C'è chi ha un peso sullo stomaco e chi sulle spalle...
E c'è chi ama le tane... Cosa, o chi, sarà quel montarozzo sotto le coperte?
Il mondo visto da una trentenne con i piedi saldamente piantati sulle nuvole.
venerdì 13 aprile 2012
giovedì 12 aprile 2012
Un amore grande
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SNOOPYX |
Questa mattina mi sono svegliata presto, un po' troppo presto, da piede storto. Ho bisogno di fare qualcosa che mi fa star bene, ho pensato. Vado al canile.
Mi vesto, malaccio, perchè non sono certo una che i cani non li lascia saltare addosso, e scendo a fare colazione.
Mentre bevo il mio solito cappuccino ma nel bicchiere da marocchino, entra un signore che vedo spesso.
Non saprei dire l'età, 60,70? Sembra uno di quei divi di Hollywood che più invecchiano più rimangono affascinanti. E' sempre molto gentile e scherzoso, e nonostante ci incrociamo sovente, mi chiama "la signorina" e mi da del lei. Ingaggiamo il nostro solito balletto in conversazione.
Gli dico: "oggi non sono alla sua altezza, non sono elegante, vado in canile" e lui "Non importa, il viso è quello bello di sempre! Al canile? A fare cosa?"
"A portare a spasso i cani perchè tante volte danno più soddisfazione delle persone"
"Ah ma allora non ti sposerai mai"
"Guardi, ad oggi, non vedo dove sia lo svantaggio"
Gianni (il barista): "Le offra la colazione!"
Lui: "No"
Gianni: "Oh no,nemmeno lui ti vuole sposare!"
Etienne (un ragazzo che assiste sorridendo): "Se è solo per quello gliela offro io la colazione!"
"Vi lascio vado dai miei cani!"
Mi piace tanto quando le persone non hanno la fobia castrante di rimanere abbottonate perchè parlano con uno\a sconosciuto\a.
Al canile di Collegno.
Ci ho fatto il Servizio Civile 2anni fa. Cinque giorni su sette da contratto, anche sei + le visite in notturna da passione, Inverno-Estate, pioggia-sole-ghiaccio. Quando mi sono iscritta al bando lo slogan era: Servizio Civile, un'esperienza che ti cambia la vita. E infatti...
In quell'anno mi sono innamorata perdutamente e mi sono scottata da fare veramente male, ho stretto legami che mi porterò dietro tutta la vita, mi sono scontrata duramente con alcuni, mi sono rotta un dito e soprattutto ho conosciuto tutto un mondo, che è quello dei cani. Ho imparato a capirli, rispettarli ed amarli, più di quanto non avessi mai fatto prima.
Snoopyx era, ed è, là. Uno di quelli più ostici, perchè in passeggiata tirava come un pazzo e non era proprio l'archetipo della socievolezza. Scordarsi di toccargli per più di 2secondi le zampe e il collo, o fargli un qualsiasi gesto in maniera troppo invasiva. Colpo di fulmine, per me nei suoi confronti, lui manco mi degnava.
Bellissimo. Il suo pelo fulvo d'estate si sfuma di biondo, nonostante sia in canile sembra sempre pettinato e, lo giuro, profuma. Quella coda alta che sembra rubata ad una volpe dorata e quegli occhi nocciola... Come fanno a non capire che sei schivo perchè forse hai sofferto ma che c'è una tenerezza infinita in te?
Alla fine del turno mi chiudevo nella sua gabbia. Giorni e giorni prima che accettasse e ricercasse qualche carezza, sempre la sensazione di non essere una figura umana importante per lui; finchè una volta è successo un fatto che mi ha riempito di gioia fino a commuovermi.
Era il momento della preparazione delle pappe. I cani sono molto agitati in quel frangente; per loro il cibo è una risorsa basilare. Abbaiano, fanno i pazzi, si gettano sulle porte delle gabbie. Proprio in quegli attimi non ho fatto attenzione mentre stavo uscendo dalla sua e lui mi stava per scappare fuori.
