ma che cavolo, io avevo salutato, ho sorriso!
Magari a volte era un sorriso timido, solo accennato, ma talvolta un gesto vale più di tante parole.
Ancora oggi ho questa abitudine, spesso non proferisco il ciao di rito, guardo solo negli occhi e parlano le labbra all'insù, poi quando si parla si è già oltre i saluti.

Ovviamente non è più questione di timidezza, e nemmeno di maleducazione, anzi, penso che quando si lascia solamente al linguaggio corporeo il compito di esprimere un messaggio, probabilmente significa che c'è una comunicazione ancora più stretta ed empatica, che non solo dice ciao ma anche altre cose. Per cui mi piace  molto quando qualcuno saluta me così, solitamente è un modo dei bambini.

Hanno veramente cominciato a venirmi a noia le parole inutili o superflue e ciò che deve essere sempre tradotto in millemila modi per essere colto.

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