venerdì 28 settembre 2012

The Words

Uffi non mi piace quando ho un'aspettativa e viene delusa. Con questo film è una di quelle volte che con uno spillone mi hanno bucato il palloncino. In questo caso almeno non c'è da frignarci, ma rimanere con un "MA?" stampato in volto.

Il film parla di un libro nel libro, di una storia in una storia che non pretende di trasmettere nessun insegnamento, nessuna lezione, al massimo qualche input casuale.

Beh, una storia non necessariamente deve sconquassare le coscienze o le ghiandole lacrimali, fatto è che anche il film è così: insipido! Tanto fumo poco arrosto e peccato, perchè dagli elementi iniziali poteva venir fuori un gran bel piatto con contorno.

Attendo nu bello filmo di shpessore da aggiungere alla mia ormai consolidata play list di produzioni francesi, film con effetti speciali e... cartoni animati (che non si chiamano più così ma ho un gusto nostalgico per quando questo era il nome e io li guardavo meravigliata e rapita dalla mia postazione-tana-capanna sotto il tavolo della cucina).

Non oggi perché la mia asocialità a macchie mi indispone ai bagni di folla al cinema con relative  chiome davanti, commenti, sternuti, miasmi altrui, fastidio degli altri per me che di capelli ne ho tanti, e poi surchio la bibita, scarto caramelle, ecc..., ma quando il cinema sarà deserto zompetterò come uno scoiattolo preistorico fino al mio posto ultracentrale, occuperò le poltrone intorno sopra e sotto di me con la giacca o qualsiasi ammenicolo abbia in borsa (giusto così, senza necessità, per godermi il privilegio di poterlo fare) e mi scorpaccerò L'Era Glaciale4, per la quale ho il biglietto gratis perchè ci recita il gemello eterozigote cattivo di Kili, che da Buttigliera d'Asti è emigrato in America dove ha fatto fortuna.




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