D'istinto l'ho afferrato per il pelo sulla schiena, lui ha ringhiato, si è voltato di scatto, occhi negli occhi per un frammento infinitesimale di tempo,e mi ha preso la mano con la bocca.
Potevo essere tranquillamente morsa seccamente e invece appena i suoi denti hanno sfiorato la mia pelle la stretta si è fermata, nessun segno, nemmeno un'impronta di canini, come se avessi ricevuto una carezza. In quell'istante di totale confusione lui è riuscito ad essere così attento a non fare del male a me, nonostante io lo avessi fermato con violenza.
Quando è rientrato avevo le lacrime agli occhi, e anche ora che lo sto ricordando. A suo modo mi aveva dato prova che mai nessuno era stato così importante per lui.
E Snoopyx fu. Il nostro rapporto è cresciuto, anche se, devo ammetterlo, non proprio in maniera conforme alle regole di comportamento che si dovrebbero applicare con un cane di quel tipo, perchè sia obbediente e tranquillo lui stesso.
Diciamo che, quando si sente in situazioni sotto il suo controllo, mi obbedisce tre volte no e una si, e si prende qualche libertà in più del dovuto. Ad es. quando vuole "sgridarmi" perchè è tanto che non mi faccio vedere, appena entro in gabbia, mi monta tutto il tempo (per i cani non c'è solo la monta sessuale, il gesto è lo stesso, ma si tratta di una monta gerarchica), eh si! e in qualsiasi posizione io sia, va bene la mia gamba, un mio braccio, se sono seduta la schiena... proprio uno spettacolino da vedere!
Ma è vero anche che se, per suo carattere, non gradisce essere pacioccato troppo, a me concede di abbracciarlo e toccarlo dappertutto, e le volte che mi fa veramente arrabbiare e lo sgrido, sa smettere i panni del bello e impossibile e diventare dolce per riconquistarmi.
Non mi vede come il suo capobranco, ne sono consapevole, ma mi vuole inconfutabilmente bene, e sente quanto gliene voglio io.
Oggi era da un bel po' che non lo vedevo. Si può essere emozionati anche di rivedere un cane. Ho iniziato a chiamarlo da lontano, ancora fuori dalla sua visuale. Gli dico sempre: "ma chi c'è lì?! il mio amore?" Quando ha sentito la mia voce ha iniziato ad abbaiare e ad andare su e giù per la gabbia. Io mi sono avvicinata e ho sporto la mano, lui me l'ha leccata mentre gli accarezzavo il muso.
Alla fine del turno, quando tutto era tranquillo, ho portato lui e Margot (la cagnolona che è in gabbia con lui) in area di sgambamento. E' un grande prato recintato, dove i cani possono stare liberi. La più bella immagine.
Mi sono seduta sull'erba, quante volte l'ho fatto, caldi ricordi.
Ho atteso paziente che lui facesse tutti i suoi giri, non volevo impormi. Tanto ci pensava Margottina a tenermi compagnia. Un incrocio tra un Rottweiler e... (un'aspirapolvere forse, è un pozzo senza fondo!), affettuosa ai limiti dell' indecenza, ma anche bella tosta, una femmina dominante, fa pure pipì alzando la gamba come i maschi; non esiterebbe un attimo a difendere il suo padrone in caso di necessità.
Con lei il colpo di fulmine è stato suo nei miei confronti.
E' una cagnona autoeducante, non ho fatto nulla per imporle un qualche insegnamento, anzi, eppure non mi molla un attimo.
Quando siamo in passeggiata posso lasciarla libera, sicura che al minimo richiamo accorra, quando passiamo da una porta o un cancello, cede il passo prima a me, posso darle delle pacche sul sedere (ai Rott piace), toglierle le cose di bocca, buttarla per terra, e lei risponde solo sempre slinguazzando a destra e a manca! La lingua più veloce del West la chiamo io!
Prendesse esempio quell'altro disgraziato!
Seduta appunto. Lui dopo essersi sgranchito ben bene le zampe, comincia a girovagare nelle mie vicinanze, buttando ogni tanto l'occhio a dove sono. Mi passa vicino senza fermarsi, quel tanto che basta perché la mia mano lo accarezzi dalla testa alla punta della coda. Si fa desiderare lui, e cacchio, lo fa apposta. Mi vuole vicino, ma non vuole farlo vedere troppo, sennò perde il suo fascino! Che testa di ...!
( In questo preciso istante la mia gatta mi è appena saltata sulle spalle e sta lì appollaiata come una gallina in bilico, mentre io scrivo. No, io di animali normali non ne ho!)
Alla fine cede e si viene a sdraiare vicino a me. Quanto l'ho accarezzato. Dolcemente, dove e come so che gli piace. Mi si spezza il cuore a saperlo vivere in una gabbia, ma io non ho la possibilità di prenderlo.
E' passato un operaio che stava facendo dei lavori nel canile, si è fermato e ha detto: "che bel quadretto!"
Si, dovevamo essere proprio belli insieme.
La cosa stupenda degli animali è che possono essere più o meno espansivi, ma tutto ciò che ricevi da loro è autentico e non devi avere a dubitarne.
Li riporto in gabbia, stanno per arrivare le pappe. Do ancora una spazzolata a Margot e prima di uscire lo guardo in quegli occhi di miele. Gli ho fatto la promessa di tornare presto e anche lui non deve avere a dubitarne.
Mentre bevo il mio solito cappuccino ma nel bicchiere da marocchino, entra un signore che vedo spesso.
Non saprei dire l'età, 60,70? Sembra uno di quei divi di Hollywood che più invecchiano più rimangono affascinanti. E' sempre molto gentile e scherzoso, e nonostante ci incrociamo sovente, mi chiama "la signorina" e mi da del lei. Ingaggiamo il nostro solito balletto in conversazione.
Gli dico: "oggi non sono alla sua altezza, non sono elegante, vado in canile" e lui "Non importa, il viso è quello bello di sempre! Al canile? A fare cosa?"
"A portare a spasso i cani perchè tante volte danno più soddisfazione delle persone"
"Ah ma allora non ti sposerai mai"
"Guardi, ad oggi, non vedo dove sia lo svantaggio"
Gianni (il barista): "Le offra la colazione!"
Lui: "No"
Gianni: "Oh no,nemmeno lui ti vuole sposare!"
Etienne (un ragazzo che assiste sorridendo): "Se è solo per quello gliela offro io la colazione!"
"Vi lascio vado dai miei cani!"
Mi piace tanto quando le persone non hanno la fobia castrante di rimanere abbottonate perchè parlano con uno\a sconosciuto\a.
Al canile di Collegno.
Ci ho fatto il Servizio Civile 2anni fa. Cinque giorni su sette da contratto, anche sei + le visite in notturna da passione, Inverno-Estate, pioggia-sole-ghiaccio. Quando mi sono iscritta al bando lo slogan era: Servizio Civile, un'esperienza che ti cambia la vita. E infatti...
In quell'anno mi sono innamorata perdutamente e mi sono scottata da fare veramente male, ho stretto legami che mi porterò dietro tutta la vita, mi sono scontrata duramente con alcuni, mi sono rotta un dito e soprattutto ho conosciuto tutto un mondo, che è quello dei cani. Ho imparato a capirli, rispettarli ed amarli, più di quanto non avessi mai fatto prima.
Snoopyx era, ed è, là. Uno di quelli più ostici, perchè in passeggiata tirava come un pazzo e non era proprio l'archetipo della socievolezza. Scordarsi di toccargli per più di 2secondi le zampe e il collo, o fargli un qualsiasi gesto in maniera troppo invasiva. Colpo di fulmine, per me nei suoi confronti, lui manco mi degnava.
Bellissimo. Il suo pelo fulvo d'estate si sfuma di biondo, nonostante sia in canile sembra sempre pettinato e, lo giuro, profuma. Quella coda alta che sembra rubata ad una volpe dorata e quegli occhi nocciola... Come fanno a non capire che sei schivo perchè forse hai sofferto ma che c'è una tenerezza infinita in te?
Alla fine del turno mi chiudevo nella sua gabbia. Giorni e giorni prima che accettasse e ricercasse qualche carezza, sempre la sensazione di non essere una figura umana importante per lui; finchè una volta è successo un fatto che mi ha riempito di gioia fino a commuovermi.
Era il momento della preparazione delle pappe. I cani sono molto agitati in quel frangente; per loro il cibo è una risorsa basilare. Abbaiano, fanno i pazzi, si gettano sulle porte delle gabbie. Proprio in quegli attimi non ho fatto attenzione mentre stavo uscendo dalla sua e lui mi stava per scappare fuori.
D'istinto l'ho afferrato per il pelo sulla schiena, lui ha ringhiato, si è voltato di scatto, occhi negli occhi per un frammento infinitesimale di tempo,e mi ha preso la mano con la bocca.
Potevo essere tranquillamente morsa seccamente e invece appena i suoi denti hanno sfiorato la mia pelle la stretta si è fermata, nessun segno, nemmeno un'impronta di canini, come se avessi ricevuto una carezza. In quell'istante di totale confusione lui è riuscito ad essere così attento a non fare del male a me, nonostante io lo avessi fermato con violenza.
Quando è rientrato avevo le lacrime agli occhi, e anche ora che lo sto ricordando. A suo modo mi aveva dato prova che mai nessuno era stato così importante per lui.
E Snoopyx fu. Il nostro rapporto è cresciuto, anche se, devo ammetterlo, non proprio in maniera conforme alle regole di comportamento che si dovrebbero applicare con un cane di quel tipo, perchè sia obbediente e tranquillo lui stesso.
Diciamo che, quando si sente in situazioni sotto il suo controllo, mi obbedisce tre volte no e una si, e si prende qualche libertà in più del dovuto. Ad es. quando vuole "sgridarmi" perchè è tanto che non mi faccio vedere, appena entro in gabbia, mi monta tutto il tempo (per i cani non c'è solo la monta sessuale, il gesto è lo stesso, ma si tratta di una monta gerarchica), eh si! e in qualsiasi posizione io sia, va bene la mia gamba, un mio braccio, se sono seduta la schiena... proprio uno spettacolino da vedere!
Ma è vero anche che se, per suo carattere, non gradisce essere pacioccato troppo, a me concede di abbracciarlo e toccarlo dappertutto, e le volte che mi fa veramente arrabbiare e lo sgrido, sa smettere i panni del bello e impossibile e diventare dolce per riconquistarmi.
Non mi vede come il suo capobranco, ne sono consapevole, ma mi vuole inconfutabilmente bene, e sente quanto gliene voglio io.
Oggi era da un bel po' che non lo vedevo. Si può essere emozionati anche di rivedere un cane. Ho iniziato a chiamarlo da lontano, ancora fuori dalla sua visuale. Gli dico sempre: "ma chi c'è lì?! il mio amore?" Quando ha sentito la mia voce ha iniziato ad abbaiare e ad andare su e giù per la gabbia. Io mi sono avvicinata e ho sporto la mano, lui me l'ha leccata mentre gli accarezzavo il muso.
Alla fine del turno, quando tutto era tranquillo, ho portato lui e Margot (la cagnolona che è in gabbia con lui) in area di sgambamento. E' un grande prato recintato, dove i cani possono stare liberi. La più bella immagine.
Mi sono seduta sull'erba, quante volte l'ho fatto, caldi ricordi.
Ho atteso paziente che lui facesse tutti i suoi giri, non volevo impormi. Tanto ci pensava Margottina a tenermi compagnia. Un incrocio tra un Rottweiler e... (un'aspirapolvere forse, è un pozzo senza fondo!), affettuosa ai limiti dell' indecenza, ma anche bella tosta, una femmina dominante, fa pure pipì alzando la gamba come i maschi; non esiterebbe un attimo a difendere il suo padrone in caso di necessità.
Con lei il colpo di fulmine è stato suo nei miei confronti.
E' una cagnona autoeducante, non ho fatto nulla per imporle un qualche insegnamento, anzi, eppure non mi molla un attimo.
Quando siamo in passeggiata posso lasciarla libera, sicura che al minimo richiamo accorra, quando passiamo da una porta o un cancello, cede il passo prima a me, posso darle delle pacche sul sedere (ai Rott piace), toglierle le cose di bocca, buttarla per terra, e lei risponde solo sempre slinguazzando a destra e a manca! La lingua più veloce del West la chiamo io!
Prendesse esempio quell'altro disgraziato!
Seduta appunto. Lui dopo essersi sgranchito ben bene le zampe, comincia a girovagare nelle mie vicinanze, buttando ogni tanto l'occhio a dove sono. Mi passa vicino senza fermarsi, quel tanto che basta perché la mia mano lo accarezzi dalla testa alla punta della coda. Si fa desiderare lui, e cacchio, lo fa apposta. Mi vuole vicino, ma non vuole farlo vedere troppo, sennò perde il suo fascino! Che testa di ...!
( In questo preciso istante la mia gatta mi è appena saltata sulle spalle e sta lì appollaiata come una gallina in bilico, mentre io scrivo. No, io di animali normali non ne ho!)
Alla fine cede e si viene a sdraiare vicino a me. Quanto l'ho accarezzato. Dolcemente, dove e come so che gli piace. Mi si spezza il cuore a saperlo vivere in una gabbia, ma io non ho la possibilità di prenderlo.
E' passato un operaio che stava facendo dei lavori nel canile, si è fermato e ha detto: "che bel quadretto!"
Si, dovevamo essere proprio belli insieme.
La cosa stupenda degli animali è che possono essere più o meno espansivi, ma tutto ciò che ricevi da loro è autentico e non devi avere a dubitarne.
Li riporto in gabbia, stanno per arrivare le pappe. Do ancora una spazzolata a Margot e prima di uscire lo guardo in quegli occhi di miele. Gli ho fatto la promessa di tornare presto e anche lui non deve avere a dubitarne.
martedì 10 aprile 2012
sabato 7 aprile 2012
Occhi chiusi
Chi ha un aspetto che, finché non inizia il suono, sembra lontano anni luce da lei, più da fioraio forse, o da nerd, o da impiegato delle poste.
E chi sembra suonare di suono proprio anche solo quando fa un qualsiasi gesto.
La musica.
Ma a tutti quelli che la fanno,prima o dopo, fa chiudere gli occhi.
Si va dentro,ognuno a inseguire la propria nota. Sperando che quando si riaprono gli occhi quella nota non sia stata solo un sogno.
lunedì 2 aprile 2012
Nero su bianco2
Stavo pensando..., gli aforismi a volte possono risultare una scorciatoia.
Possono dire tutto o niente se estrapolati dal contesto o dalla mente in cui nascono.
Sono sempre stata amante delle parole, quelle che spiegano, quelle che chiariscono, quelle che alleviano, quelle che fanno ridere, quelle che sfogano, quelle che raccontano, quelle che esprimono un amore.
Possono dire tutto o niente se estrapolati dal contesto o dalla mente in cui nascono.
Sono sempre stata amante delle parole, quelle che spiegano, quelle che chiariscono, quelle che alleviano, quelle che fanno ridere, quelle che sfogano, quelle che raccontano, quelle che esprimono un amore.
Si dice che tante parole a volte non servano, anzi, siano dannose. E infatti è così se rimangono appese a un palloncino destinato a volare via. Ma se non è così, è una cosa stupenda ascoltare e ascoltare ancora. E' una cosa stupenda avere delle cose da voler comunicare a pieno, per restituirne il significato profondo.
Rifiutare o non cercare un dialogo, significa non avere argomentazioni, significa non crederci, significa essere vigliacchi, significa nascondere qualcosa. Intendere parole vuote e inconsistenti, smaschera le falsità.
Non potrei mai, amare, nè una persona di poche parole, nè di tante parole inconcludenti. Non potrei mai amare una persona che talvolta non senta il bisogno di scrivere una lettera, o che sappia solo rifugiarsi in esse per paura di guardarmi negli occhi.
Nero su bianco
Questo post è dedicato a Gianni, il barista del bar che ho sotto casa, che mi vede quasi tutte le mattine e che mi sgrida perchè sul blog non l'ho ancora citato.
(Adesso che l'ho fatto, ti pregherei di non confonderti più quando mi metti il cioccolatino! Io lo voglio al latte, non fondente!)
Quando le persone sono, più o meno, sempre la stesse, il barista potrebbe disegnare un grafico sull'andamento dell'umore della clientela. Il mio grafico, più che a una parabola, somiglierebbe a delle montagne russe credo!
Per fortuna sua, quando ho "il cristu", come lo chiamo io, mi limito a scofanarmi un cannolo in più e ad essere loquace come un pesce palla.
In questo bar c'è una lavagnetta su cui Gianni scrive delle frasi corrispondenti al proprio di grafico, e dopo che le ho lette ne nasce sempre una conversazione. Per certe cose le fluttuazioni sono molto comuni.
Stamattina c'era scritto, su per giù (perchè sennò poi mi chiede i diritti di copyright):
"Si spreca la vita a sconfiggere la paura e quando ci si riesce ne subentra un'altra: quella di avere ancora poco tempo per vivere. Allora converrebbe provare da subito la paura di non vivere, cosicché, nella vita, non si avrebbe paura di null'altro".
domenica 1 aprile 2012
Baci da Alassio
Diamo a Cesare quel che è di Cesare! La focaccia è senza ombra di dubbio ligure.
E mangiarla col mare davanti non ha prezzo (per tutto il resto c'é masteracard). Un po' come gustare un brasato al barolo nelle Langhe piuttosto che a Domodossola!
Passeggiare nel budello, avere occhi,anzi naso, solo per le vetrine delle panetterie.
Col prezioso bottino sfilare in copricostume tra le persone che hanno addosso la giacchina, perché distesi in spiaggia si sta una meraviglia,ma sulla terraferma fa ancora fresco.
Tornare in fretta al telo mare a mangiare,per sfruttare ogni minuto di questo sole delicato.
Un gabbiano atterra a un metro di distanza e rimane fermo lì, guardando nella nostra direzione.
Non ha fame perché non si getta su un'oliva che gli lancio. A un certo punto distende le ali e lancia un urlo da far impallidire Maria Callas!
Dei signori guardano il quadretto incuriositi. L'ho addestrato! gli dico.
Baci da Alassio
sabato 31 marzo 2012
venerdì 30 marzo 2012
Profumo di mare
Spiaggia pressoché deserta. Una leggera brezza che non tocca il corpo disteso.
In costume a fine marzo. Solo il rumore delle onde che sostituisce il rumore cittadino. Una coccola da assaporare lenta,come il tempo che si ferma.
Parole che lasciano la loro impronta inconfondibile sul lungomare dei pensieri.
Pelle calda e ambrata, una camicia leggera, jeans risvoltati sopra le caviglie,piedi nudi imperlati di granelli di sabbia.
E naufragar m'è dolce in questo mare.
In costume a fine marzo. Solo il rumore delle onde che sostituisce il rumore cittadino. Una coccola da assaporare lenta,come il tempo che si ferma.
Parole che lasciano la loro impronta inconfondibile sul lungomare dei pensieri.
Pelle calda e ambrata, una camicia leggera, jeans risvoltati sopra le caviglie,piedi nudi imperlati di granelli di sabbia.
E naufragar m'è dolce in questo mare.
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